"Ztl, serve il referendum| Non criminalizzare la piazza" - Live Sicilia

“Ztl, serve il referendum| Non criminalizzare la piazza”

Figuccia: "Chi è sceso in piazza, escluso un paio di cretini violenti, lo ha fatto perché rischia di perdere il lavoro".

PALERMO – “E’ un reato tenere ben chiuso nei cassetti degli uffici comunali il regolamento attuativo per il referendum, grazie al quale i palermitani potrebbero essere chiamati ad esprimersi sulla ZTL?”. Lo chiede Angelo Figuccia, consigliere comunale di Forza Italia, che prosegue: “Criminalizzare per colpa di un paio di imbecilli, come ha fatto qualcuno, una grande manifestazione di protesta contro un provvedimento iniquo e “ammazza economia” come quello che ha introdotto la ZTL, è ingiusto, oltre che stupido. Chi è sceso in piazza, escluso appunto un paio di cretini violenti, lo ha fatto perché rischia di perdere il proprio posto di lavoro e la propria attività commerciale spesso pluridecennale. Considerate le pesantissime ripercussioni che la ZTL sta avendo sulla città, credo che sia sacrosanto il diritto dei palermitani di potersi esprimere. Qualcuno, però, ha paura di quello che pensano i suoi concittadini e il regolamento per il referendum, già pronto da mesi e di immediata attuazione, resta sepolto in qualche cassetto. Sorge spontanea la domanda: è un reato? Speriamo che qualcuno, al più presto, dia una risposta. E a proposito di reati, chi deve vigilare per impedire il commercio abusivo in città o che i parcheggiatori abusivi chiedano il “pizzo” o che le strade e le piazze dell’Albergheria vengano trasformate quotidianamente in un mercatino a cielo aperto di oggetti di dubbia provenienza? Chi deve vigilare per impedire che uffici comunali e scuole vengano occupati da disperati alla ricerca di un tetto per la propria famiglia? Mentre tutta la città sembra essere ormai in preda all’anarchia, forse dare la parola ai palermitani permetterebbe di mettere un punto fermo e quindi di far tornare la democrazia, parola che pare essere diventata merce rara a Palermo, dove a prendere decisioni che rischiano di rovinare intere famiglie sono, ad esempio, qualche dozzina di consiglieri comunali che, lo scorso anno, hanno votato si alla ZTL”.

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