Ma i lavoratori vanno in piazza |"Si stava meglio con Cuffaro" - Live Sicilia

Ma i lavoratori vanno in piazza |”Si stava meglio con Cuffaro”

di ROSALIA BONFARDINO Stamattina 300 precari degli enti locali provenienti da vari comuni siciliani hanno manifestato di fronte all'Ars. "Con questo decreto saremo presto tutti fuori. Il governo lo ritiri", dicono i lavoratori.

PALERMO – Alla vigilia del voto, i lavoratori scendono in piazza. Circa trecento precari aderenti a Mgl e provenienti dai diversi comuni della Sicilia, infatti, hanno manifestato questa mattina di fronte a Palazzo dei Normanni, sede dell’Ars. Mentre i lavoratori erano in piazza a protestare, in commissione Bilancio della Camera, a partire dal pomeriggio, è stato approvato un ulteriore emendamento del governo alla legge di stabilità, che dà il via libera alle proroghe per un anno dei precari dei Comuni. Anno in cui Regione e Comuni lavoreranno di pari passo per cercare di far quadrare i conti e salvare il futuro di ventiquattromila lavoratori. “Il governo – aveva annunciato il ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione Gianpiero D’Alia – ha presentato un emendamento alla legge di stabilità che dà più tempo alle regioni a Statuto Speciale per programmare e riorganizzare le amministrazioni pubbliche secondo le norme previste dal decreto 101 per l’inserimento stabile dei precari nelle Pa”.

“Non ci giochiamo molto perché è già quasi tutto stabilito – ha detto Calogero Scorza, responsabile unico dell’Archivio centrale del Comune di Acquedolci -. Il nostro non è uno sciopero, è un’assemblea. Siamo qui solo per far sentire la nostra presenza. Nel pomeriggio ci saranno altri incontri per abrogare e rimediare in qualche modo al male che è stato fatto sulla pelle dei precari. Ma non ci attendiamo molto. Sarebbe già un mezzo miracolo se si potesse parlare di prosecuzione dei rapporti di lavoro, quando invece fino a due anni fa si parlava di stabilizzazione”. Non sono mancate parole pungenti nei confronti del governatore Crocetta: “Del presidente oggi neanche l’ombra, sarà troppo impegnato ad andare in trasmissioni televisive o in vacanza da qualche parte, e non capisce l’importanza della sua presenza qui”.

“Un governo così incompetente non si era mai visto – tuona Scorza -. E’ triste dirlo, ma stavamo meglio ai tempi di Cuffaro e Lombardo. A Palazzo sono bravi a recepire solo le leggi che gli convengono”. “Il governo regionale – aggiunge Giuseppe Cardenia, contrattista Mgl – deve ritirare la proposta di legge che ha predisposto a favore dei precari, che in questo modo rischiano di essere fuori già l’1 gennaio 2014. Non comprendiamo come i sindacati possano avallare questo discorso. Forse perché questo disegno di legge è stato fatto sotto dettatura delle stesse organizzazioni sindacali”.

A scendere in piazza a fianco dei lavoratori anche alcune amministrazioni comunali. “Siamo vicini ai precari degli enti locali – commenta Basilio Ridolfo, sindaco di Ficarra, coordinatore regionale Anci piccoli Comuni – perché ne riconosciamo valore e utilità. Interi uffici sono retti dai contrattisti. Senza di loro il Comune non sarebbe in grado di erogare i servizi. Dobbiamo far sì che questa stortura, che va avanti da troppo tempo ormai, abbia fine. Vorrei però essere anche vicino a Cgil, Uil e Cisl per avviare un percorso comune”.

 

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