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LiveSicilia.it / Archivio / ‘Repubblica’: inchiesta su Montante Lui replica: “Solo diffamazioni”

‘Repubblica’: inchiesta su Montante
Lui replica: “Solo diffamazioni”

Antonello Montante

Antonello Montante (nella foto), sarebbe sotto inchiesta per reati di mafia da parte della Procura di Caltanissetta. La replica: "il mio impegno contro il malaffare per liberare le imprese dal sopruso delle mafie continuerà con maggiore forza e determinazione di prima".

L'indiscrezione
di Redazione
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PALERMO- Il presidente degli imprenditori siciliani, Antonello Montante, sarebbe sotto inchiesta per reati di mafia da parte della Procura di Caltanissetta. L’indiscrezione viene pubblicata stamane dal quotidiano La Repubblica. Nei confronti di Montante, che è anche delegato per la Legalità di Confindustria, vi sarebbero le dichiarazioni di alcuni pentiti. A suo carico, sempre secondo il quotidiano, vi sarebbe anche un’altra inchiesta a Catania scaturita da una denuncia. Antonello Montante, 52 anni, originario di Serradifalco (Caltanissetta), è titolare dell’omonima fabbrica di biciclette fondata negli anni ’20 del secolo scorso. Insieme al suo predecessore Ivan Lo Bello, l’imprenditore è stato tra gli artefici del codice etico e della svolta anti racket di Confindustria. Montante, che è anche presidente della Camera di Commercio di Caltanissetta, il 20 gennaio scorso è stato infine designato – su proposta del ministero dell’Interno – componente dell’Agenzia nazionale per i beni confiscati.

(Fonte ANSA)

La replica di Montante

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“Ho letto su un quotidiano nazionale notizie che mi riguarderebbero. Mi tornano in mente le parole profetiche pronunciate appena qualche giorno fa dal presidente della Corte d’Appello di Caltanissetta, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. L’alto magistrato, ribadendo quanto già denunciato in più occasioni solenni anche da altri alti magistrati, ha parlato di ‘attacchi contro i nuovi vertici confindustriali siciliani e nisseni, spesso aggrediti attraverso il metodo subdolo della diffamazione e del discredito mediatico, e l’accentuata campagna di delegittimazione condotta a tutto campo contro vari protagonisti dell’antimafia operativa, mirati a riprodurre una strategia della tensione che potrebbe tradursi in azioni eclatanti’. E non è la prima volta. Non è un caso che nel 2013 il Comitato nazionale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica abbia deciso di riunirsi proprio a Caltanissetta, mettendo attorno allo stesso tavolo i vertici delle forze dell’Ordine e della magistratura, insieme con i rappresentanti di Confindustria Montante e Lo Bello.
Anche in quella circostanza, il messaggio unanime fu quello di alzare il livello di guardia attorno a chi, con azioni concrete, ha segnato una inversione di rotta nella lotta alla criminalità, e i procuratori presenti espressero preoccupazioni sulla delegittimazione in atto da parte della mafia contro i vertici di Confindustria. Detto questo, posso assicurare che il mio impegno contro il malaffare per liberare le imprese dal sopruso delle mafie continuerà con maggiore forza e determinazione di prima, in continuo contatto, così come ho sempre fatto, con forze dell’ordine, istituzioni e magistratura, cui va la mia più assoluta fiducia”. Lo afferma Antonello Montante, presidente di Confindustria Sicilia, in merito alle notizie riportate oggi dal quotidiano ‘La Repubblica’.

Le parole di Crocetta

“Montante lo conosco come persona che ha lottato e lotta contro il racket delle estorsioni e contro la mafia. Aspettiamo serenamente cosa dirà la magistratura, al momento si tratta di indiscrezioni giornalistiche, non è detto che sia iscritto nel registro degli indagati. Non sappiamo nulla”. Così il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, commenta quanto riportato dal quotidiano La Repubblica secondo cui il presidente di Confindustria Sicilia e delegato nazionale per la legalità, Antonello Montante, sarebbe sotto inchiesta a Caltanissetta per reati di mafia. Crocetta sottolinea che “proprio con Montante Confindustria ha avviato il percorso di discontinuità nella lotta alla mafia rispetto a quanto avveniva in passato”.

 

 

Tags: diffamazione · inchiesta · mafia · montante

Pubblicato il 9 Febbraio 2015, 12:18
10 Commenti Condividi
Commenti
  1. Giuseppe Giuffrida 6 anni fa

    Quindi ha querelato per diffamazione o no?

    Rispondi
  2. Salvatore 6 anni fa

    Mattarella e Renzi nominoni
    Cantone, Gratteri e Scarpinato urgentissimo mente Terna Commissariale della Sicilia per il giusto periodo della “disintossicazione” della Terra piu’ bella del Mondo nella mani della peggiore classe cosiddetta dirigente dell’ Universo!

    Rispondi
  3. il garantista 6 anni fa

    Vorrei saper se non sia il caso, tenuto conto della delicatezza degli incarichi del dott. Montante, di mettere in campo una “operazione verità”. Ad esempio: possiamo sapere chi ha presentato in Confindustria il dott. Montante? E’ in grado, l’interessato, di smentire le voci che dicono che i soci presentatori siano stati Di Vincenzo e Arnone? Possiamo sapere da Confindustria Caltanissetta come stanno le cose? Tutto ciò, ovviamente, nel pieno rispetto del principio di non colpevolezza, ma con l’altrettanto necessario diritto alla chiarezza alla conoscenza … alla trasparenza!

    Rispondi
  4. Catone l'Uticense 6 anni fa

    Vero che è solamente accusato e non condannato, ma per il ruolo che riveste dovrebbe immediatamente dimettersi da componente dell’Agenzia nazionale per i beni confiscati.

    Rispondi
  5. ulderigo 6 anni fa

    Forza Montante . Forse la sua nomina nell’Agenzia beni confiscati non è piaciuta a qualcuno … in magistratura . Continui così , che oltre la mafia qui c’è da combattere la mafia dell’antimafia – di cui lei a mio parere non fa parte .

    Rispondi
  6. ulderigo 6 anni fa

    Catone lei che fà nella vita ? e dove vive ?

    Rispondi
  7. Obiettivamente 6 anni fa

    Boh! Lei dott. Montante doveva comprarsi la sfera di cristallo per leggere il futuro del suo compare di matrimonio!
    A me sa tutto di mascariamento siculo perché i conti non tornano.
    Vanno a cercare le carte di matrimonio di decine di anni fa, parlando del compare di un diciassettenne (forse quel compare era compagno di giochi!). Per dimostrare che è colluso uno il cui compare sarà indagato per fatti commessi dopo nella sua vita.
    Allora prima di stringere la mano a chiunque uno dovrebbe andare da un mago!??
    Ma tra l’altro, prima di nominare il dott. Montante in varie organizzazioni di spicco, prima di coinvolgerlo in importanti iniziative antimafia o prima di firmare con lui protocolli di Legalità, non pensate che come minimo ministri, magistrati e prefetti gli abbiamo fatto lo screening? Secondo me un bel po’ di fastidio lo ha dato e lo da. È questo è tutto.
    Se viene fuori che è un volgare tranello per sporcare l’onorabilità di una persona, siciliani obiettivamente non abbiamo più speranza.

    Rispondi
  8. Pietro 6 anni fa

    dopo il commento di crocetta, se fossi montante toccherei il primo telaio di bicicletta che passa

    Rispondi
  9. Catone l'Uticense 6 anni fa

    Per Ulderigo. E’ così importante per lei sapere cosa faccio nella vita e dove vivo? Vuole, forse, venirmi a cercare, allora venga al Purgatorio, potremmo parlare liberamente.

    Rispondi
  10. ulderigo 6 anni fa

    Per fortuna live sicilia ha un pensiero diverso dia suoi lettori che nei commenti di questo articolo hanno dato ko a me ed a obbiettivamente .
    Cari fascio -togati leggete l’articolo di prima pagina ….

    Rispondi

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