Idonei all'insegnamento, | ma ancora disoccupati - Live Sicilia

Idonei all’insegnamento, | ma ancora disoccupati

E' la storia degli insegnanti che nel 2012 hanno ottenuto l'idoneità nel cosiddetto 'concorsone a cattedra' ma che ancora attendono la graduatoria finale di merito. E la protesta monta su facebook.

PALERMO – Hanno superato le quattro prove selettive del concorso del 2012, risultando dunque idonei all’insegnamento, ma ad attenderli per il momento c’è solo la disoccupazione. Gli insegnanti che hanno partecipato al concorso a cattedra, indetto dall’allora ministro Profumo, ad oggi non sono stati abilitati. Le prime immissioni in ruolo, secondo bando, dovevano partire dal settembre 2013 e dovevano concludersi nell’arco di due anni. In tutto questo tempo, però, non è stata ancora riconosciuta una graduatoria finale di merito da cui attingere per l’assunzione e non esistono neppure tutti i posti messi a concorso dal bando del ministero dell’Istruzione (587, nello specifico, i posti assegnati alla Sicilia).

Una doccia fredda per chi, a tredici anni di distanza dal precedente concorso, ha affrontato mesi di studio per conquistare un posto nella scuola siciliana e, adesso, vede svanire il proprio sogno. “Sono partita con 70 chili di libri sulle spalle e due computer – racconta Marika Azzolina –, sia lo scritto che l’orale si svolgevano nel capoluogo di regione e da Catania, dove vivo con la mia famiglia, mi sono dovuta spostare a Palermo con tutti i costi che il viaggio ha comportato tra biglietti, hotel, cibo. Ho svolto lo scritto in tre giorni perché concorrevo per tre classi, per l’orale invece ne ho persi altri due. Facendo due conti in tasca, non mi è rimasto nulla della cifra con cui ero partita e pensare che ho studiato più di un anno”.

E, nel frattempo, sono stati attivati anche nuovi canali di accesso all’insegnamento, i cosiddetti Tfa (Tirocinio formativo attivo) per i quali i partecipanti dovrebbero elargire dai 2.500 ai tremila euro senza tuttavia avere, anche in questo caso, la certezza dell’assunzione. “Sono solo chimere che presentano alla gente disperata – prosegue Azzolina –. Se fossi sicura di essere assunta lo farei, ma non è così”.

Il coro di protesta si è ampliato in fretta ed è bastato poco perché il malcontento si diffondesse anche sul mondo del web. Il 10 agosto 2013 è stata attivata una pagina sul social network facebook dal titolo “Idonei Concorso a Cattedra 2012” che ha già ricevuto oltre 1.800 adesioni. “Nessuno mi sente, nessuno mi ascolta, nessuno mi vede, sono invisibile IO”, si legge ed è proprio il termine ‘invisibile’ a sintetizzare e accomunare la protesta. “Idoneo dovrebbe essere sinonimo di abile – spiega Marika – e invece siamo ignorati, considerati quasi un peso”. Il 14 febbraio i docenti si sono riuniti in sit-in davanti all’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia e sono stati ricevuti dal Direttore Generale Maria Luisa Altomonte che ha manifestato solidarietà e ribadito di “non avere potere decisionale – dice ancora – e di non potere in alcun modo modificare il bando di concorso”. Ma quella del 14 è stata solo la prima tappa di una protesta che vedrà i docenti, il 28 febbraio, assieparsi da Largo Bernardino da Feltre, a Roma, davanti al Miur e chiedere, successivamente, un’audizione in Commissione Cultura alla Camera dei deputati.

Per domani sera, alle 21.15 in punto, è invece prevista una forma di protesta inusuale: un flash mob online a cui chiunque può partecipare comodamente da casa attraverso un semplice ‘click’ condiviso organizzato con la collaborazione della pagina ‘Mister OM’. “Abbiamo mandato più di 76.000 inviti – racconta Marika – domani alle 21,15 tutti coloro che avranno accettato, riceveranno da facebook la notifica che dà il via simultaneo al flash mob. E’ sufficiente cliccare sulla notifica per far aprire il post e, poi, condividerlo”. Un’azione pacifica, dunque, ma simultanea e comune “per avere maggiore visibilità e forza – conclude – mettere l’opinione pubblica a conoscenza di quello che è accaduto e chiedere un aiuto. Il numero di condivisioni viene conteggiato da facebook e speriamo così si arrivare all’attenzione del nuovo ministro Giannini, come il primo dei problemi che dovrà risolvere”.


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