Finanziaria, scontro sugli enti | Oggi il voto finale - Live Sicilia

Finanziaria, scontro sugli enti | Oggi il voto finale

Sala d'Ercole

L'Ars ha approvato dopo una lunga maratona la ex Tabella H e l'articolo relativo ai rapporti finanziari Stato-Regione, con il conseguente trasferimento dei 500 milioni di euro necessari per chiudere il bilancio.

PALERMO – Manca il sì definitivo. Ma di fatto la finanziaria è ormai approvata. A Sala d’Ercole è stata un’altra lunghissima giornata. Ci sono volute oltre quattro ore di dibattito per approvare la “famigerata” ex Tabella h. Tabella che la manovra ha ridotto all’osso. Solo otto gli enti e le associazioni che andranno a finanziamento diretto. Per tutti gli altri, invece, è stato creato un fondo unico di 13 milioni di euro da cui i vari assessorati andranno ad attingere per finanziare, a seguito di una valutazione, gli enti che ne faranno richiesta. Fatte salve, però, alcune spese obbligatorie. Che prevedono il rifinanziamento di leggi regionali per iniziative culturali, (1 milione e 145 mila euro) associazioni culturali (40 mila euro), promozione turistica (1 milione 934 mila euro), bonus nascite (300 mila euro), consultori a supporto della famiglia (150 mila euro), scuole di servizio sociale (726 mila euro), attrezzature per le Università (160 mila euro), centri sportivi universitari (114 mila euro), consorzi universitari (5 milioni e 205 mila euro), e il fondo contributi in favore di soggetti beneficiari di un sostegno economico (4 milioni e 500 mila euro). Contributi quasi dimezzati rispetto allo scorso anno.

Approvato anche un articoloche destina 186 milioni a diversi enti. Tra questi, l’Eas, l’Irsap, i teatri siciliani. Articolo che ha visto il governo cadere sull’emendamento a firma Mpa che ha soppresso, con il voto segreto, la spesa annua di un milione e 237 mila euro per la gestione del servizio di dissalazione dell’isola minore di Vulcano. Durissima la reazione di Giuseppe Laccoto e  Gianfranco Vullo. “Con un voto folle, a scrutinio segreto, l’Ars ha bocciato la norma che avrebbe permesso il finanziamento delle opere di funzionamento necessarie ad attivare il dissalatore di Vulcano, già realizzato, costato oltre 20 milioni di euro e che adesso rischia di diventare l’ennesima cattedrale nel deserto – hanno detto i due parlamentari del Pd -. La norma prevedeva una spesa obbligatoria di poco più di un milione di euro l’anno, con la quale avremmo potuto valorizzare le isole Eolie, una delle nostre perle turistiche, – concludono – invece rischiamo di perdere l’ennesima occasione di sviluppo”. Laccoto ha chiesto che la norma venga comunque inserita e ridiscussa presto nel ‘ddl stralcio’ ed ha presentato un ordine del giorno che impegna il governo a mantenere  le risorse previste necessarie alla messa in funzione del dissalatore.

Dichiarato inammissibile un emendamento a firma della deputata Valentina Palmeri del Movimento cinquestelle sulle Saline di Trapani, di Lampedusa, Isola Bella, Monte Pellegrino e altre 23 riserve naturali convenzionate con l’assessorato Territorio e ambiente. E che, secondo i grillini, adesso “rischiano la chiusura” a lasciano “in bilico pure 90 posti di lavoro. Il fondo attualmente a loro disposizione è stato infatti ridotto del 51 per cento, rispetto a loro fabbisogno e di oltre il 60 per cento alla dotazione del 2015. L’emendamento della Palmeri mirava a reintegrarlo”.

Dall’Aula è arrivato, infine, il via libera all’articolo 5 relativo ai Rapporti finanziari Stato-Regione. Articolo che, nei giorni scorsi, l’assessore Baccei ha chiesto venisse votato per ultimo. Arrivano, quindi, da Roma i 500 milioni di euro necessari per chiudere il bilancio. Domani alle 11 il voto finale sulla legge di stabilità.

LA DIRETTA

20.37 La seduta è rinviata a domani alle 11 per il voto finale.

20.35 Arriva il sì anche agli articolo 92 (su abrogazioni e modifiche di norme ) e 93 (sulla pubblicazione e l’entrata in vigore della legge). Abrogato ll’articolo 1 su proposta del governo.

20.33 Approvati gli articoli 90 (fondi globali e tabelle) e 91 (effetti della manovra e copertura finanziaria).

20.30 All’appello mancano adesso soltanto cinque norme “tecniche”. Poi la seduta sarà rinviata a domani per il voto finale.

20.27 L’Ars ha approvato l’articolo 5 relativo ai Rapporti finanziari Stato-Regione. Articolo che, nei giorni scorsi, l’assessore Baccei ha chiesto venisse votato per ultimo. Arrivano da Roma i 500 milioni di euro necessari per chiudere il bilancio.

20.25 Approvato l’articolo 23, la ex Tabella h.

20.19 Passa un emendamento del M5s con il voto segreto. I 12 milioni e 994 mila euro disponibili per i bandi regionali faranno parte di in un fondo unico, senza alcuna ripartizione in percentuale tra i vari assessorati.

20.15 L’Aula riprende. Ardizzone: “Invito i parlamentari a non avvicinarsi ai banchi della presidenza e del governo”.

20.12 Caos in Aula. Il presidente Ardizzone, assediato dai deputati, sospende la seduta e abbandona Sala d’Ercole.

20.09 Ardizzone: “Non è possibile andare avanti così. Continuano ad arrivare subemendamenti”.

20.05 Stralciati dalla norma i commi relativi a Iacp, Consorzi universitari e Irccs Maria SS di Troina Onlus.

20.00 Ardizzone: “Continuano ad arrivarmi emendamenti da tutti i gruppi. Adesso basta: approviamo questa finanziaria”.

19.52 “L’Aula di Palazzo dei Normanni sta per licenziare (ancora una volta) una legge Finanziaria che non sosterrà lo sviluppo dell’economia siciliana, che non darà ossigeno all’impresa, che non creerà occupazione. Con la nostra proposta, osteggiata dalla maggioranza, sarebbe stato possibile creare in poco tempo due mila nuovi posti di lavoro. Salvo qualche iniziativa di Forza Italia, accolta dall’Aula, come il sostegno a IRFIS, CRIAS e IRCAC, la manovra orchestrata da Crocetta e dal Pd ha il valore di un vuoto a perdere”. Lo dichiara Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars.

19.44 L’emendamento del governo prevede che, per il triennio 2016-2018, gli Istituti autonomi case popolari sono autorizzati, nei casi di dichiarata inagibilità anche temporanea di alloggi interessati da ordinanze di sgombero coattivo, a corrispondere a titolo di contributo per il conseguente disagio abitativo un’indennità nella misura massima di 250 euro mensili per nucleo familiare.

19.37 Crocetta: “Non vogliamo risolvere l’emergenza abitativa con questo emendamento. Il governo ha presentato un disegno di legge sulla sistemazione degli alloggi popolari. Che prevede anche interventi specifici per l’emergenza abitativa. Da sindaco di Gela ho sfrattato chi occupava abusivamente gli alloggi”.

19.33 Musumeci: “Gli Iacp vanno chiusi. Sono diventati centri di clientela, meri stipendifici. Il personale va recupertato e aggregato al’assessorato alle Infrastrutture. L’emegenza abitativa in Sicilia non può essere risolta con un emendamento. Circa 300 mila appartamenti sono occupati abusivamente. E nessuno pensa a far rispettare le leggi. Cosa fa il governo della legalità?”.

19.22 Musumeci: “Nel 2013 avevamo chiesto al governo di mettere fine allo spettacolo indecoroso della Tabella h. Lanciammo l’idea che il Parlamento votasse un solo capitolo per il finanziamento degli enti. E sarebbe stata competenza del governo come assegnare quelle risorse. Ma l’insensibilità del governo non ha colto quella proposta. E assistiamo oggi, ancora una volta, al mercato delle vacche grasse. Spero che almeno l’anno prossimo, ultima finanziaria della legislatura, quesa proprosta possa essere recepita”.

19.10 ll governo sta procedendo per la secondo volta alla riscrittura dell’articolo.

19.01 Laccoto (Pd): “Dopo questa fininziaria occorre procedere a una vera riforma sulle partecipate e sugli enti regionali”.

18.49 Anche Alloro (Pd) polemizza con Ardizzone: “Se lei avesse stralciato solo le norme sulla disabilità, e tutto il resto si fosse messo a bando, nessuno avrebba potuto lamentarsi. Ma se alcune cose vengono escluse e altre invece no, allora è normale che si creino polemiche”.

18.40 Polemica tra il deputato Sudano (Pd) e il presidente Ardizzone. “La presidenza è andata oltre i suoi poteri – ha detto in Aula Sudano -, ha maltrattato la Tabella, stralciando una serie di enti non ritenuti meritevoli di tutela”. La replica di Ardizzone: “Respingo al mittente la sua provocazione. Lei sa che non è così. Qui si votano norme di carattere generale. Tocca al governo farsi promotore di un legge chiara che riguardi tutti gli enti”.

18.31 Milazzo (FI): “Questo articolo è scritto con i piedi. Perché il governo non ci pensava prima anziché incartare i lavori d’Aula?”.

18.26 Situazione di stallo sulla Tabella h. Il presidente dell’Ars Ardizzone: “Siamo ancora in attesa della riscrittura dell’articolo da parte del governo”.

18.23 Lentini (Sicilia futura): “Insiema a Falcone ho presentato un subemendamento che prevede un finanziamento per le scuole paritarie”.

18.21 La seduta riprende.

18.19 Grasso (Grande sud): “Ci rammarichiamo per il mancato rifinanziamento del trasporto interurbano per gli alunni. Una spesa che adesso graverà interamente sulle famiglie. Sulla Tabella h nessuno pensi di tornare alla ‘lenzuolata’. Esigiamo rispetto, trasparenza. In questo momento la Sicilia ha solo bisogno di rigore”.

18.00 “Con un voto folle, a scrutinio segreto, l’Ars ha bocciato la norma che avrebbe permesso il finanziamento delle opere di funzionamento necessarie ad attivare il dissalatore di Vulcano, già realizzato, costato oltre 20 milioni di euro e che adesso rischia di diventare l’ennesima cattedrale nel deserto”. Lo dicono Giuseppe Laccoto e  Gianfranco Vullo, parlamentari regionali del Pd che sono intervenuti in aula durante il dibattito relativo all’articolo 22 della finanziaria. “La norma prevedeva una spesa obbligatoria di poco più di un milione di euro l’anno, con la quale avremmo potuto valorizzare le isole Eolie, una delle nostre perle turistiche, – concludono i parlamentari Pd – invece rischiamo di perdere l’ennesima occasione di sviluppo”. Laccoto ha chiesto che la norma venga comunque inserita e ridiscussa presto nel ‘ddl stralcio’ ed ha presentato un ordine del giorno che impegna il governo a mantenere  le risorse previste necessarie alla messa in funzione del dissalatore.

17.45 La seduta è sospesa.

17.42 Via libera al comma 1 relativo al rifinanziamento di leggi regionali che prevedono un supporto economico per iniziative culturali, (1 milione e 145 mila euro) associazioni culturali (40 mila euro), promozione turistica (1 milione 934 mila euro), bonus nascite (300 mila euro), consultori a supporto della famiglia (150 mila euro), scuole di servizio sociale (726 mila euro), attrezzature per le Università (160 mila euro), centri sportivi universitari (114 mila euro), consorzi universitari (5 milioni e 205 mila euro), e il fondo contributi in favore di soggetti beneficiari di un sostegno economico (4 milioni e 500 mila euro). Contributi quasi dimezzati rispetto allo scorso anno.

17.36 Respinto l’emendamento soppressivo dell’articolo 23.

17.33 Cracolici: “Per quanto attiene alle spese relative al mio assessorato, non sono obbligatorie in senso stretto, ma sono ‘obbligate’. Faccio un appello all’Ars perché ritrovi la lucidità. Tutto questo con la ‘Tabella h’ non ha nulla a che vedere”.

17.26 Cimino (Sicilia futura): “In questo articolo vi sono spese obbligatorie. Dovremmo procedere per commi, stralciando, appunto, le parti con spese obbligatorie”.

17.21 Il governo presenta un emendamento sostitutivo dell’articolo 23.

17.19 Si passa all’articolo 23, ovvero la “famigerata” ex Tabella h.

17.16 Approvato l’articolo 22. Destina in tutto 186 milioni a diversi enti. Tra questi, l’Eas, l’Irsap, i teatri siciliani.

17.14 L’Aula riprende.

17.05 Aula sospesa.

17.01 Palmeri (M5s): “Chiedo di garantire almeno i contributi per le aree naturali protette. Senza questi, si rischia di mandare a casa 90 persone. Basta tagliare sull’ambiente”.

16.59 Laccoto (Pd): “Si tratta di spese obbligatorie. Cerchiamo di recuperare queste somme, altrimenti il dissalatore si blocca”.

16.57 Vullo (Pd): “Una decisione assurda, una vergogna”.

16.52 Cade il governo sull’emendamento a firma Mpa che sopprime, con il voto segreto, la spesa annua di un milione e 237 mila euro per la gestione del servizio di dissalazione dell’isola minore di Vulcano. Spesa relativa alle obbligazioni che verranno assunte a seguito dell’espletamento della gara di appalto da parte del dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti.

 

16.46 La proposta avanzata dal presidente della commissione Bilancio Vinciullo è stata accolta da Ardizzone. I primi due commi saranno votati separatamente.

16.45 Vinciullo (Ncd) presidente della commissione Bilancio: “I primi due commi sono spese obbligatorie. La commissione propone di votarli separatamente dagli altri commi. Altrimenti si rischia di condannare importanti categorie di lavoratori, e associazioni ed enti funzionali e strumentali della Regione”.

16.41 Fazio (Misto): “Secondo quale criterio il governo esclude alcuni enti dal finanziamento?”.

16.40 Ardizzone: “Ho l’impressione che non tutti i deputati abbiano letto l’articolo in questione”.

16.37 L’Aula è sospesa

16.35 Fazio (Misto): “Tra i principi costituzionali c’è quello di uguaglianza. E questo articolo, invece, continene disparità di trattamento”.

16.28 Crocetta: “Noi abbiamo abbandonato la Tabella H, e abbiamo fatto bene, anche perché era stata impugnata dal Commissario dello Stato. Noi abbiamo proposto solo enti che non erano mai stati impegnati. Oltre a quelli, abbiamo inserito alcuni enti strategici come la Fondazione Whitaker”.

16.25 Ciancio (M5S): “Io credo che vadano privilegiate solo le associazioni che espletano funzioni delicate come quelle destinate ai disabili. Il resto, va spostato al cosiddetto ‘articolo 128’, cioè vanno messi a bando”.

16.21 Cimino (Sicilia futura): “Credo sia spuntata una nuova tabella, voluta dal Movimento cinque stelle insieme al presidente Ardizzone. Bisogna seguire una strada univoca: o si dice che le tabelle non vanno bene e si va a bando, oppure che le tabelle vanno bene. In quel caso non capisco come possa restare fuori la Fondazione Sciascia”.

16.17 Panepinto (Pd): “Rischiamo di dare di questo parlamento una immagine assai peggiore di quella reale. Credo vada sospesa la seduta, per un incontro tra capigruppo e bilancio per rivedere il percorso da seguire. La Tabella H non è solo ‘feste e festini'”.

16.14 Ardizzone: “Io mi assumo la responsabilità di avere stralciato, tra gli altri, il Cerisdi, la Fondazione Whitaker e il Brass Group. Ma qui non possiamo dare l’impressione di accapigliarci per contributi che non esistono più”.

16.12 Cordaro: “Non possiamo fare l’errore di buttare a mare gli enti che hanno tutti i crismi per essere finanziati, solo per non aprire a quelli che non vanno finanziati. Rischiamo di buttare l’acqua insieme al bambino”.

16.10 Cordaro (Cantiere popolare): “Presidente, siccome oggi le conviene, lei decide di seguire questa linea. Ma lei fa proprio quello che vuole combattere. Danneggiando enti che hanno segnato la storia culturale di questa Regione”. Altissima tensione tra Cordaro e Formica: “Stia zitto! Quando toccherà a lei, parlerà”.

16.08 Ardizzone: “Quest’Aula ha seguito una strada nella valutazione degli emendamenti. E io non torno sui miei passi”.

16.07 Ardizzone: “Mi chiedo come mai il governo ha inserito riscritture in cui contiene, ad esempio, altri finanziamenti come quello riguardante l’Autodromo di Pergusa”.

16.05 Si parte dall’articolo 22, che riguarda l’allegato 1 della Finanziaria, che contiene un lungo elenco di enti, fondazioni, teatri finanziati dalla Regione.

15.45 Inizia la seduta

Dopo aver superato lo “scoglio” Riscossione Sicilia, la maratona per l’approvazione della Finanziaria riparte dalla ex “Tabella H”. La norma che prevede finanziamenti per enti, associazioni, fondazioni e iniziative culturali. Sulle quali, per la verità, il dibattito è iniziato ancor prima che la finanziaria approdasse a Sala d’Ercole. Il presidente Ardizzone ha “bocciato” la norma, sottolineando il contrasto col deliberato che prevede un bando generalizzato per l’assegnazione delle risorse e con le decisioni assunte in passato dalla Corte dei Conti e dall’ufficio dell’ex commissario dello Stato con le sue impegnative. Una norma che il governo ha comunque riproposto nel testo della finanziaria in una versione più “leggera” rispetto a quella cassata dalla presidenza dell’Ars.

Quattro, complessivamente, gli articoli ancora da approvare, più quattro norme tecniche. Oltre alla ex Tabella H, altra norma delicatissima oggi all’esame dell’Ars è l’articolo 5 relativo ai Rapporti finanziari Stato-Regione. Articolo che, nei giorni scorsi, l’assessore Baccei ha chiesto venisse votato per ultimo. Da questa norma, infatti, dipende il “destino” dei 500 milioni di euro che da Roma dovrebbero arrivare in Sicilia, necessari per chiudere il bilancio.

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