Il Tar dà ragione all'Inda |Sospesa la revoca dei fondi 2009 - Live Sicilia

Il Tar dà ragione all’Inda |Sospesa la revoca dei fondi 2009

L'avvocato Carlo Comandé

A maggio Michela Stancheris aveva contestato alcune irregolarità e aveva deciso di riprendersi oltre un milione. Lo stop del tribunale amministrativo.

PALERMO – Il Tar sconfessa Michela Stancheris. Almeno in prima battuta. Il tribunale amministrativo regionale ha accolto la richiesta di sospensiva dell’Inda, che ha fatto ricorso contro la revoca dei finanziamenti 2009 decisa dall’assessorato regionale al Turismo. Oggetto del contendere il decreto di maggio, con il quale la Regione ha deciso di riprendersi i fondi – un milione e 75 mila euro – concessi quattro anni fa per le tragedie greche portate in giro per la Sicilia dalla fondazione.
La decisione nel merito arriverà a maggio. Per l’assessorato, fra le altre cose, l’Inda ha usato i fondi per un progetto diverso da quello originariamente finanziato e ha omesso di dichiarare che per la stessa iniziativa, costata due milioni e 150 mila euro, la fondazione ha ottenuto anche 10 mila euro dall’assessorato ai Beni culturali e ha incassato 35 mila euro dallo sbigliettamento. Per la fondazione, però, il problema non si pone, visto che gli altri fondi sono stati utilizzati per coprire spese diverse da quelle finanziate dall’assessorato al Turismo. L’Inda, difeso da Carlo Comandé, sostiene inoltre che l’evento è lo stesso e la rimodulazione è stata concordata con l’assessorato e contesta alla Regione la mancata valutazione delle argomentazioni fornite a propria difesa.
Soddisfazione a Siracusa. Alessandro Giacchetti è stato commissario dell’Inda fino a lunedì, e la settimana prossima effettuerà il passaggio di consegne al sindaco Giancarlo Garozzo, che ha assunto la guida dell’ente: “In quell’occasione – dice – avrò la soddisfazione di comunicargli questo risultato. Non dubitavodella correttezza dell’operato della Fondazione. Tutto rientrava nella regolarità. Sono soddisfatto che il mio avviso sia stato recepito, in prima istanza, dal Tar”.

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