L'eredità di padre Puglisi, Artale: | dopo me altri nel nome di don Pino - Live Sicilia

L’eredità di padre Puglisi, Artale: | dopo me altri nel nome di don Pino

Maurizio Artale

Giunto a Brancaccio nel 1993, subito dopo l'omicidio del parroco, ha preso subito le redini del centro di accoglienza Padre Nostro. Tra tre anni lascerà: "Altri verranno dopo di me".

palermo, il centro di accoglienza Padre Nostro
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PALERMO – “Ho passato gli ultimi 22 anni a Brancaccio, ma penso sia giusto che qualcun altro continui l’opera di Padre Puglisi”. A dirlo è Maurizio Artale, presidente del centro Padre Nostro, che ieri ha organizzato insieme ai volontari la serata in ricordo del prete ucciso dalla mafia il 15 settembre del 93. “Nella vita non bisogna mai radicarsi in un posto. Ventidue anni sono quasi mezzo secolo, ma è arrivato anche per me il momento di dire basta. I ragazzi sono cresciuti, c’è un limite a tutto e fra tre anni sarà il momento di un rinnovamento”. Giunto a Brancaccio nel 1993, subito dopo l’omicidio del parroco, Artale ha preso subito le redini del centro di accoglienza Padre Nostro, fondato dal suo predecessore due anni prima, e ne è divenuto responsabile.

Ma prima di lasciare l’incarico da presidente, Artale racconta di avere in mente, insieme ai suoi volontari, ancora due progetti, nonostante gli ostacoli che si dovranno affrontare. “Il Centro non può crescere ancora, perché si rischia troppo e anche ciò che abbiamo oggi lo gestiamo con difficoltà. Abbiamo chiesto un aiuto alle istituzioni, per evitare che un domani ci si trovi davanti a una situazione di pericolo – spiega Artale –. Recentemente ci è stata donata una piccola casetta in campagna e vorremmo donarla alle famiglie povere o ai detenuti, creando una cooperativa. Una volta avviati, saranno in grado di gestirsi da soli”.

Il secondo progetto riguarda l’acquisto di alcune moto Ape, che verranno affidate agli ex detenuti per la vendita di gelati o polpette. “Stiamo cercando di renderli autonomi, per far sì che non vengano di nuovo attratti dalla malavita. Non sarà facile, perché chi è stato in galera non può avere la licenza per la vendita. Ma stiamo lavorando anche per questo ed è stato presentato un disegno di legge affinché questo sogno possa diventare realtà”.

Un’esperienza edificante quella di Maurizio Artale, destinata dunque a concludersi fra tre anni, quando verrà votato il nuovo presidente. “Da parte dei ragazzi del centro c’è la paura di non riuscire a trovare una nuova guida, capace di sostituirmi. Certo, di Maurizio Artale ce n’è uno solo – ammette con tono scherzoso –, ma ognuno ha le sue qualità, così come Padre Puglisi, che è un uomo unico. Sì, trovare un altro come me non sarà facile, ma sono certo che se il gruppo rimarrà unito e coeso, si potrà gestire il cambiamento”.

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