Dilemmi di mercato per Capo |Ultime ore per una guardia - Live Sicilia

Dilemmi di mercato per Capo |Ultime ore per una guardia

La squadra di Di Carlo alla ricerca di un'identità, mentre si pensa all'eventualità di potenziare un roster che nelle ultime settimane non è stato all'altezza degli impegni via via affrontati.

CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Ultimi due giorni per puntellare il roster. L’Orlandina vuole chiudere per un ultimo innesto da consegnare a coach Di Carlo e ha tempo fino a venerdì per farlo, ma i punti interrogativi restano. In primis perché ad un’entrata corrisponderà un’uscita, qualora (come prevedibile) il possibile nuovo arrivo non dovesse avere passaporto italiano, ma soprattutto perché il progetto di quest’estate rischia di essere accantonato definitivamente. Per Darius Washington, ormai, c’è ben poco da fare: la guardia non è fisicamente al top della condizione e un suo inserimento avrebbe richiesto troppo tempo. Un rischio inutile da correre, in una situazione di classifica come quella dell’Orlandina.

Nelle ultime ore è balzato fuori il nome di Austin Freeman, per un ritorno che avrebbe del clamoroso. L’americano con passaporto liberiano, dunque equiparabile ad un comunitario per l’accordo di Cotonou, non ha lasciato buoni ricordi a Capo d’Orlando nella passata stagione. Il suo addio, anzi, ha provocato non pochi sospiri di sollievo all’interno dello spogliatoio. Lo stesso presidente Sindoni, d’altronde, lo ha indicato quale esempio da non seguire in quello che doveva essere il nuovo corso dell’Orlandina. Vero che il momento attuale deve portare tutta la società ad un cambio di rotta, ma un tale dietrofront dopo nemmeno un anno significherebbe gettare all’aria un progetto che, al di là dei risultati, ha permesso ai biancazzurri di lanciare giovani di valore indiscutibile.

Su tutti Zoltan Perl, che paradossalmente rischia di essere messo alla porta in caso un nuovo arrivo. Ed è sostanzialmente per questo che a circa quarantotto ore dalla chiusura del mercato l’Orlandina vuole ancora ragionare sul da farsi: la guardia ungherese, a dispetto dell’età, ha iniziato la stagione in quintetto e non ha affatto demeritato. Stando ai dati di scoutbasketball.com, è l’under 22 col miglior efficiency rating del campionato, davanti all’altro orlandino Laquintana e a Simone Fontecchio della Virtus Bologna. Sacrificarlo per far spazio ad un elemento di maggiore esperienza significherebbe anche sacrificare quel progetto che nel primo mese di campionato sembrava aver iniziato col piede giusto.

Ciò non toglie che l’Orlandina necessiti di una scossa. Da Pistoia e da Cantù la squadra di coach Di Carlo è tornata con due -28 da far paura, per atteggiamento e per la prestazione in generale. Il ritorno di Jasaitis, previsto già per domenica contro Venezia, sarebbe già manna dal cielo, ma ormai il tempo stringe. Se si ritiene opportuno inserire un altro americano nel ruolo di guardia, bisogna farlo in fretta. Oltre al nome di Freeman ha ripreso quota quello di Kenny Hasbrouck, già accostato all’Orlandina in estate ma mai realmente cercato dai Sindoni. Chissà che adesso non sia la volta buona.


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