Il town meeting sulla costa| "Ambiente al primo posto" - Live Sicilia

Il town meeting sulla costa| “Ambiente al primo posto”

Un momento dell'iniziativa

Oltre 100 persone all'incontro con il Comune. Orlando: “Ad agosto con lo sfascio dell'Amia abbiamo assistito a un momento di crescita di stabilità e di controllo sociale che si è manifestato con l'indignazione della città. Bisogna estendere questa crescita"

PALERMO – Centosette cittadini seduti intorno a dieci tavoli, un telecomando per ciascuno, un facilitatore e un rapporteur per tavolo e un sistema informatico gestito da dieci operatori per l’elaborazione istantanea dei dati. Ecco gli ingredienti dell’electronic town meeting (ETM) che si è svolto oggi nei locali degli ex Magazzini Tirrenia all’Arsenale, organizzato dalle associazioni Next, Clac e Easy. La riqualificazione della costa è l’argomento del secondo forum dei cinque previsti e promossi dal comune di Palermo per permettere l’interazione e la discussione, in contemporanea, di centinaia di persone per affrontare temi di interesse pubblico e prendere posizione sulle politiche locali.

Il futuro delle borgate marinare, lo sviluppo del porto, l’impatto che hanno avuto il ridisegno del Foro Italico e della Cala sul rapporto tra la città e il mare, il futuro della costa sud, l’accessibilità della costa, la funzione dei porticcioli e la valorizzazione del patrimonio culturale e naturalistico lungo la costa sono i punti nodali che hanno scandito la discussione di oggi e sui quali i partecipanti hanno espresso le loro opinioni e manifestato quali dovrebbero essere le priorità di intervento.

“La prima cosa da fare è eliminare le discariche e bonificare i terreni, ma non meno importante è eliminazione degli sbocchi fognari che, vi assicuro – spiega a Livesicilia l’avvocato Carlo Pezzino Rao del comitato per il recupero della costa, anche lui seduto ai tavoli di discussione –, sono infinite. Per non parlare delle strutture abusive da demolire immediatamente”. Un giardino nella costa sud con caratteristiche di riserva naturale è, invece, il progetto che all’avvocato Pezzino Rao sta più a cuore e per il quale si spende da anni. Ad animare il dibattito, infatti, non sono solo i problemi gravissimi che affliggono il litorale palermitano. Visioni future, sogni e progetti sono messi in comune dai partecipanti e c’è chi, come il professore di biologogia dell’università di Palermo Silvano Riggio, coglie l’occasione per condividere il suo pensiero. “Per riqualificare la costa bisognerebbe fare giardini con palme da dattero e recuperare il paesaggio della Palermo araba prima che venisse distrutto, evocando così gli scenari delle coste magrebine” spiega il professore. “Questo tipo di palma attinge con le radici in profondità l’acqua salata, crescerebbe facilmente e senza essere attaccato dal famigerato punteruolo rosso che predilige altre palme. Ma, vede, – fa una pausa il professore con aria amareggiata – io feci questa proposta al sindaco Orlando venti anni fa e fu ignorata nonostante la semplicità di realizzazione. Mi piacerebbe prendere parte tra quarant’anni a una riedizione di questo convegno con gli stessi quesiti e vedere le risposte perché venti anni fa le domande erano tali e quali”.

A rassicurare il professore sulla serietà dell’impegno preso dall’amministrazione, però, non basta la presenza dell’assessore Tullio Giuffrè e del sindaco Leoluca Orlando che, accompagnato dall’assessore alla Partecipazione Giusto Catania, assiste da dietro ai computer degli organizzatori al costante flusso di dati che arriva dai tavoli.

“L’igiene ambientale è la madre di tutti i cambiamenti” dichiara il sindaco a Livesicilia proprio in merito alla sfiducia di molti partecipanti su un reale cambiamento di Palermo. “Ad agosto con lo sfascio dell’Amia abbiamo assistito a un momento di crescita di stabilità e di controllo sociale che si è manifestato con l’indignazione della città. Bisogna estendere questa crescita – continua Orlando – a tutti i settori. La consapevolezza nella possibilità di miglioramento è evidente: chi prima si lamentava tra le proprie mura domestiche oggi è qui a discutere in maniera costruttiva”.

Anche l’assessore alla Partecipazione Giusto Catania, all’apertura dei lavori insieme al commissario straordinario dell’Autorità portuale Vincenzo Cannatella, ha ribadito l’impegno dell’amministrazione a valorizzare i risultati dell’Etm e la fiducia nei risultati di questo processo innovativo. “Faremo in modo che questa pratica non sia uno strumento vuoto, ci saranno delle risposte immediate come in seguito al primo town meeting sulle pedonalizzazioni svoltosi a dicembre: già all’indomani dell’incontro l’amministrazione ha avviato un piano di pedonalizzazioni che ha previsto, tra le altre cose, la chiusura al traffico di Via Maqueda” ha dichiarato Catania ai partecipanti. “L’obiettivo dell’amministrazione – ha continuato l’assessore – è quello di coinvolgere la popolazione nei processi decisionali, questo progetto è una vera e propria cessione di sovranità ai cittadini di Palermo”.

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