"Gli immigrati lasciamoli a mare" | Melilli, bufera sul presidente del Pd - Live Sicilia

“Gli immigrati lasciamoli a mare” | Melilli, bufera sul presidente del Pd

Il palazzo municipale di Melilli (Google Street)

Cancelleri: "Qualcuno intervenga". Ma Sbona si difende: "Episodio artatamente manipolato".

MELILLI (SIRACUSA) – “E se becchiamo degli immigrati a mare che facciamo? Li lasciamo lì, devono morire”. Hanno creato un vespaio di polemiche le parole pronunciate da Salvo Bona, presidente del consiglio comunale di Mililli (Siracusa) e presidente del circolo locale del Partito democratico (eletto per acclamazione solo poche settimane fa). Parole pronunciate durante un video in diretta Facebook che Sbona ha postato sul suo profilo (ora rimosso).

Il contesto è di vacanza con amici e familiari, in vista di una gita in barca a vela. Sbona oggi si difende: “Episodio artatamente manipolato. In realtà la frase era una denuncia”. Ma ormai la bomba è esplosa. Ad accendere la miccia, il deputato regionale all’Ars del Movimento cinquestelle, Giancarlo Cancelleri, che ha subito condiviso il video di Sbona sul suo profilo Facebook: “A pronunciare queste terribili parole – il commento di Cancelleri – non è un semplice cittadino, magari male informato, ma il presidente del Consiglio (Pd) del Comune di Melilli che ci fa conoscere la sua sconfinata umanità. Speriamo che qualcuno intervenga – prosegue – e faccia rinsavire il suddetto personaggio, magari ricordandogli che un presidente del Consiglio rappresenta la dignità non solo di tutto il consiglio comunale, ma soprattutto dell’intera comunità della città di Melilli, entrambi, con queste parole, ne escono completamente disonorati”.

“Alterata la realtà dei fatti – si difende Sbona – perché la mia frase è una provocazione contro chi la pensa in quel modo. È una denuncia contro chi pensa che per risolvere il problema migranti bisogna lasciarli a mare. Nel video intero – spiega – è evidente. È stata estrapolata una parte e usata artatamente, proprio da chi invece usa il razzismo come campagna politica”. Ma ammette un minimo di imprudenza nell’utilizzo dei social network: “Sicuramente un po’ di imprudenza c’è stata. Era un contesto goliardico tra amici, che pensavo rimanesse limitato a quello”

Il caso politico rischia comunque di montare. Il segretario provinciale del Pd di Siracusa Alessio Lo Giudice cerca di smorzarlo: “Salvo Sbona – dice – mi ha spontaneamente contattato per chiarire l’accaduto, ammettendo che si è trattato di una frase sicuramente infelice, sebbene in un contesto ironico volto a canzonare proprio chi sostiene posizioni contrarie ai principi della solidarietà e dell’accoglienza. Detto questo, si tratta di un comportamento censurabile che, proprio per non lasciare spazio a speculazioni, deve essere evitato da chi rappresenta le istituzioni”.

Lo Giudice, poi, passa al contrattacco con il Movimento cinquestelle: “Suggerirei all’onorevole Cancellieri, a quanto pare dedito a cercare scoop sul Pd, di impiegare il suo tempo magari orientando in maniera diversa proprio il movimento 5 stelle che, in tema di immigrazione, ha spesso strizzato l’occhio, a partire dal suo leader, a posizioni xenofobe. Il Pd, al contrario, è un’avanguardia europea sul fronte dell’accoglienza. Su questi temi, come su molti altri, nessuna lezione dunque dai 5 stelle”.


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