Persero il figlio in un incidente| "Chi ha visto qualcosa ci aiuti" - Live Sicilia

Persero il figlio in un incidente| “Chi ha visto qualcosa ci aiuti”

Giuseppe Modica, il ragazzo morto nell'incidente

Accorato appello dei genitori di Giuseppe Modica, il ragazzo di 18 anni morto a fine marzo per le strade del rione Cep. Intanto il pubblico ministero acquisisce le immagini delle telecamere di alcune telecamere.

PALERMO – Il dolore è impossibile da lenire. La verità può confortare, però. Perché, secondo i genitori di Giuseppe Modica, c’è un’altra verità rispetto a quella finora accertata dagli investigatori che hanno ricostruito la dinamica dell’incidente in cui il figlio diciottenne ha perso la vita.

“Aiutateci a capire cosa sia successo quella sera – mamma Nunzia e papà Filippo lanciano un accorato appello – . Deve essere successo qualcosa. Chi ha visto ci aiuti, ci contatti”.

Il 23 marzo scorso Giuseppe è alla guida di uno scooter Sh300. In sella c’è pure un amico, Manuel, rimasto in coma per alcuni giorni. Sono le 21 e 30 della sera quando escono dal centro commerciale La Torre dove hanno mangiato un panino con gli amici. Stanno percorrendo la via Salvatore Attinelli, al Cep, e si schiantano contro un’auto parcheggiata. Un incidente autonomo, dicono i rilievi. I ragazzi non indossano il casco.

I genitori, però, non si rassegnano e si sono affidati all’avvocato Giulio Bonanno nel tentativo di fare emergere una verità diversa. “Il giovane risulta deceduto per le lesioni riporta al torace nell’impatto – spiega il legale – e non per i traumi alla testa. La velocità dello scooter potrebbe non giustificare la gravità delle ferite poi risultate mortali”.

Come dire, qualche altro mezzo potrebbe essere stato stato coinvolto nell’incidente. Ecco perché i genitori lanciano l’appello: “Fate circolare la nostra richiesta di aiuto anche su Facebook. Scriveteci un messaggio. Siamo convinti che ci possano essere dei testimoni”. Ed invece al momento non ce ne sono. C’è solo la triste storia di quella sera di marzo, dell’impatto e dell’inutile corsa all’ospedale. I soccorsi sono stati immediati. Ad avvertire i sanitari del 118 sono stati i militari di una pattuglia che stavano facendo dei controlli in zona. Il padre Giuseppe e la madre Nunzia Impallomeni sanno che il dolore non può essere cancellato. Cercano, però, il conforto della verità. Se davvero esiste un’altra verità, se davvero qualcuno ha visto qualcosa è il momento di raccontarlo.

Nel frattempo, sulla scorta anche degli input difensivi, il pubblico ministero Carlo Lenzi, che coordina le indagini sull’incidente, ha fatto sequestrare le telecamere di alcune abitazioni private. Saranno presto analizzate nella speranza che abbiano inquadrato il luogo dell’impatto mortale.


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