CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Meglio non far guardare la classifica a Giulio Griccioli. Quei sei punti in quattro partite, che in attesa delle altre significano primo posto in graduatoria, non devono far perdere di vista l’obiettivo reale all’Orladina, anche se il tecnico toscano ci scherza su per primo: “Siamo alla quarta giornata, se fossimo alla quartultima neanche sarei venuto in sala stampa…”. Di motivi per presentarsi raggiante davanti ai microfoni, però, ne ha a bizzeffe: “Abbiamo fatto veramente una gran partita, siamo stati addirittura migliori nel secondo tempo. Difensivamente li abbiamo tenuti a 62 punti con 30 punti nella ripresa, cosa che solitamente fanno in 12 minuti. Devo fare i complimenti alla squadra, ci ha creduto con grande energia e grande voglia”.
Una vittoria frutto di una gran difesa, soprattutto nel terzo quarto. Una prestazione ai limiti della perfezioni, grazie soprattutto agli elementi di maggiore esperienza: “Sapevamo di poter concedere qualcosa, siamo stati fortunati con qualche loro tripla, ma solo quelle in cui non erano in ritmo. Abbiamo deciso di contenere i pick’n’roll e di fare massa in area, questo ha pagato. A Reggio piace correre ed è difensivamente aggressiva, non siamo riusciti a batterli con pazienza. Quando abbiamo cercato di attaccare velocemente gli abbiamo aperto il contropiede, la loro arma più importante. Però non potevamo essere perfetti, abbiamo anche tirato con percentuali alte, solo che abbiamo rotto il gioco un po’ presto. Siamo cresciuti, contro un avversario molto più forte”.
La testa va ora al prossimo impegno di campionato, che vedrà l’Orlandina ancora in campo al PalaFantozzi contro Varese: “La settimana prossima per noi è troppo importante, dobbiamo sfruttare il doppio turno casalingo e fare altri due punti contro Varese per avvicinarci al nostro obiettivo primario”. Un match nel quale Griccioli cercherà di sfruttare le stesse armi messe in campo contro Reggio: “Ho variato tanto, abbiamo giocato sia con due lunghi che con due playmaker. Si può giocare di corsa solo se si sa difendere, la chiave era anche quella di rinunciare alla corsa. Con l’organico ridotto di due giocatori non possiamo permettercela. Nicevic e Basile ci hanno dato tanto, in più Oriakhi è rimasto in campo più del solito, pur giocando con la stessa durezza. Anche Metreveli ci ha dato più di quel che è lecito aspettarsi da lui”.
