Cambia il codice di Cosa nostra| "Tradire le mogli? Ora è lecito" - Live Sicilia

Cambia il codice di Cosa nostra| “Tradire le mogli? Ora è lecito”

Nella nuova mafia persino le relazioni extraconiugali sono tollerate. Parola di Natale Bruno. L'uomo che fino a stanotte avrebbe guidato il clan palermitano di Brancaccio.

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PALERMO – Nella nuova mafia persino le relazioni extraconiugali sono tollerate. Il vecchio codice d’onore di Cosa nostra è andato in soffitta. È stata la fuga forzata dei boss a cambiare le regole. Durante la latitanza le mogli sono lontane. Ed allora anche la scappatella diventa consentita. Ad una condizione, però: vi vuole riservatezza. Nessuno deve sapere.

Emblematica dei nuovi codici mafiosi è la conversazione fra Natale Bruno, considerato l’ultimo capo della mafia di Brancaccio, e Francesco Paolo Valdese, impegnato nei traffici di droga. Andavano a vedere un concerto nella piazza di Partinico. Era il 24 maggio 2012 e a bordo di una 500 discutevano di avventure amorose.

“Ora tutto è lecito… ma prima non si poteva fare! Perché ora… – spiegava Bruno – la cosa perché è cambiata? Perché il boss era… era latitante… e non poteva vedere la moglie! Giusto? Non poteva vedere la moglie. Non è che la poteva vedere”.

Come risolvere il bisogno di soddisfare le pulsioni sessuali? Chiudendo un occhio sulle scappatelle: “’Nca, che doveva fare?… e cosi è nata questa cosa che… che… perché vedi che non esistevano queste cose… chi è che faceva una cosa del genere veniva posato. Non poteva più fare parte della famiglia. Tutte cose vecchie… ora è lecito perché ci fu questa situazione”.

Parola di Natale Bruno. L’uomo che fino a stanotte avrebbe guidato il clan di Brancaccio. Che strano, però, è lo stesso Bruno che, poco tempo, era stato chiamato ad intervenire in una faccenda delicata. Bisognava vendicare uno sgarbo d’onore. Quando Cesare Lupo si dovette accollare l’onere di risolvere una faccenda di corna è a Bruno che si sarebbe rivolto.

Qualcuno aveva osato allacciare una relazione extraconiugale con la parente di un pezzo grosso del clan. “… tu gli devi andare a dire che se lui babbia… tu glielo dici a loro e se la sbrigano loro… gli dice che lo chiama e lo avvisa con le buone – spiegava Lupo a Bruno -. Se lui dovesse… gli dici tu: se tu dovessi insistere che tu non… le corna te le scassiamo buono, buono, glielo dici: è la figlia di omissis”.

Pochi mesi dopo Bruno, conversando in macchina, lungo la strada per Partinico, spiegava che le cose erano cambiate. Il codice d’onore di Cosa nostra è stato aggiornato. Per la verià, ormai da anni, dalle carte giudiziarie emerge il cambiamento delle abitudini.

 


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