Ztl, voragine nei conti Amat| Perdita prevista da 16 milioni - Live Sicilia

Ztl, voragine nei conti Amat| Perdita prevista da 16 milioni

Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando

I costi del tram pesano sulla partecipata. Ecco i numeri emersi della prima Semestrale 2016.

PALERMO – Un buco da cinque milioni e mezzo di euro nei soli primi sei mesi del 2016, in aumento di 4,2 milioni rispetto all’anno scorso, e una perdita prevista a fine dicembre di ben 15 milioni e 783 mila euro. E tutto per colpa della Ztl che avrebbe dovuto coprire i costi del tram. Ecco la voragine che si è aperta nei conti dell’Amat, un passivo profondissimo descritto con dovizia di particolari nella semestrale dell’azienda palermitana, ossia quella relazione firmata dal presidente Antonio Gristina lo scorso 29 luglio che fotografa la situazione societaria da gennaio a giugno di quest’anno.

Fotografia a tinte fosche e la cui causa è una e una soltanto, almeno stando a quanto si legge nel documento inviato al Comune: il mancato avvio della Ztl che, se saranno rispettati gli annunci, quando partirà a ottobre sarà talmente modificata rispetto alle previsioni e che nelle casse di Amat porterà pochi milioni di euro, talmente pochi da poterli contare sulla dita di una mano, ben altra cosa rispetto ai 30 in cui sperava l’azienda.

Il sindaco Leoluca Orlando ha infatti deciso di limitare la Zona a traffico ridotto al solo centro storico, in pratica la Ztl 1, rimandando a data da destinarsi la 2: una differenza di non poco conto se si considera che la Ztl 1 coincide grosso modo con la Prima circoscrizione, che al 2011 contava 23 mila residenti, mentre la Ztl 2 ingloba parte dell’Ottava, che invece di abitanti ne conta quasi 120 mila. Inoltre la Ztl 1 conta diverse aree pedonalizzate e meno negozi: insomma l’Amat dalla sola Ztl 1 incasserà poco o niente, rispetto a quanto avrebbe fatto con la 2. Il Professore però ha applicato una buona dose di “realpolitik”: meglio un’azienda in perdita che perdere le elezioni, o almeno rischiare di farlo.

Adesso la vera scommessa sarà come far sopravvivere l’Amat che sta sopportando i costi di gestione del tram. E qui si apre un altro fronte: fra gli orlandiani, infatti, alcuni sostengono che la perdita stimata di quasi 16 milioni sia quantomeno esagerata e che se l’Amat fosse gestita meglio, sfruttando i parcheggi a pagamento, potrebbe tornare in attivo anche senza Ztl; per altri invece il contratto di servizio andrebbe rivisto, dal momento che in queste condizioni si può fare ben poco. Una partita in cui, come al solito, dovrà intervenire il sindaco in prima persona ma che si baserà sui numeri della Semestrale.

La perdita nel primo semestre 2016 è pari a 5.516.823 euro, superiore al 2015 di 4,2 milioni che sono dovuti alla gestione del tram (4,1 milioni) e all’avvio della Ztl (0,1 milioni). Buone notizie arrivano dal fronte della produzione che, grazie al nuovo contratto, può contare su 920 mila euro in più dai servizi di trasporto pubblico, 308 mila euro dalla rimozione, 144 mila dalla sosta tariffata, 149 mila dal car sharing e 335 mila dalla segnaletica stradale. La situazione debitoria ammonta a 46,6 milioni, cinque in più rispetto al 2015, e i crediti sono pari a 117 milioni, di cui 53 dovuti dalla Regione. La Banca Sistema ha concesso una linea di credito di 8,5 milioni, una vera manna dal cielo visto che Banca Nuova ha chiuso i rubinetti, il Comune ritarda a pagare le fatture e la Regione a versare i fondi per il trasporto pubblico. E in ballo ci sono anche 11 milioni che il Comune deve dal 2009, come confermato dalla Corte d’Appello.

Una situazione che si ripercuote sui fornitori, i cui crediti sono aumentati di 4,5 milioni. Buone notizie dai titoli di viaggio, i cui incassi registrano un aumento di 514.981 euro, grazie anche al tram. Aumentano dell’1,4% i ricavi dalle strisce blu, quelli dalla rimozione coatta e dal car e bike sharing. Ventuno nuovi autobus arriveranno entro settembre, tutti Euro 6, che andranno a sfoltire il parco dei mezzi più vetusti: un centinaio sono di categoria Euro 0, 1 o 2. Rimane la solita “piaga” delle multe ai portoghesi, difficilissime da incassare.

Amat registra anche un incremento dei costi per materie prime di consumo (+7,2%) e per servizi (+3.258.001 di euro), mentre la spesa per il personale cala dell’1,9%. Il tram è costato in sei mesi 4,1 milioni, di cui 433 mila euro di energia elettrica, 2,7 milioni di global service, 176 mila di servizi, 105 mila di energia elettrica per i depositi, 75 mila di pulizia vetture, 45 mila di pulizia locali, 107 mila di assicurazioni, 225 mila di spese generali, 190 mila di ammortamento costi pre-esercizio.

Da Amat però ostentano sicurezza. “La Ztl, oltre ad alcuni progetti allo studio, ci consentiranno di rilanciare l’azienda e di ridurre il passivo facendolo scendere a 5 milioni – spiegano da via Roccazzo – arrivando al pareggio nel 2017”. La strategia si basa sull’arrivo dei nuovi autobus, sui parcheggi a pagamento ma anche sull’intensificazione delle guardie giurate a bordo: la sola linea 806 per Mondello ha fatto registrare un raddoppio degli incassi e a settembre saranno messe a bando tutte le linee più redditizie su cui viaggia il 60% dell’utenza. “Nel 2014 dai biglietti incassavamo 7 milioni, che sono diventati 8,5 nel 2015 – dicono da Amat – nel 2016 supereremo i 10. Abbiamo avuto un incremento del 15% e avremo una guardia giurata che accompagnerà un verificatore, e non più due; inoltre stiamo studiando nuove formule per gli abbonamenti”. Si prevede, per esempio, che gli abbonamenti mensili a 15 euro per le linee più comuni non saranno più riservati solo a pensionati e studenti, con in aggiunta pacchetti ad hoc per tutte le linee a un costo inferiore agli attuali 32 euro. Sempre a settembre verrà messa a bando l’app per l’acquisto on line dei ticket. “Il sindaco ci ha assicurato il suo appoggio – spiegano da Amat – si tratta di misure allo studio, ma già tutte verificate sul campo. Metteremo a reddito i parcheggi che il Comune ci ha affidato e spalmeremo i costi del global service del tram in modo uguale nei prossimi quattro anni, risparmiando già da quest’anno”.

“I dati della semestrale sono pesantissimi – dice Filippo Occhipinti, capogruppo a Sala delle Lapidi dei Comitati Civici – e mostrano in modo nudo e crudo le perdite che il sistema tram sta producendo nel bilancio dell’Amat. Un risultato che mostra come nei primi sei mesi dell’anno si ha una perdita di circa 5,5 milioni, destinata a superare gli 11 se solo si ripetesse nel secondo semestre quanto fatto nel primo. E invece purtroppo la cifra sarà ancora maggiore. Ci sono ancora costi non meglio quantificati che si manifesteranno nella seconda parte del 2016, uno su tutti l’adeguamento degli stipendi del personale ai sensi del rinnovo del contratto nazionale collettivo che vale qualche milione di euro. È chiaro che il mancato incasso della Ztl e la gestione del tram hanno creato una vera e propria voragine nei conti, tutti ce lo aspettavamo: gli unici a fare finta di nulla sono stati l’assessore Catania e qualche altro accolito. La nota del presidente Gristina è una disperata richiesta di aiuto e di giustificazione per la riduzione dei servizi previsti dallo scellerato contratto di servizio affibbiato all’azienda lo scorso Natale. Un’operazione che mette in pericolo la stessa Amat e che restituisce alla città un sistema dei trasporti fallimentare. Solo 140 bus in circolazione rispetto ai già scarsi 220 dello scorso anno sono una miseria e si traducono in un’attesa infinita. Le dimissioni sarebbero il minimo, ma finora abbiamo assistito solo a improvvisazione e parecchia arroganza”.

LE REAZIONI
“Come volevasi dimostrare – dice Angelo Figuccia (Fi) – la scellerata scelta di Orlando e dei suoi assessori di legare il futuro dell’Amat alla Ztl, nonché di affidarle la gestione del tram senza alcun contributo economico, ha prodotto quello che dicevamo da tempo immemorabile, e cioè che l’azienda di via Roccazzo è ormai pressocchè fallita, così come ha certificato la stessa società, che nei sei primi dei mesi del 2016 ha già perso la bellezza di oltre 5 e mezzo di milioni di euro. Invece di continuare a baloccarsi con lo sterile dibattito sulla Ztl, che nessun palermitano vuole, Orlando prenda finalmente il coraggio a due mani e cominci ad eliminare i tanti sprechi che ancora oggi caratterizzano sia il Comune ma soprattutto le aziende partecipate, iniziando dalla stessa Amat, che pur qualche segnale di buona volontà lo ha già intrapreso, come ad esempio una dura lotta contro i passeggeri che utilizzano i mezzi senza pagare biglietto o abbonamento. Questo comunque è soltanto l’inizio, il percorso per diventare virtuoso è ancora lungo, troppo lungo da percorrere”.

 

 

 


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