Almaviva, proseguono gli incontri| Accordo di programma lontano - Live Sicilia

Almaviva, proseguono gli incontri| Accordo di programma lontano

La vertenza dei 1700 dipendenti Almaviva mostra i primi segni di “avvicinamento”, come riferisce in un comunicato il segretario regionale Uilcom Uil Giuseppe Tumminia.

Il punto sulla vertenza
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PALERMO – Prosegue la vertenza sindacale di Almaviva Contact per scongiurare il rischio licenziamenti nei confronti dei 1700 dipendenti della sede palermitana di via Tommaso Marcellini. Infatti, dopo settimane di incontri serrati e tentativi di conciliazione tra le parti sociali e la proprietà aziendale, non è ancora stato raggiunto un accordo di programma tra Almaviva, le Rsu e la Wind, multinazionale che da anni “garantisce” lavoro continuativo e che – sembrerebbe – non voglia più rinnovare la propria commessa di lavoro con Almaviva, che scade proprio a fine marzo, per “delocalizzare” questo servizio all’estero.

La crisi aziendale da “delocalizzazione” da lavoro di Almaviva in Sicilia riguarda e coinvolge direttamente l’intero settore delle telecomunicazioni su tutto il territorio della Penisola: infatti, le aziende italiane che offrono servizi “outbound” (diretti ad attrarre la clientela) tramite operatori call center, non riescono più ad essere “competitive” rispetto omologhe aziende europee, dove i costi “pagati” per questo stesso servizio sono assai inferiori.

Ma la vertenza dei 1700 dipendenti di Almaviva – seppur con notevole difficoltà – mostra i primi segni di “avvicinamento”, come riferisce in un comunicato il segretario regionale Uilcom Uil Giuseppe Tumminia: “La settimana appena trascorsa ha sancito di fatto un avvicinamento sulla possibile assegnazione della commessa Wind ad Almaviva”. “Infatti – continua il comunicato – le due aziende sono tornate a confrontarsi con il reciproco auspicio di determinare una soluzione condivisa in grado di dare continuità all’insediamento palermitano con il mantenimento dei livelli occupazionali”. Nel comunicato sindacale anche un “passaggio” di denuncia sull’esito della “vertenza parallela di Infocontact in Calabria”, che riguarda sempre la commessa Wind e da cui giungono “segnali devastanti”, perché: “in assenza di calo di volumi di traffico, le aziende chiedono la riduzione del profilo contrattuale orario, in pratica tutti i lavoratori andrebbero a 4 ore di lavoro, ma questa posizione – continua il comunicato – rasenta il “ricatto sociale” e ipoteca anche la trattativa palermitana”. Proprio per questo, conclude il segretario Uilcom Uil Giuseppe Tumminia: “Il sindacato siciliano ha chiesto la proclamazione dello sciopero nazionale, a sostegno della vertenza Almaviva in tutta Italia, ed il prossimo 13 marzo si riunirà nuovamente l’attivo di tutte le RSU di Almaviva Palermo con la partecipazione delle Segreterie confederali di Cgil, Cisl, Uil, Ugl, per definire ulteriori iniziative di lotta”.

Intanto ieri pomeriggio, sotto Palazzo dei Normanni, una delegazione di lavoratori di Almaviva Contact insieme alle Rsu impegnate nella vertenza, hanno incontrato il vicepresidente della Camera dei deputati Luigi Di Maio a cui hanno consegnato un documento di programma: “E’ un documento – riferisce in un comunicato Alice Corso Slc Cgil – firmato da tutti i colleghi, che rappresenta un quadro completo di un settore privo di una vera politica industriale. Siamo convinti – si legge ancora nel comunicato – delle nostre potenzialità e che, con un sistema di regole condiviso, possa esistere uno sviluppo maggiore per il nostro settore, anche guardando a nuove fette di mercato”. “Abbiamo inoltre rimarcato – ha aggiunto Emiliano Cammarata Slc Cgil – come il Job’s Act abbia escluso i lavoratori a progetto, ovvero una gran fetta di lavoratori del mondo dei call center”.

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