Misilmeri si ferma per Rosario| L'addio al conducente del camion - Live Sicilia

Misilmeri si ferma per Rosario| L’addio al conducente del camion

Si è celebrato oggi pomeriggio il funerale di Rosario Sucato, 26 anni (nella foto) che sabato era alla guida dell'autocompattatore finito di traverso in galleria. Il mezzo pesante è stato sequestrato.

La tragedia in galleria
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MISILMERI (PALERMO) – L’intero paese si è stretto oggi pomeriggio attorno alla famiglia di Rosario Sucato, il ragazzo misilmerese di 26 anni che sabato scorso ha perso la vita nell’incidente avvenuto nella galleria “Battaglia”, sull’autostrada Palermo-Messina. Il funerale del giovane che si trovava alla guida dell’autocompattatore finito improvvisamente di traverso fino ad ostruire il tunnel, si è svolto oggi pomeriggio alle 16,30 nella chiesa di San Giovanni Battista, nella cittadina alle porte del capoluogo.

A celebrare la funzione, don Filippo Gianfortone, che ha dedicato parole di affetto e conforto alla famiglia di Rosario: “Veglierà i propri cari con lo stesso sorriso che tutti noi ricordiamo. Era un giovane volenteroso – ha proseguito il sacerdote – e la sua perdita non deve gettarci nell’angoscia, ma aprire le porte alla speranza e all’amore di cui adesso i suoi genitori hanno bisogno”. Tutti i negozi della zona hanno abbassato le saracinesche mentre la chiesa si riempiva. Presenti, ex compagni di scuola del 26enne, colleghi di lavoro, parenti ed amici. Dopo il funerale di stamattina della famiglia di Patti, è stato il suo quello più sofferto, più straziante. A 26 anni Rosario aveva una vita davanti. Un’esistenza che gli è stata strappata forse per un colpo di sonno o un malore:

“Era bravo a guidare i mezzi pesanti – dice Salvo Villino, un suo amico di Misilmeri – non crediamo sia dipeso da lui quello che è successo. Piuttosto, pensiamo che non dovrebbe essere sottovalutata l’ipotesi di un guasto al camion o dell’esplosione di una ruota. Io so solo che fino a pochi mesi fa ero con lui a Lampedusa, che abbiamo trascorso dei giorni indimenticabili insieme. Ed oggi lui non c’è più. Siamo tutti distrutti”.

Una strage, quella avvenuta tra Cefalù e Castelbuono, sulla quale la polizia stradale di Buonfornello e la Procura di Termini Imerese stanno cercando di fare luce. Quelle quattro morti e le gravi ferite riportate da due anziani ancora ricoverati all’ospedale di Cefalù e dal piccolo Nino, attendono risposte. A contribuire alle indagini potrebbero essere i rilievi che saranno ulteriormente raccolti sul mezzo pesante guidato da Sucato.

L’autocompattatore della ditta di Bagheria per la quale il giovane lavorava è infatti stato sequestrato su disposizione del pm. In base a quanto raccontano gli amici il ragazzo era stato assunto da pochi giorni, ma aveva già guidato mezzi del genere, specialmente quando trasportava cemento per un’altra azienda. “Viaggiava molto, nonostante la giovane età – dice chi lo conosceva – aveva molta esperienza”. Stavolta, però, l’autocompattatore che proveniva dalla discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, in provincia di Messina, si è trasformato in tomba per il 26enne: è sbandato di colpo, sbarrando la strada a chi proveniva ad alta velocità. Ed evitarlo è stato impossibile.


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