MESSINA – Il Messina fa squadra insieme al Seregno, presentando ricorso contro la FIGC e la formula della Lega Pro a 54 squadre. E’ questa la mossa scelta dal presidente Natale Stracuzzi per aprire un altro varco che possa portare in terza serie. Come la società brianzola anche i giallorossi protestano contro il nuovo format, nato senza che cia stata alcuna riforma ufficiale dei campionati ma solo perchè si è preso atto della moria di società che abbandonato il professionismo per insostenibilità economica. L’esito del ricorso dei lombardi si conoscerà il 3 settembre, cioè a 72 ore dall’inizio dei campionati ormai sempre più a rischio.
Ma è chiaro che il tavolo principale in cui gioca la società peloritana è quello del processo “Dirty Soccer”, che proprio oggi ha visto iniziare la fase dibattimentale del secondo grado. Oggi a Roma erano presenti sia Giovanni Villari che Mattia Grassani, che hano potuto ascoltare le nuove richieste avanzate dal Procuratore Federale Stefano Palazzi che ha ammorbidito la posizione del Barletta, per cui non è stata riscontrata la responsabilità diretta ma una doppia responsabilità oggettiva. Evidente il passo indietro di Palazzi, che non giudica più così pesanti le prove a carico dei pugliesi. Confermata la mano dura contro la Vigor Lamezia, per cui Palazzi conferma la richiesta di una doppia responsabilità diretta punibile con l’esclusione dal torneo.
La squadra intanto continua a lavorare in vista della prossima stagione agli ordini di mister Arturo Di Napoli. Nel pomeriggio si è svolta la seconda amichevole prestagionale sul campio del Nuova Rinascita Patti, formazione ormai prossima al ripescaggio in Prima Categoria. I giallorossi si sono imposti con perentorio 5-0, che ha visto brillare l’ex Robur Siena Angelo Scalzone autore di una tripletta nel primo tempo. Dei giovani Longo e Giove le altre marcature.
