PALERMO – L’impianto del “Piano di rientro” presentato dalla Regione regge. Ma bisognerà trovare i soldi. Questo l’esito dell’incontro di oggi tra il governatore Crocetta, gli assessori Baccei, Cracolici e Pistorio, i sottosegretari De Vincenti e Bressa. Sul tavolo, come detto, la proposta della Sicilia per ripianare un disavanzo enorme: 1,4 miliardi di euro. Ricavabili, stando al documento presentato da Baccei, da una complessa serie di interventi che prevedono, tra le altre cose, anche la revisione dello Statuto siciliano.
Cauto, ma ottimista, l’assessore: “La volontà di andare avanti c’è – ha detto Baccei – e quello che noi abbiamo proposto sembra aver convinto il governo nazionale. Adesso però bisognerà trovare le coperture finanziarie”. Ma nel corso della discussione, durata oltre due ore, è emerso un nuovo problema: “Lo Stato – spiega Baccei – dovrà verificare se gli eventuali interventi destinati alla Sicilia possano portare allo sforamento del rapporto deficit-Pil. Sulla base di questo si capirà se si potrà ripianare interamente il miliardo e mezzo di disavanzo, o quale parte di esso”.
Se verrà trovata la copertura (ossia le voci con le quali finanziare gli interventi per la Sicilia), gli interventi dovranno trovare spazio nella legge di stabilità nazionale già approdata in parlamento. “Le ipotesi al momento – aggiunge Baccei – sono tre: la prima, che mi sento di escludere, è quella di ‘mettere una pezza’ al bilancio, come avvenuto negli anni passati. La seconda è quella di intervenire solo sul deficit. La terza, quella di abbinare il trasferimento all’Isola anche di alcune funzioni”. Tra queste, l’ipotesi della “regionalizzazione” della Sanità.
Come detto, però, al momento Baccei si dice ottimista in vista del prossimo bilancio. Che dovrebbe evitare il passaggio attraverso l’esercizio provvisorio: “Credo – spiega l’assessore – che si possa evitare questa eventualità. Potremmo lavorare a un bilancio che intanto prevede la copertura delle spese obbligatorie, poi, quando arriveranno gli altri finanziamenti penseremo anche alle altre spese”.
Intanto, domani in giunta arriverà la proposta di sblocco di alcune somme “congelate” dopo l’audizione alla Corte dei conti. “Si tratta – spiega Baccei – di voci che erano giuridicamente vincolanti, come quelle legate a contratti in vigore. Se non pagassimo, rischieremmo di andare incontro a ricorsi ancora più costosi”.
L’incontro sul bilancio regionale è stato preceduto da un confronto sulle possibilità di sviluppo del Sud. “La Regione Siciliana – si legge in una nota del presidente Crocetta – ha presentato l’elenco degli interventi urgenti per le infrastrutture, l’ambiente e il territorio, l’energia e l’urbanistica, con particolare riferimento alla manutenzione delle strade secondarie per contribuire in questo modo allo sviluppo delle zone più interne della Sicilia e ad un miglioramento della viabilità. Entro la settimana la Regione indicherà le priorità da dare ai vari interventi”.
“Per quanto riguarda il bilancio 2016/2017, – aggiunge Crocetta – prosegue la fase interlocutoria e propedeutica alla individuazione di un accordo che dia una soluzione definitiva alla questione delle entrate della Regione, in modo tale da consentire una programmazione strutturale. La riunione è stata aggiornata alle 18 di lunedì prossimo e sarà preceduta da un incontro tra l’assessorato regionale dell’Economia e la Ragioneria generale dello Stato, per valutare le ipotesi messe in campo”.
