Centro storico, residenti contro la movida | "Siamo stanchi di vivere nel caos" - Live Sicilia

Centro storico, residenti contro la movida | “Siamo stanchi di vivere nel caos”

La movida palermitana

Gli abitanti delle zone maggiormente frequentate di notte dai giovani palermitani sono stanchi della musica ad alto volume e degli schiamazzi sotto casa. "Il Comune non tiene debitamente conto delle nostre esigenze". Ma l'assessore Marano rassicura: "Lavoriamo per garantire tutti. Abbiamo varato delle regole che vanno rispettate". (di GIANLUCA RUBINO)

Palermo - IL CASO
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PALERMO – I residenti dei quartieri più frequentati dal popolo della notte palermitano sono stanchi di schiamazzi e musica ad alto volume nei fine settimana e chiedono provvedimenti all’amministrazione Orlando, colpevole, a loro modo di vedere, di non tenere debitamente conto delle esigenze di chi abita nelle zone della movida. Una situazione esasperante, a cui chiedono di porre rimedio nel più breve tempo possibile. Siamo andati nelle zone del centro storico, in cui è più alta la concentrazione di pub, ristoranti e locali frequentati dai giovani palermitani. Pellegrino Mulè è un residente di via Sant’Euno, alla Magione: “Dopo le 19 qui le strade diventano una giungla – dice -. E’ impossibile vivere in modo decoroso. Non riusciamo a dormire o semplicemente a guardare la tv per via dei rumori assordanti, e siamo costretti anche a restare tappati in casa nel fine settimana: resteremmo fino a tarda notte impossibilitati a rientrare e a trovare parcheggio”.

“Ma non è tutto. Quotidianamente – prosegue Mulè – conviviamo con il cattivo odore dato da  di chi utilizza strade e angoli come servizi igienici a cielo aperto, oltre che da immondizia e residui alimentari sparpagliati un po’ ovunque. Purtroppo ogni forma di ragionamento con i frequentatori di piazza Magione è inutile. Abbiamo più volte tentato di contattare il sindaco e gli assessori, abbiamo inviato un esposto alla Procura senza tuttavia ottenere alcuna risposta. Insieme ad altri residenti stiamo sottoscrivendo una lettera da recapitare all’amministrazione comunale. Faremo il possibile per porre rimedio a una situazione non più tollerabile”.

Non è tanto diversa la situazione dalle parti di piazza Rivoluzione. “Qualche giorno fa, mentre lasciavo l’abitazione di alcuni amici, ho trovato davanti al portone del vomito. Le bottiglie di birra e i bicchieri vuoti hanno inequivocabilmente chiarito la causa di questa sgradevole sorpresa”, afferma Giuseppe Scalisi. “Ci siamo stancati di questi provvedimenti farsa che non vengono rispettati da nessuno – tuona Rosario La Barbera –. Se la giunta Orlando ha deciso di abbandonarci, che almeno ce lo faccia sapere. Le lettere non bastano, le segnalazioni non vengono neppure prese in considerazione. Cosa dobbiamo fare per farci ascoltare?”. Spostandosi nella zona compresa tra la Vucciria e via dei Chiavettieri il coro di protesta è unanime: “Vetro rotto sparso sull’asfalto, con conseguenze per i copertoni di auto e ciclomotori, sporcizia e tanfo d’ogni genere oramai la fanno da padrone. La musica alta scandisce le nostre notti, spesso trascorse in bianco – afferma Giovanni Lentini –. Almeno d’estate, si potrebbero sfruttare gli spazi aperti, come le spiagge o il parco del Foro Italico, per concentrare gli eventi della movida da quelle parti”.

L’assessore alle Attività produttive, Giovanna Marano, assicura che “l’amministrazione ha tutto l’interesse di mettere d’accordo chi possiede un’attività, i clienti e i residenti. Ecco perché, nei giorni scorsi, abbiamo presentato un regolamento sulla movida che fissa orari e modalità dell’intrattenimento serale. Le regole vanno rispettate, tenendo conto del decoro urbano che va considerato come condizione imprescindibile per una pacifica e cordiale convivenza”.


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