SoStare, a fuoco l'auto del direttore| Scarciofalo: "Non ho paura" - Live Sicilia

SoStare, a fuoco l’auto del direttore| Scarciofalo: “Non ho paura”

L'auto aziendale incendiata

E' accaduto ieri notte attorno alle 3 in via Archimede. Sul posto i vigili del fuoco non hanno trovato inneschi nè contenitori, ma i carabinieri del comando provinciale, che indagano, ritengono che la matrice sia dolosa. Distrutto anche un parchimetro a piazza San Domenico. Il direttore, questa mattina, ha partecipato alla riunione di Giunta. (Nella foto l'auto incendiata) Nei giorni scorsi, l'allarme dell'ex presidente Romano: "Ormai siamo stati lasciati soli"  

CATANIA. Un atto intimidatorio barbaro e vile ai danni del direttore di Sostare, Giacomo Scarciofalo. Un incendio che ha distrutto, la notte scorsa, la sua Mercedes Classe A: l’auto, come detto, del direttore della società che gestisce i parcheggi sulle strisce blu per conto del Comune di Catania. Sul posto i vigili del fuoco non hanno trovato inneschi né contenitori, ma i carabinieri del comando provinciale, che indagano, ritengono che la matrice sia dolosa. E’ accaduto attorno alle 3 della scorsa notte in via Archimede. Ad agire sembra essere stata la mano di professionisti capaci di far scomparire ogni traccia che potesse fare risalire ad una intimidazione dolosa. E’ stato lo stesso direttore di SoStare ad allertare i Vigili del Fuoco ed i Carabinieri, giunti sul posto repentinamente.

“Non abbiamo ricevuto minacce o richieste estortive – dichiara Scarciofalo a LiveSiciliaCatania – quindi non riesco a spiegarmi cosa stia succedendo. Sicuramente l’atto incendiario all’auto aziendale è collegato ai danneggiamenti dei parcometri. Non è la prima volta che sono stato preso di mira anche l’anno scorso era accaduta una cosa simile”.  Incendiare l’auto sotto casa sembra quasi un messaggio preciso lanciato al direttore di SoStare che nelle ultime settimane si è esposto anche attraverso i mass media per denunciare l’escalation criminale. “L’anno scorso le nostre denunce attraverso la stampa erano riusciti a bloccare gli atti intimidatori, questa volta invece sta accadendo assolutamente il contrario”.  Scarciofalo è sereno, quanto successo non ha minato il suo animo: “Ho affrontato cose molto più rischiose quando ero un sindacalista. Io non ho paura, sono solo preoccupato che possano essere avvicinati i dipendenti dell’azienda, sicuramente più fragili. Le intimidazioni possano minare un lavoratore – conclude il direttore – che ogni sera vuole concludere il turno e rientrare a casa sereno”.

Un’ora dopo l’incendio al 112 è arrivata la segnalazione della presenza, nella stessa zona, di alcune persone che armeggiavano su una colonnina per il pagamento del ticket di Sostare. Una pattuglia di militari dell’Arma ha bloccato tre cinesi in possesso di un ascia un martello ed un piede di porco. I tre (due residenti a Catania ed uno appena arrivato da Prato) stati denunciati in stato di libertà per tentativo di furto, ma è escluso il loro coinvolgimento nell’incendio dell’auto. Il gruppetto aveva appena scalfito una delle colonnine.

Per la cronaca, sempre la notte scorsa un altro parchimetro è stato distrutto: questa volta a piazza San Domenico.

I Carabinieri, già da qualche settimana hanno intensificato i controlli nelle zone più “calde” del centro storico, i luoghi, insomma, maggiormente colpiti dai “vandali” che hanno fatto saltare in aria le colonnine di SoStare. Le indagini sono coordinante dal Comando provinciale di Piazza Verga che ha predisposto un ulteriore potenziamento al fine di chiudere il cerchio e acciuffare i responsabili.

IL COMUNICATO DELLA SOSTARE: “Continua la scia di attentati ai danni di Sostare, l’Azienda che gestisce la sosta tariffata a Catania. Dopo la serie di attentati esplosivi che dal 30 novembre scorso hanno distrutto 13 parcometri, la notte scorsa ad essere presa di mira e’ stata l’auto aziendale utilizzata dal direttore, Giacomo Scarciofalo. La vettura – una Mercedes classe A che non recava il logo dell’azienda – era parcheggiata nei pressi della sua abitazione ed è’ stata incendiata con utilizzo di liquido infiammabile. Singolare – e probabilmente non affatto casuale – l’aspetto che l’attentato nei confronti dell’auto del direttore sia avvenuto a meno di 24 ore da una intervista che Scarciofalo ha rilasciato alla Rai in cui denunciava gli inquietanti contorni delle esplosioni ai danni dei parcometri. Inoltre l’attentato della notte scorsa e’ avvenuto a tre giorni di distanza dal danneggiamento di un’altra auto aziendale – una Fiat Panda in dotazione agli ausiliari – a cui sono state tagliate le quattro gomme e frantumato un vetro posteriore.  Anche lo scorso anno furono prese di mira da attentati auto e scooters aziendali, ma l’escalation di questi giorni appare un disegno intimidatorio e distruttivo bene articolato, che preoccupa l’Azienda”.

La riunione di Giunta con il direttore della SoStare

SCARCIOFALO ALLA RIUNIONE DI GIUNTA.  Il sindaco di Catania Enzo Bianco ha invitato in segno di solidarietà alla riunione di Giunta svoltasi nel Palazzo degli elefanti il direttore di Sostare Giacomo Scarciofalo al quale la notte scorsa è stata incendiata l’auto. L’attentato è avvenuto al culmine di una serie di danneggiamenti ai parcometri dell’azienda partecipata del Comune che si ripetono da settimane. “Quanto avvenuto la notte scorsa – ha detto il Sindaco parlando agli assessori e ai giornalisti – è davvero molto grave perché è stata lanciata una sfida alla città e al principio di legalità. Dobbiamo comprendere che non è stata colpita Sostare, il suo direttore o i funzionari o gli impiegati: questo è stato un attacco all’Amministrazione comunale di Catania e quindi alla città e ai cittadini. Qui non c’è il singolo criminale che ruba, qui c’è dietro un’organizzazione strutturata, c’è la sfida arrogante di chi pensa di poter controllare la città attraverso l’intimidazione. I Catanesi sapranno dimostrare che qui vige la legge e vogliamo che la legalità sia rispettata dappertutto. Avranno pane per i loro denti”. Parlando anche al nuovo presidente della Sostare, Gilberto Cannavò, presente anche lui alla Giunta, Bianco ha sottolineato di aver chiesto agli inquirenti indagini se possibile ancor più accurate del solito, “perché colgo la particolare delicatezza e gravità di quello che sta accadendo”.

La solidarietà del Sottosegretario alla Giustizia Giuseppe Berretta. “Quella di stanotte è stata una vile intimidazione ma sono sicuro che il direttore di Sostare Giacomo Scarciofalo, con la sua serietà e competenza, non si lascerà intimorire: a lui va il mio sostegno e la mia vicinanza. Si tratta di un fatto molto grave, giunto dopo una serie di danneggiamenti alle colonnine di Sostare che aveva già destato preoccupazione nella nostra città. Esprimo il mio plauso ai Carabinieri che hanno individuato e fermato i presunti autori di alcune di queste azioni malavitose – conclude Berretta – e sono sicuro che forze dell’ordine e Prefettura faranno il massimo per tutelare e salvaguardare la sicurezza pubblica”.

Il segretario Uil Angelo Mattone: “Ormai da troppe settimane l’azienda Sostare e’ sottoposta a un inquietante crescendo di messaggi intimidatori che, tra l’altro, costituiscono una minaccia alla sicurezza dei cittadini, esposti a esplosioni devastanti e potenzialmente letali. Oggi, la notizia dell’attentato ai danni della vettura aziendale di Giacomo Scarciofalo, noto e autorevole rappresentante di una città che sa coniugare efficienza, legalità, merito. Nessuno sottovaluti il segnale lanciato dalla criminalità. Non basta solo esprimere solidarietà a Scarciofalo e ai lavoratori di Sostare, a cui va il pieno e convinto sostegno della Uil di Catania, ma chiediamo pure che si faccia presto luce su questa catena di episodi delittuosi”.

“Un atto grave e deplorevole”, condanna così il Sottosegretario di Stato, Giuseppe Castiglione, l’ennesima offensiva ai danni di Sostare, la partecipata comunale che gestisce i parcheggi a strisce blu. “Esprimo tutta la solidarietà al direttore Giacomo Scarciofalo che stanotte ha trovato la sua auto in fiamme, a causa di un vile quanto inutile gesto intimidatorio. Sono certo – conclude – che il lavoro attento e capillare delle forze dell’ordine riuscirà a rintracciare i responsabili e a fare luce sull’accaduto, restituendo serenità e sicurezza al direttore e all’azienda, oltre che a tutti i cittadini catanesi”.


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