PALERMO – Dalle nuove aperture come Mediaworld, alle chiusure straordinarie di cui Miss Sixty ed Energie sono l’ultimo capitolo. Saracinesche abbassate, così, al civico 17 di via Ruggero Settimo per il brand di abbigliamento e accessori che annuncia la chiusura e il licenziamento del personale. Dieci i dipendenti che rischiano di essere fagocitati dalla crisi di un’altra insegna del centro. Dopo quasi un ventennio di attività, il marchio di moda che ha vestito generazioni di adolescenti lascia Palermo. E porta con sé l’incertezza per il futuro dei dipendenti.
Il centro di Palermo, così, continua a cambiare volto sempre più rapidamente perdendo le insegne che hanno caratterizzato le vie principali per alcuni decenni. Il loro posto, spesso, viene quasi sempre occupato dalle multinazionali o dai marchi internazionali, come è già avvenuto per Zara Home subentrato alla gioielleria Fiorentino. Ora tocca a Miss Sixty ed Energie, il brand di abbigliamento italiano fondato nel 1991 e approdato pochi anni dopo a Palermo. L’azienda teatina, titolare anche del marchio Energie, chiude così i battenti del monomarca nel capoluogo. Un tessuto commerciale in continuo cambiamento che lascia spazio a grandi catene, soffocando piccole botteghe e artigiani. Nel caso del gruppo Sixty la chiusura interessa diversi punti vendita in tutta Italia. I 10 dipendenti a rischio esubero, solo a Palermo, sono tutti assunti a tempo indeterminato, eccetto uno con un contratto a tempo determinato.
