CATANIA – Il 4 marzo gli assessori regionali Vancheri (Attività produttive) e Caruso (Lavoro) riceveranno a Palermo i rappresentanti dei 69 lavoratori del laboratorio Myrmex per verificare la legittimità della delibera di giunta regionale approvata durante il governo Lombardo, che sancisce la facoltà di rilevare l’azienda da parte della Regione al valore simbolico di un euro per poi cederla ad un imprenditore designato dalla Regione stessa. Ma il “faccia a faccia” servirà anche a tracciare l’iter che i lavoratori dovranno seguire per tentare le ultime carte di salvataggio del loro posto di lavoro.
Puntano a sciogliere il “nodo Regione” e all’istituzione di un “tavolo” di confronto nazionale i lavoratori della Myrmex in cassa integrazione straordinaria, che stamattina hanno protestato con un sit in di fronte palazzo dell’ Esa a Catania. Alla protesta organizzata da Cgil, Fictem, Uil, Uilctem e Cisal, erano presenti Giacomo Rota, segretario generale della Camera del lavoro, Margherita Patti, della segreteria confederale, e Nuccio Canarelli della Cisal Chimici. “Il clima è sempre più teso, i lavoratori sono disperati e arrabbiati – sottolineano i sindacalisti- Oggi siamo stati ricevuti dall’assessore Caruso al Palazzo dell’ Esa ma l’aut aut alla Regione rimane, e presto investiremo di responsabilità anche il governo nazionale. Questi ultimi mesi di ammortizzatore sociale non devono diventare un’inutile agonia, ma un’ultima e definitiva occasione per rilanciare il laboratorio, salvare i lavoratori e il valore specifico della Myrmex per il nostro territorio”.
