Maggioranza nelle sabbie mobili | Terzo stop per il ddl debiti - Live Sicilia

Maggioranza nelle sabbie mobili | Terzo stop per il ddl debiti

Ancora una volta è mancato il numero legale. Vertice nelle prossime ore.

PALERMO – La maggioranza rimane impantanata nelle sabbie mobili. Per la terza volta consecutiva è mancato il numero legale all’Ars sul ddl per i debiti fuori bilancio. Dopo la conta, il vice presidente Antonio Venturino ha chiuso la seduta aggiornandola a domani, alle 16. Si tratta di 130 mln di euro di debiti, già coperti dalla Regione a partire dalla fine degli anni Novanta, ma che alla luce della riforma contabile devono essere iscritti in bilancio. Senza l’approvazione di questo ddl rimane fermo anche il rendiconto della Regione per il 2015.

“Le continue assenze dei deputati della maggioranza in aula  che hanno causato per ben tre volte il rinvio dei lavori sono diventate, ormai, una prassi inaccettabile”. Lo dice il deputato Pd Luca Sammartino che chiede un intervento immediato al Presidente della Regione per ricompattare una maggioranza allo sbando: “Crocetta convochi immediatamente un tavolo per la verifica di maggioranza – dice Sammartino -. Se l’attuale composizione ‘politica’ del governo non è in grado di garantire i regolari lavori, si torni a soluzioni diverse ma si esca da questa impasse subito. Non si può continuare a giocare sulla pelle della Sicilia una partita che poco ha a che vedere con gli interessi della Regione”.

“Lo stallo sul ddl sui debiti fuori bilancio è irresponsabile e non più tollerabile” lo afferma Mimmo Turano, capogruppo dell’Udc all’Ars, dopo che per la quarta volta è mancato il numero legale in Aula per il voto finale sul provvedimento. “La mancata approvazione del ddl sui debiti fuori bilancio – spiega Turano – è ancora più grave perché blocca anche l’approvazione del rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2015. “Le ripetute assenze tra i banchi della maggioranza e perfino del mio gruppo – continua il capogruppo dell’Udc – sono ingiustificabili e in alcuni casi opache. Non è possibile giocare sulla pelle dei siciliani”.

“Dopo il diktat del capo gruppo di Ncd, in cui si leva l’appoggio al governo regionale se non ci saranno garanzie di risoluzione per alcuni dei temi importanti che attanagliano la Sicilia, prendiamo atto che il Governo Crocetta non ha la maggioranza in Aula e che pezzi di maggioranza non vogliono votare le misure necessarie come i debiti fuori bilancio e il rendiconto 2015, obbligatori per legge per la futura approvazione dell’assestamento di bilancio, in cui sono previste una serie di risorse indispensabili per i Liberi Consorzi e per far funzionare servizi fondamentali come quelli relativi all’assistenza ai diversamenti abili, ma anche ulteriori somme alla formazione professionale”. Lo affermano i deputati del Psi all’Ars Giovanni Di Giacinto, Antonio Malafarina, Nino Oddo e Antonio Venturino.

“Non è ammissibile che per ben quattro votazioni consecutive i lavori d’aula siano stati fermati dalla mancanza del numero legale a causa dell’assenza ingiustificata di alcuni gruppi parlamentari. Ho concordato con i deputati del Pd di convocare per domani alle 12 i capigruppo di maggioranza e il Presidente della Regione o un suo delegato per fare chiarezza “. Così il presidente del gruppo parlamentare Pd all’Ars Alice Anselmo commenta quanto accaduto nell’aula di Palazzo dei Normanni. “Qualora, dalla riunione di domani mattina della maggioranza con il Governo, non venissero certezze circa l’approvazione dei documenti contabili necessari per l’assestamento di bilancio, che dovrà garantire talassemici, Comuni, Liberi consorzi, operai forestali ed altre categorie, – spiega Anselmo – i parlamentari del Pd non parteciperanno alla seduta”.

 

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