Spallitta: "Tariffe illegittime"| Figuccia: "Il tram non partirà" - Live Sicilia

Spallitta: “Tariffe illegittime”| Figuccia: “Il tram non partirà”

Fuoco delle opposizioni contro il contratto di servizio dell'Amat. Fumetta (Prc): "Le minoranze vogliono che il tram resti una incompiuta".

“Il Consiglio comunale è chiamato a votare la prossima settimana il nuovo contratto di servizio tra il Comune e Amat che, a mio avviso, prevede alcune clausole assolutamente illegittime. In particolare gli articoli 13 e 14 introducono la tarifazione a pagamento delle Ztl, indicate nel contratto come strumento per garantire un’entrata tariffaria utile per coprire i costi di gestione del tram. L’introduzione delle tariffe relative alla Ztl, attraverso il loro accertamento e la loro riscossione, sono affidati, a mio avviso in modo illegittimo, all’Amat. La legge, invece, attribuisce all’esclusiva competenza del Consiglio la possibilità di introdurre tariffe, attraverso un apposito regolamento, da somministrare in relazione alla fruizione dei servizi pubblici locali”. Lo dice Nadia Spallitta del Pd, che continua: “Le tariffe per la fruizione del tram non sono mai state introdotte dal Consiglio comunale che, dunque, non le ha mai regolamentate. Inoltre, secondo le norme di contabilità, una volta introdotte le tariffe le stesse devono essere inserite nel Bilancio di previsione dell’ente. Sennonché il Bilancio “di previsione” 2015 non si occupa delle tariffe delle Ztl e non ne prevede né le entrate né le uscite. In mancanza di questi atti, propedeutici e preliminari, obbligatori per legge e posti a tutela del cittadino che deve conoscere anticipatamente quali sono le tasse che dovrà pagare, l’Amat non potrà imporre tariffe Ztl a pagamento. Qualsiasi cittadino o associazione, pertanto, potrà contestare facilmente questo provvedimento e in sede di impugnativa l’Amministrazione non potrà che vedersi soccombente. Erroneo, oltre che pericoloso, il collegamento tra Ztl a pagamento e tram poiché suscettibile di annullamento da parte del Tar e idoneo per determinare un danno all’erario del Comune (per il mancato incameramento per entrate fiscali del Comune). Per questo motivo, in sede di Bilancio, avevamo proposto con un emendamento per finanziare l’avvio del tram con altre risorse (proventi dell’evasione fiscale – pari a 27 milioni -, condono edilizio – pari a circa 60 milioni – e accensione di mutui), al fine di garantire l’effettivo funzionamento del sistema tranviario che, invece, corre il rischio di non essere avviato qualora l’Amministrazione dovesse decidere di preservare nella propria scelta. A ciò si aggiunga, sotto il profilo prettamente politico, che non appare corretto far gravare sui cittadini, che già dovranno pagare il biglietto o l’abbonamento per il trasporto, il funzionamento del tram quando invece, trattandosi di una società, la stessa dovrebbe garantire l’autonomia gestionale attraverso scelte tipicamente imprenditoriali. Non è possibile tassare due volte gli utenti. Infine, attualmente, la gestione dell’Amat appare poco adeguata e non conforme ai principi di buon andamento ed efficienza. Nella relazione semestrale si indica una perdita strutturale di 3,7 milioni (complessivamente circa 7 milioni in un anno), nonostante gli aumenti di capitale, i conferimenti di risorse da parte del Comune e, addirittura, un’operazione di factoring (cioè un indebitamento di circa 10 milioni di euro fatto dall’Amat e non si sa da chi autorizzato). Se ne desume che, sotto il profilo imprenditoriale, la società non è in grado neanche di gestire il normale trasporto pubblico e non è ben chiaro come possa assumere una gestione altamente specializzata come quella del tram”.

“Così com’è, il nuovo contratto di servizio dell’Amat ideato dal sindaco Orlando e dai suoi assessori non sarà mai approvato dal Consiglio Comunale. Altrimenti, i vagoni del tram resteranno fermi nei depositi”. Lo afferma Angelo Figuccia, consigliere comunale di Forza Italia, che prosegue: “Stamattina, con i colleghi della Terza Commissione Consiliare, abbiamo ascoltato in audizione l’assessore al Traffico Giusto Catania e i dirigenti comunali Sergio Maneri, Roberto Biondo e Antonino Rizzotto, con i quali abbiamo discusso il nuovo contratto di servizio dell’Amat, insieme con le ZTL e l’avvio del tram. L’assessore Catania è venuto a recitare per l’ennesima volta una poesia imparata a memoria, una poesia che merita 10 e lode per come è stata declamata, ma zero tagliato per i suoi contenuti. Non è assolutamente ammissibile, infatti, che i palermitani debbano pagare ancora un’altra pesante tassa, i 120 euro per il pass delle ZTL, per finanziare il tram, un’opera che finora ha creato soltanto più danni che benefici e che è finita sotto la lente d’ingrandimento dell’Autorità Nazionale Anticorruzione guidata da Raffaele Cantone, un’indagine che mi auguro non riservi brutte sorprese. Insieme con i miei colleghi consiglieri, tra cui la presidente della Terza Commissione Luisa La Colla, Orazio La Corte e Nadia Spallitta, abbiamo espresso tutta la nostra contrarietà rispetto alle scelte dell’Amministrazione Orlando, che vanno decisamente contro i palermitani. Ecco perché, innanzitutto, con ogni probabilità la Terza Commissione darà parere negativo, ma poi, soprattutto, il Consiglio Comunale non approverà mai un contratto di servizio che dà risorse ad un’azienda come l’Amat che continua ad essere gestita con un sistema sovietico, come ama ripetere il sindaco Orlando, e che prevede ancora tasse ai palermitani, da anni costretti a pagare le imposte comunali più alte d’Italia per ricevere in cambio servizi assolutamente inadeguati. Orlando e i suoi se ne facciano una ragione: o cambiano il contratto dell’Amat o altrimenti potranno dire addio al tram”.

“Le dichiarazioni dei consiglieri Spallitta del PD e Figuccia di Forza Italia fanno un po’ di chiarezza su quali parti politiche vogliono bloccare l’entrata in funzione del tram a Palermo. Sarebbe interessante sapere – dichiara Vincenzo Fumetta, segretario provinciale di Rifondazione Comunista Palermo – se la posizione della consigliera Spallitta coincide con quella di tutto il PD che al momento esprime almeno tre posizioni differenti sull’argomento E magari qualcuno nel suo partito potrebbe rinfrescarle il significato di servizio pubblico, in cui il costo di un servizio è coperto in parte dal biglietto e in parte dal pubblico, cioè dai cittadini stessi attraverso la fiscalità. Non funziona forse così anche la sanità o la scuola pubblica? Probabilmente la consigliera avrebbe preferito una privatizzazione dell’Amat, supportata da qualche centinaio di licenziamenti per rendere l’azienda economicamente più efficiente, senza curarsi se poi ne sarebbe conseguito altro disagio sociale in questo momento economico cosi difficile. In fondo questo è il modus operandi del suo partito sia in Sicilia che a livello nazionale ma per nostra fortuna a palermo il PD è all’opposizione.

Ascoltare poi lezioni miste ad anatemi da Figuccia su come si gestisce un servizio pubblico – continua Fumetta – è qualcosa di esilarante, tutti i palermitani si ricordano bene che il consigliere Figuccia appartiene al partito che ha la responsabilità per gli anni di ritardo dell’opera e che più in generale ha portato questa città a un passo prima dal baratro da cui si sta lentamente tornando indietro. Il prossimo inizio del servizio del tram è proprio un pezzo importante di questo percorso, un servizio – conclude Fumetta – che sarà gestito da un’azienda pubblica, al servizio di tutti i cittadini che avranno una importante alternativa al mezzo privato con benefici anche in termini di ridotto inquinamento e di salute su tutti noi. Un servizio pubblico che si sosterrà anche attraverso il contributo di chi vorrà continuare a usare il mezzo privato per andare con la propria auto dentro le ZT, i cui introiti andando direttamente all’Amat saranno un trasferimento di risorse dal trasporto privato verso il trasporto collettivo e serviranno anche a rilanciare il servizio degli autobus”.

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