"Per non cadere nella rete" |Nativi digitali a lezione di legalità - Live Sicilia

“Per non cadere nella rete” |Nativi digitali a lezione di legalità

Marcello La Bella, dirigente della polizia Postale di Catania, ha incontrato gli alunni delle classi medie dell’istituto “Galilei-Mazzini” per riflettere sugli aspetti positivi e negativi delle nuove tecnologie.

GRammichele
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GRAMMICHELE – Bullismo e cyberbullismo. Alunni di ieri, “nativi digitali” di oggi. Il mondo cambia e la scuola ha il dovere di adeguarsi alle esigenze di una società che si muove sempre più a suon di bit. Di guidare gli studenti alla scoperta senza sottovalutare il fatto che navigare, spesso, può condurre a mari più o meno limpidi. Ad eventi spiacevoli. Ad episodi che possono lasciare il segno. In città come in paesi di periferia. I casi di adescamenti minorili via chat, negli ultimi tempi, difatti non hanno risparmiato neanche località più o meno tranquille come Grammichele.

“Non cadiamo nella Rete” è l’incontro organizzato nei locali dell’istituto “Galilei-Mazzini” della cittadina esagonale con la partecipazione di Marcello La Bella, dirigente della Polizia Postale di Catania. Una lezione speciale a cui hanno preso parte numerosi studenti delle medie, intenti a conoscere e a scrutare la faccia più oscura del Web nell’ambito del progetto pon “Clicco e comunico con il mondo”. “L’incontro – sottolinea a Live Sicilia Catania Terina Lirosi, dirigente dell’istituto comprensivo di Grammichele – nasce dall’esigenza di sensibilizzare gli alunni al mondo virtuale affinché sappiano valutarne le opportunità, ma anche la prospettiva che un abuso può indurre a reati. Avrei desiderato, sinceramente, una partecipazione maggiore da parte delle famiglie invitate a prendere parte al dibattito dato che spesso sono inconsapevoli del potere che i mezzi tecnologici detengono sui minori. Anche nel nostro istituto, difatti, si sono verificati casi spiacevoli dovuti ad un uso inadeguato e irresponsabile dei social network che spesso non favoriscono la socializzazione ma anzi la deteriorano”.

E tra slide informative, domande e spot della Polizia Postale sulle trappole del web sono stati tanti i ragazzi che, con curiosità, hanno preso parte all’evento. “Io non sono per la non tecnologia – ha dichiarato Marcello La Bella – perché Internet è in grado di offrirci vantaggi non indifferenti. Sull’argomento, nel corso dell’ultimo anno, abbiamo organizzato convegni in 112 istituti della provincia etnea e incontrato 18mila ragazzi, dalla quinta primaria fino al biennio delle scuole superiori. L’esperienza mi porta a dire che i genitori non hanno una piena cognizione di ciò che può accadere al proprio figlio lasciato da solo con uno smartphone in mano. Già bambini di 7 anni richiedono ai propri genitori un profilo Facebook e l’abbassarsi della fascia di età degli utenti di internet ci induce a comprendere come in questo mondo vi sia sempre più esigenza di sicurezza”.

 

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