PALERMO – “Mentre il consiglio comunale studia, noi commercianti moriamo. Se non sono in grado di decidere vadano a casa, intanto io comincio lo sciopero della sete e della fame”. Questo lo sfogo di Alessandro Azzimati, giovane imprenditore palermitano titolare del Caffè Leone di via Cavour.
Anche lui aveva un gazebo che ha dovuto smontare per evitare multe e chiusura di cinque giorni, ma i minori incassi lo hanno già costretto a licenziare due dipendenti. “Noi incassiamo 400 euro in meno ogni giorno – racconta – abbiamo avuto un calo del fatturato del 35 per cento e se continua così dovrò licenziare anche gli altri. Erano nove, tutti giovani come me, eppure stiamo stati abbandonati”. Sala delle Lapidi da settimane dibatte sulla delibera per i dehors che dovrebbe consentire ai commercianti di sostituire i gazebo e poter sfruttare gli spazi aperti, ma lo scontro politico tutto interno a Palazzo delle Aquile ha bloccato l’atto che adesso tornerà in consiglio mercoledì, sempre che tutto vada bene.
“Io ho investito in questa attività tutti i miei risparmi e i soldi dei miei genitori che mi hanno finanziato tre anni fa – continua Azzimati – e non potrò restituirglieli, solo il gazebo è costato 12mila euro e non siamo riusciti a rientrare dell’investimento. Se mercoledì non approvano il regolamento, che ci consentirebbe in una settimana di installare i dehors, comincerò lo sciopero della fame e della sete e andrò a Palazzo delle Aquile, restandoci finché non avremo avuto risposte. Sempre meglio che stare a casa”. I posti di lavoro a rischio, secondo le associazioni di categoria, sarebbero una sessantina circa in tutta la città, con i commercianti inferociti per l’attesa. “Non è corretto farci aspettare così tanto, non è umano, noi vogliamo solo lavorare. Io non ho voluto il posto pubblico, ho voluto sempre lavorare ma così me lo impediscono mentre la politica continua a litigare. Inoltre tra poco scadranno anche le agevolazioni per i giovani dipendenti, dovrà cominciare a pagare 5 mila euro in più al mese, come faremo? Dovrebbero prolungare gli incentivi di altri tre anni o non riusciremo a sopravvivere”.
Vergogna tutti .non è giusto dopo le elezioni .non è abusivo .
ancora scuse pietose per tenere queste orribili baracche..se non sapete fare gli imprenditori…andate a coltivare la terra!!
Dalla foto si capisce pure che è del tutto irregolare, i pedoni, PROPRIETARI DEL SUOLO CITTADINO, dovrebbero attraversare nella corsia degli autobus rischiando di essere ammazzati, delle due l’una: o il gazebo è abusivo, o chi ha dato l’autorizzazione è un tecnico del comune ignorante, oppure non è ignorante ma…
Scusa in questi giorni sono Barcellona (Spagna), non ho potuto fare a meno di notare gli innumerevoli gazebo e tavolini che invadono i marciapiedi, mi spieghi perchè non è possibile? In questo momento poi dare un’altra stangata a chi ha investito in questa cittá è veramente crudele. Ti prego di riflettere, forse è auspicabile mettere delle regole per rendere questi gazebo meno baracche come dici tu, su questo si aprono le discussioni.
Vergognati, e magari mettici il nome quando esprimi sto cinismo! Imporre i gazebo, autorizzarli e poi revocarli è una cosa seria? Le orribili baracche sono molto peggio delle edicole fisse o delle fiere di paese itineranti che si organizzano sotto le feste o la domenica chiudendo le strade? Vai a goderti il tuo stipendio sicuro, magari pagato da quei commercianti che ti permetti di deridere, ma che ogni giorno rischiano il loro futuro per poi essere ostacolati da qualcuno che pontifica da dietro una scrivania, di quei baracconi mantenuti con le sue tasse!
Sig editore e direttore inserire a fine pezzo la pubblicità per una ditta che produce gazebo mi pare un po’ provocatorio o no proprio in un momento di forte tensione meglio toglierla.
Ha pure il coraggio di fare il “piatuso”,dopo aver arrogantemente occupato del tutto un marciapiedi?
Questa immagine del Caffè Leoni è la prova tangibile di un atteggiamento inescusabile,
posto in essere da chi crede di fare commercio ma in realtà marca soltanto l’accento in negativo sulla deontologia dell’operatore, che agisce in evidente disprezzo delle normative.
Dichiara di incassare 400 euro in meno al giorno,pari a 10.400 euro al mese, in termini percentuali -come dallo stesso dichiarato-il 35 per cento sul globale precedente.
Sarebbe interessante vedere la dichiarazione dei redditi…
Non che mi interessi particolarmente,ma giusto per capire quanto renda una simile attività…
E con quello che dichiara… parla di sciopero della fame?
Assessore vada avanti… queste baracche vanno tolte per sempre, poi vorrei proprio vedere quanti titolari hanno tutti i dipendenti in regola!!
La città ed i cittadini attendono risposte e regolamenti da chi ci amministra,mentre chi amministra glissa le responsabilità.
Ovvio che è irregolare… Un cieco o un disabile da dove dovrebbe passare? Scendere dal marciapiede, camminare lungo la strada transitata da auto e poi risalire sul marciapiede..? Redicolo! Torino è pieno…ma sono fatti seguendo delle regole ben precise..A Palermo si è abituati a vivere fuori legge e fuori le regole ed ingannare i più deboli… Quanti dottori hanno degli studi medici accatastati in categoria c2 non cambiando destinazione d’uso in A10 per pagare meno tasse..? Dicasi truffa all’erario… Troppi furbi…che schifo…
.. Controllate, che di gente furba è abbastanza a Palermo e comuni limitrofi…
Sig. Azzimati: Le pare giusto non concedere il passaggio, ai portatori di handicap?
Leggendo del suo rispetto per i suoi genitori, che hanno messo mano al portafogli,
come è possibile che tecnici comunali, accettano disegni come il suo?Una amministrazione che merita rispetto,deve obbligare;le proprietà,i gerenti, di tutti gli esercizi pubblici, a lasciare uno spazio di un metro per fare passare i pedoni. Cosa che lei non ha disposto,e come lei chisà quanti esercenti hanno potuto usufruire di questi permessi, fuori norma. Se vuole farsene una ragione, inizi a regolamentare il passaggio sopra il marciapiedi, togliendo le piante vicino il muro,in modo di lasciare lo spazio che ora state negando a chi ne ha diritto.Dico questo perchè guardo la fotografia esposta.
Ma Azzimati non era un candidato udc?
A parte ciò, ma dalla foto della veranda (non è un gazebo), di cosa ci si dovrebbe lamentare? Le carrozzelle dei disabili da dove transitano? E i pedoni?
bohh
Epperò, con un cassone di legno piazzato su una proprietá non propria, ma DI ALTRI CITTADINI, si guadagnano 400 euro al giorno in piú???
Guardia di Finanza, cominciate a controllare le dichiarazioni dei redditi di questi signori fatte negli ultimi anni, please!
Certo che non è una gran bella figura per un ex consigliere di circoscrizione (che si è candidato pure a Presidente della stessa), dire che rifiuta il posto pubblico!!!
Dalla foto stessa si vede che ha invaso tutto il marciapiede fino al bordo!!! Chi deve passare di la cosa fa? Scende in strada! Dai siamo seri, ste baracche non dovevano nemmeno nascere.
Lo spazio da lasciare libero al pedone ,mi sembra di ricordare,è di due metri.
da Livesicilia” L’Udc sostiene l’uscente Alessandro Azzimati,ex Pdl”
Omonimia con il gestrore de quo, o è la stessa persona?
Oltre ad essere ridicoli siete profondamente arroganti e prepotenti verso il cittadino. La foto parla chiaro, “scendi dal marciapiede e cammina per strada, questo è il mio gazebo, non lo puoi rimuovere perché l’ho fortificato con vasi e altro, questo è diventato il mio negozio alla faccia di tutti quelli che si sentono onesti ristoratori e non se la FIDANO ad occupare un suolo pubblico”.
La vostra è solo prepotenza e disprezzo per le regole, ma non quelle dettate dalla legge ma quelle del vivere civile. Se il palermitano ci tiene a questa città non deve mai più avvicinarsi ad un ristorante che occupa il suolo pubblico, autorizzato e non. Abbiamo capito con gli anni che non sempre quello che un politico autorizza è giusto.
Perdere qualche chilo di farà bene cosi quando il vostro negozio sarà più stretto. Sfilerete meglio tra i tavoli, cosi anziché aumentare i metri quadri sarete costretti ad aumentare la qualità del ristorante.
Rispetto per le migliaia di ristoratori che restano tra le mura e non fanno i prepotenti impegnandosi in cucina e mostrando la Palermo che ci piace!
Si lamenta per la mancanza di attenzione da parte dell’amministrazione comunale ma la foto mostra un “dehor” costruito e montato tenendo conto con particolare attenzione delle necessità e dei bisogni dei cittadini tutti e in particolare dei disabili: è una foto vecchia, truccata o cosa? 🙂
Sono Alessandro Azzimati, innanzitutto mi preme comunicare che le mie dichiarazioni sono tutte a posto.Battiamo ogni singolo scontrino e le dichiarazioni sono tutte supertrasparenti.I miei dipendenti sono tutti messi in regola.Il marciapiedi dove era posizionato il gazebo è largo 7 metri e lasciavo ai pedoni la metà esatta ovvero 3, 50 mt.
Mi appare superfluo evidenziare che in tutto il mondo esistono gli spazi all’aperto nel settore della ristorazione.
Non posso credere a quanta cattiveria ci sia in giro….
Spero solo nella gente propositiva e ottimista.Per il resto no comment.
Signor Azzimati, se la foto in apertura dell’articolo rappresenta il suo “dehor” potrebbe per cortesia spiegare perché non risulta visibile il passaggio di 3.50 metri riservato ai pedoni?
Per sig.disicanto.
Sulla foto del gazebo originale che vedete è stata sovraposta la mia foto.La prospettiva e la sovraposizione di una mia foto a quella reale del gazebo realizzata al computer da questa sensazione che non fa percepire lo spazio di 3, 50 lasciato a disposizione dei pedoni.
La mia protesta è solo quella di un giovane imprenditore onesto che non intende prevaricare nessun diritto altrui.
Sono un giovane con una giovane attività creata da tre anni che dà lavoro a giovani dai 20 ai 35 tutti messi in regola.
Ho 34 sono padre di una bambina di tre ho una famiglia è devo difendere i miei sacrifici tutto qui con l’unica cosa che ho a disposizione il mio coraggio. Questa è una città difficile molto difficile…non si può sempre subire.
Sono uno dei pochi che ha smontato subito senza fiatare e se za intervento dei vigilo.La mia autorizzazione è scaduta il 31/12/2014.Chiedo solo che se devono approvare questo regolamento non perdano ancora tempo è otto mesi che aspettiamo la politica del lassismo.
So che mi farò dei nemici ma sto difendendo per quanto posso e con i strumenti su cui posso contare solo ed esclusivamente il mio lavoro.
Una amministrazione assennata prima di obbligare a togliere,dà direttive sù ciò che si può installare evitando vuoti sia di potere che di portafoglio,non mi sembra così complicato.
A noi cittadini i gazebo non piacciono. Fonda una nuova città e metti tutti i gazebo che vuoi! Basta leggere i commenti per capire il palermitano cosa vuole.
Io vorrei vedere se tutti questi dipendenti sono assunti con regolare contratto o meno.
Signor Azzimati, considerato che sta conducendo una battaglia a difesa della sua impresa sarebbe secondo me opportuno modificare subito la foto per evidenziare la regolarità del suo dehor.
Prospettiva…. tre metri e mezzo liberi…? MA QUESTO CI E’ O CI FA…. …. CI E’ CI E’….
Come ha ottenuto l’autorizzazione? E’ forse amico di qualche consigliere comunale?
Ha mantenuto le distanze dall’albero? Lascia lo spazio di 2 metri e non occupa metà del marciapiede così come previsto dall’art. 20 del c.d.s.?. non so cosa sia più scandaloso nelle foto: l’immagine del suolo reso privato (si notino le fioriere che nn lasciano passare una carrozzella) o la sua faccia!!!
Ma smettiamola siamo nel ridicolo.
Fare confronti con sti gazebo e la rambla di Barcellona è inopportuno e da ignoranti.
Ci sono passato tempo addietro sia da Barcellona che da Via Cavour con un passeggino con un bimbo: a Barceloona non ho avuto problemi in Via Cavour invece sono stato costretto per questo “imprenditore “a scendere a dare le spalle alle macchine che sopraggiungevano e mettere a repentaglio due vite… ora lui mette a repentaglio la sua vita con lo sicopero della fame: mi offende ancora più per quel giorno.
Se Palermo non è Barcellona è per persone come lui!!!!!
Chi sbagla deve pagare
Ammetto che i tempi sono difficili per tutti ma se parliamo del Bar di fronte la prefettura, non ci sono 3,50 metri di spazio per i pedoni, poi il vecchio regolamento del SUAP imponeva che venissero lasciati almeno 200 cm di passaggio, e se mi ricordo bene lei ne ha lasciati forse 100 di cm.
Comunque non sta a me giudicare il suo operato, ma si metta anche nei panni di chi deve passare con la carrozina, passeggino o altro.
Qualcosa di irregolare la Polizia Municipale avrà pur riscontrato…
No sig.Azzimati ,non ci siamo è normale che lei sia in regola,cosi come ci si comporta nella società civile, ma se guarda la foto noterà, che il vaso rettangolare posto tra il marciapiede e la parete.
Chiude il passaggio a chiunque ne vuole fare uso, lei deve scegliere dove non fare scendere il marciapiede ai pedoni.Il metro lo deve lasciare o radente il muro quindi all’interno. Oppure all’esterno, ma sopra il marciapiede. Sette metri, vorrei che ne concedessero il doppio, ma deve lasciare il passaggio sopra il marciapiede. E’ obbligo di chi dispone il permesso fare rispettare la legge. Io vorrei che tutti gli esercenti della mia tanto cara città vivessero senza problemi di concessioni, ma tutto secondo le norme.Non e’ una cosa personale,ma fare rispettare le ordinanze sindacali.Iniziando da chi li concede.
Non so chi sia AZZIMATI,ma vedo un accanimento fuori da ogni logica.
Palermo è una citta’ di invidiosi,per fortuna non tutti!!
Non credo ci sia nulla da invidiare,
al massimo commiserare la città in quale stato sia ridotta.
Azzimati è il caso odierno,ma si è anche parlato di via Garzilli 13:non casi unici,in questo elenco è ascrivibile la “dependance” dei Vecchietti di Minchiapititto,
nella parte che insiste su piazza S.Oliva subito dopo il civico 8.Nessun cartello indica lo stallo utilizzato come isola pedonale, e dal fronte dell’edificio che ospita al piano terraneo il citato esercizio commerciale, si protende sulla sede stradale e fino al marciapiedi la costruzione adibita a espansione del locale originario.
Sia gentile non dica sciocchezze. Il marciapiedi non è largo sette metri e se anche lo fosse, lei con la sua “costruzione”, se ne è appropriato totalmente, com’è, peraltro, evidente dalla foto; a meno che la stessa non sia ritoccata… Tentare, pietosamente, di sucitare empatia e comprensione, nel lettore, dichiarando di essere stato costretto a licenziare due giovani, e persino intraprendere un estremo gesto come lo sciopero della fame, suscita non solo le inevitabili ironie degli attenti lettori del Live, ma persino qualche divertita immagine o pensiero, rispetto alle potenzialità che potrebbe avere, per la risoluzione definitiva del problema GAZEBO, il diffondersi della protesta (sciopero della fame) tra tutti gli abusivi del gazebo…
Non voglio difendere il Sig. Azzimati che effettivamente vista la foto è indifendibile, però se devo essere sincero dalla foto non si vede, ma tra il muro e il gazebo effettivamente lo spazio c’è per far passare i pedoni, poco ma c’è. Per il resto si vede ch’è totalmente non in regola! La cosa più assurda però che vado ripetendo da tanto tempo, è che non riesco a spiegarmi come i Vigili e il comune non si siano mai accorti, e dico mai, del gazebo posto in piazza Marina accanto la fontana del Garraffello, oscurandola alla vista dei pedoni, del noto locale palermitano con il nome indubbiamente siculo. Questa struttura è lì da anni, e il proprietario è pure un consigliere di circoscrizione. Lascio a Voi le dovute conclusioni, sicuramente vi sarete fatti un’idea.
Sig. Azzimatti, mi pare un tantino irregolare la sua occupazione del marciapiede.
LE allego copia del regolamento laddove prevede che non si può occupare più della metàdel marciapiede ed in ogni caso si deve lasciare libera una fascia di 2 metri dal lato strada verso il suo locale.
Non stupiamoi se poi i cittadini no ne possono più del commerciante di turno che arriva e si appropria delle nostre strade o dei marciapiedi.
Sig. Azzimati, a riprova LE allego il link del regolamento comunale.
Aspettiamo i suoi commenti,
http://www.comune.palermo.it/js/server/normative/_23102013120600.pdf
Ma sta scherzando spero!!! Innanzi tutto i gazebo o dehors come li volete chiamare sono diventati illegali a Palermo come in tante altre città. Poi il suo in particolare non ha neanche 2 cm di spazio tra il gazebo e il muro, oppure qui siamo diventati tutti non vedenti!
Io personalmente più vedo quest’arroganza più sarò contrario ad andare anche a prendere un bicchiere d’acqua in locali con il gazebo, o dehors se vi fa sentire più altolocati.
Per me questa è una struttura che ingombra il marciapiede, non permette il passaggio delle carrozzine, sia dei disabili che dei bambini, non ci mangerei mai dentro perché di notte lo sappiamo tutti che diventano delle wc pubblici, è pericoloso perché se una macchina esce di strada i primi a morire sono quelli nel gazebo, e poi sinceramente più fate i prepotenti e fuorilegge e più sarò contrario.
Lei è un giovane imprenditore, ha famiglia e tutte le sue ragioni, ma per questo non è autorizzato a infischiarsene della legge, perché tutti abbiamo interessi da difendere, ma quando restano nei limiti di legge, altrimenti qui tutti siamo liberi di fare quello che vogliamo in nome del benessere nostro, della nostra famiglia e della nostra attività.
Si ricordi una semplice regola: La sua libertà finisce dove inizia quella degli altri.
Pensi a migliaia di ristoratori senza gazebo che fanno il loro dovere senza rendere la città una baraccopoli. Bene cosi come fanno gli altri cosi farà anche lei, impegnandosi in cucina, nella qualità del servizio e nel rispettare le regole.
Purtroppo mi dispiace per lei ma non sempre quello che i politici autorizzano è giusto, e penso che nel 2014 non ci sia bisogno di esempi, autorizzazioni per l’edificazione , ecc.
Posso essere solidale con lei perché vittima di una politica scellerata che l’ha autorizzata a spendere soldi quando non doveva, ma il gazebo mi spiace va smontato.
ma è così facile rispondere ….. qui a Palermo vige l’ignoranza il clientelismo ecc. ecc. i burocrati comunali sono del tutto impreparati … scimmiottano quello che fanno in altre città non hanno alcuna preparazione sono da noi inutilmente pagati.
Ho già avuto modo di dire che i gazebo (se di gazebo si tratta) non sono assolutamente vietati … sono presenti in tutte le città italiane e non solo all’estero.
Solo una ignorante burocrazia ed una ancora più ignorante classe politica ha potuto cavalcare una sentenza del Consiglio di Stato per aprire e cercare di risolvere un problema che invece era riconducibile unicamente alla inerzia della politica ed agli interessi dei burocrati che concedevano ad arbitrio le varie autorizzazioni alla installazione dei gazebo.
Così i disonesti hanno proliferato in barba a qualsiasi regolamento e gli onesti hanno dovuto realizzare il loro gazebo abusivamente.
leva ex…. rimane ……!! come si fa a esprimere certi giudizi su gente che non si conosce…. magari tu non sei in grado di coltivare il basilico nel vaso del balcone e ti permetti di infierire nei confronti di gente che paga il 60% di tasse e che va avanti solo con le proprie forze…. senza “Malattia…Permessi…Ferie….Maternità” perchè ogni giorno di chiusura non te lo ri-paga nessuno… se c’e’ il diluvio o uno sciopero o una gara podistica e la gente non viene… la luce e gli stipendi li paga lo stesso….!! VERGOGNA..!!