I migliori sono Restuccia e Ficarra | Le pagelle dei manager della Sanità - Live Sicilia

I migliori sono Restuccia e Ficarra | Le pagelle dei manager della Sanità

Le valutazioni di Agenas e assessorato alla Salute. Ecco la "classifica" nome per nome.

PALERMO – I migliori sono Marco Restuccia e Lucio Ficarra. I punteggi più bassi sono andati ad Antonio Candela e Gaetano Sirna. Ecco le pagelle dei manager della Sanità siciliana. Le valutazioni, compiute dall’Agenas per conto dell’assessorato regionale alla Salute, fotografano, a 18 mesi dall’inizio dell’incarico, l’efficienza dei direttori generali delle aziende sanitarie e degli ospedali dell’Isola. Uno strumento utile, sottolinea l’Agenas, anche “ai fini dell’eventuale conferma”.

Tutti promossi, i manager, ma con pagelle assai diverse. I voti, frutto dei parametri stilati da Agenas, andavano da un minimo di 60 a un massimo di cento. Un giudizio che non è solo “formale”, ma si tradurrà anche nell’entità dell’indennità integrativa per i manager. Un “premio” che sarà, appunto, proporzionale al punteggio ottenuto.

Ed è di 78,60 il punteggio ottenuto dal manager migliore: si tratta di Mario Restuccia, alla guida del Policlinico “Martino” di Messina. Nel suo curriculum, altre esperienze nella città dello Stretto, come direttore amministrativo del “Papardo” e dell’Azienda sanitaria provinciale. Negli ultimi anni, Restuccia ha ricoperto il ruolo di direttore amministrativo all’Ospedale Cannizzaro di Catania. Fino alla nomina al policlinico messinese, frutto anche della concertazione con i rettori siciliani. Restuccia fu scelto da Crocetta anche come componente di una “cabina di regia” che avrebbe dovuto assistere il governatore nei giorni successivi all’addio di Lucia Borsellino. Quel gruppo, in realtà, non diventerà mai operativo, visto che nelle settimane successive si sarebbe giunti alla nomina del nuovo assessore Baldo Gucciardi.

Alle spalle di Restuccia si “piazza” il manager dell’Asp di Agrigento Salvatore Lucio Ficarra. In quell’azienda Ficarra ha anche svolto in passato il ruolo di direttore amministrativo, così come era avvenuto qualche anno prima all’Asp di Enna. Ad Agrigento ha anche ricoperto il ruolo di sostituto del direttore generale prima e del Commissario poi. Per lui, il punteggio di 75,60 punti. Su un immaginario podio sale il direttore generale dell’Ospedale Villa Sofia-Cervello, Gervasio Venuti: per lui 74,30 punti. Venuti è stato scelto per un compito non facile: quello di assumere la guida dell’azienda coinvolta pochi mesi prima nelle inchieste riguardanti l’ex commissario Giacomo Sampieri e l’ex primario Matteo Tutino.

Ai piedi di quel “podio” ecco il direttore generale dell’Arnas Civico, Giovanni Migliore e quello dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta, entrambi con 73 punti. Prima dell’esperienza al Civico, per Migliore la parentesi di commissario dell’Asp di Messina, per Brugaletta invece, prima della direzione dell’Asp aretusea, l’incarico di direzione della struttura complessa del distretto sanitario di Ragusa. A seguire proprio il manager dell’Asp ragusana Maurizio Aricò, col punteggio di 72. Dopo di lui ecco il manager dell’Asp di Trapani Fabrizio De Nicola con 70,30 punti, quello dell’ospedale “Garibaldi” di Catania Giulio Santonocito (68,70 punti), quello dell’Ospedale “Papardo-Piemonte” di Messina Michele Vullo (66,40), dell’Asp di Messina Gaetano Sirna (65,70) e quello dell’Asp più grande dell’Isola, cioè il manager dell’Asp palermitana Antonio Candela con 64,90 punti.

Sono undici i manager oggetto della valutazione di Agenas. Quella relativa al manager del Policlinico di Palermo Renato Li Donni, invece, è al momento “sospesa”, in attesa di conoscere le conclusioni di una procedura di verifica avviata dalla Corte dei Conti. Nelle altre cinque aziende sanitarie e ospedaliere si dovrà attendere ancora un po’, visto che i direttori generali sono subentrati successivamente, e non hanno ancora raggiunto i 18 mesi necessari per essere soggetti alla valutazione. Un giudizio che ha preso in considerazione, per gli anni 2014 e 2015, alcuni parametri, ovviamente uguali per tutti. Tra questi, ad esempio, la realizzazione delle azioni previste nell’anno precedente, il raggiungimento degli obiettivi negli interventi al femore, dei parti cesarei, l’incremento del “day service” e i tanto discussi standard di sicurezza dei Punti nascita siciliani.


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