Principe di Palagonia, l'iniziativa: |un parcheggio per finanziarla - Live Sicilia

Principe di Palagonia, l’iniziativa: |un parcheggio per finanziarla

I dipendenti aprono il parcheggio di via Paternò chiedendo un'offerta volontaria per far ripartire l'opera pia. Il commissario li stoppa: "Struttura sotto vincolo paesaggistico"

PALERMO – Si sono ritrovati questa mattina in via Paternò, alle spalle del Politeama, per “aiutare a garantire il cibo ai loro anziani”. All’ingresso del parcheggio che si trova sulla destra della via, poco prima di giungere a piazza Castelnuovo, hanno affisso un lenzuolo per attirare l’attenzione in segno di protesta. Dieci dei 32 dipendenti dell’opera pia Principe di Palagonia, infatti, hanno ripristinato il vecchio posteggio di proprietà dell’ente che, come LiveSicilia ha spiegato la settimana scorsa, gode di un patrimonio immobiliare pari a 80 milioni di euro, e hanno permesso alle auto di parcheggiare, chiedendo semplicemente un’offerta volontaria in favore dei 34 anziani ricoverati nella casa di cura di via Amari, gestita dell’Ipab stesso. “Non possiamo comprare neppure i beni di prima necessità per garantire un pasto ai degenti – spiega un funzionario del Principe di Palagonia -. Questo parcheggio è di proprietà di quest’ente ma, ciò nonostante, resta sfitto come gli altri beni lasciati in eredità dal principe”.

C’erano responsabili degli uffici, del magazzino e il cuoco a provare a dar voce alla drammatica situazione in cui versa il Palagonia, con 32 dipendenti che hanno un credito di sei mensilità per un ammontare di circa 660 mila euro complessivi. Assistenti, infermieri e medici, invece, sono rimasti al servizio degli anziani per garantire una continuità assistenziale. “Il conto che quest’Ipab sta pagando deriva da decenni di mala gestione, senza una programmazione seria che ha causato un mancato raggiungimento degli obiettivi primari di una casa di riposto, ovvero l’incremento dell’utenza – prosegue il funzionario -. Le istituzioni pubbliche considerano i nostri ricoverati dei numeri. Così le spese in favore degli anziani non possono rientrare nei loro bilanci economici”.

Il posteggio di via Paternò, per anni affittato a un privato, tuttavia, è sottoposto al vincolo dei beni culturali. Tale vincolo impedisce alla proprietà di usufruirne come parcheggio, ma solo per fiere e mostre. “Hanno organizzato tutto a mia insaputa – spiega Salvatore Foresta, da aprile commissario straordinario della Principe di Palagonia -. Sono andato direttamente sul posto e ho invitato questi lavoratori a desistere dalla protesta. Questo parcheggio sarebbe vitale per loro, ma non così. Esiste un diniego che va rispettato. Domani andranno alla Soprintendenza per chiedere la licenza e svincolare il bene, così da utilizzarlo come parcheggio. Con la nascita del tram nella zona del Politeama potrebbe essere fondamentale e divenire davvero un punto strategico per lasciare le proprie automobili”.

Così, proprio nei giorni in cui ricorre l’anniversario del Principe di Palagonia che dedicò tutta la vita ai poveri donando parte dei suoi averi all’istituto che porta il suo nome, i dipendenti cercano un dialogo con le istituzioni. “Non vogliamo che sia vanificato il sacrificio di chi ha creduto nel riscatto di questa città – conclude il funzionario -. Non vogliamo che si disperda il patrimonio umano, assistenziale, storico e culturale lasciatoci dal principe. Vorremmo solo che le Ipab non vengano lasciate al degrado, come dimostrano i molti immobili fatiscenti, e che si legiferi in modo da assegnare direttamente i servizi e la gestione al Principe di Palagonia”.

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