Nuovo allarme per i magistrati | Rafforzate le misure di sicurezza - Live Sicilia

Nuovo allarme per i magistrati | Rafforzate le misure di sicurezza

Il pm Nino Di Matteo

Un confidente avrebbe detto di preparativi per un attentato nella zona del palazzo di giustizia che avrebbe come obiettivi pm che seguono il processo sulla presunta trattativa Stato-mafia. Bindi: "Vicini a Di Matteo e ai giudici di Palermo".

PALERMO- Un nuovo confidente, secondo quanto scrivono La Repubblica e Il Giornale di Sicilia, rilancia l’allarme attentati verso magistrati palermitani. Il confidente avrebbe detto di preparativi per un attentato nella zona del palazzo di giustizia che avrebbe come obiettivi pm che seguono il processo sulla presunta trattativa Stato-mafia. Già dopo i primi allarmi, nei mesi scorsi, sono state rafforzate le misure di sicurezza per il sostituto Nino Di Matteo.

Scorta Civica, il coordinamento di associazioni, movimenti, organizzazioni e semplici cittadini che dal 20 gennaio si riunisce in un presidio simbolico davanti al Palazzo di Giustizia di Palermo. ha organizzato per sabato una manifestazione di solidarietà al pm Nino Di Matteo oggetto di minacce. Il concentramento è previsto alle 9.30 a Piazza Croci.

Il Csm esprime la propria solidarietà al pm Nino Di Matteo e si appresta a compiere una visita a Palermo. E intanto valuta se ricostituire una Commissione Antimafia, che esisteva in passato, magari allargando le sue competenze anche alla materia della corruzione. “Sostegno e vicinanza” al magistrato che si sta occupando del processo sulla trattativa Stato- mafia e nei cui confronti la mafia starebbe preparando un attentato sono stati espressi dal vice presidente del Csm Giovanni Legnini ,che ha pure sottolineato la necessità di “tenere sempre alta l’attenzione” sulla sicurezza dei magistrati più esposti nella lotta alla criminalita’) , a conclusione della riunione del plenum. Parole a cui si sono associati numerosi consiglieri. “Solidarieta’ a tutti i colleghi impegnati in processi di criminalità organizzata” è stata espressa da Piergiorgio Morosini, il togato di Area, che è stato gip del processo sulla trattativa e che ha espresso la sua preoccupazione i rischi che riguardano i pm di Palermo, ricordando “le vicende drammatiche per i magistrati più esposti a cui abbiamo assistito in momenti delicati della vita politica e istituzionale del Paese”. Compreso Morosini, sono stati diversi i consiglieri ( Piertantonio Zanettin, Luca Forteleoni e Paola Balducci) che hanno sollecitato la trasferta a Palermo, come segnale concreto di sostegno: la data andrà stabilita, ma sembra certo che si farà. Dal togato di Unicost Francesco Cananzi è arrivata la sollecitazione a riflettere sulla Commissione che al Csm dovrebbe occuparsi delle due “emergenze del Paese: mafia e criminalità”. Non si parte da zero, visto che Legnini ha spiegato che sul punto è già stata aperta una pratica e che a “brevissimo termine” se ne discuterà.

*Aggiornamento ore 16
La Commissione parlamentare Antimafia è vicina ai magistrati di Palermo ed esprime piena solidarietà al dottor Nino Di Matteo”. Lo afferma il presidente della Commissione parlamentare Antimafia Rosy Bindi, la quale ricorda che l’ufficio di presidenza aveva già previsto, il prossimo 26 novembre, un’audizione sul contrasto alla criminalità organizzata a Palermo con il Procuratore facente funzioni, dottor Leonardo Agueci, che sarà accompagnato dal procuratore aggiunto Vittorio Teresi e dai sostituti Mazzocco e Di Matteo. “In quella occasione approfondiremo anche gli sviluppi delle ultime gravi minacce”, conclude Bindi.

(Fonte ANSA)


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