Colpo ai Nizza di San Cristoforo |Traffico di droga, 29 arresti - Live Sicilia

Colpo ai Nizza di San Cristoforo |Traffico di droga, 29 arresti

L'inchiesta Polaris: in manette Salvatore Nizza e il figlio Dario. L'ELENCO DEGLI ARRESTATI. Le parole del procuratore Zuccaro.

Operazione dei carabinieri
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CATANIA – Sventrata la roccaforte dello spaccio di Catania dove il gruppo santapaoliano dei Nizza (il capo è il latitante Andrea Nizza) aveva creato una cellula operativa. E’ scattata all’alba l’operazione Polaris: oltre 200 sono stati i carabinieri impegnati nell’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Catania nei confronti di 29 persone. I militari hanno disarticolato un gruppo criminale dedito al traffico di cocaina e marijuana per conto di Cosa nostra catanese in via Stella Polare nel cuore del rione San Cristoforo. Piazza di spaccio che i Nizza controllano dal 2009, quando dopo l’operazione Revenge i Carateddi – che fino ad allora la gestivano – sono finiti in carcere. I fratelli Nizza approfittarono del vuoto di “governance mafiosa” per poter allargare i propri affari.

In manette sono finiti altri due Nizza, meno “famosi” di Daniele, Fabrizio e Andrea. Si tratta di Salvatore (il fratello più piccolo e identificato come il responsabile della piazza di spaccio) e del figlio Dario. Gli arrestati (5 già detenuti in carcere per altra causa) sono indagati i reati di associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa della famiglia Santapaola-Ercolano.

I Carabinieri hanno passato al setaccio abitazioni ed edifici: sono circa 100 le perquisizioni eseguite nel corso del blitz.  Un’operazione che ha permesso un pressante controllo del territorioche ha permesso ai carabinieri anche di arrestare un latitante sfuggito alla polizia in un’altra indagine. “Si tratta di Agatino Sicali” – ha spiegato il colonnello Michele Piras, Comandante del Reparto Operativo del Comando Provinciale dell’Arma di Catania.

L’indagine condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Piazza Dante è durata cinque mesi (dall’ ottobre del 2014 al marzo del 2015).  “I carabinieri grazie ad un’attività investigativa e tecnica e avvalendosi delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia sono riusciti a ricostruire il sodalizio criminale” – ha detto il procuratore Carmelo Zuccaro ai giornalisti. Sono tre i pentiti chiave dell’inchiesta: Davide Seminara, Salvatore Cristaudo e Angelo Bombace.

L’articolata inchiesta, coordinata dai pm Rocco Liguori e Assunta Musella, hanno permesso di fotografare il modo di operare del gruppo criminale. Un metodo che già era emerso nell’operazione Lava della Dda. La piazza di spaccio è gestita a turni con vedette e lanciatori “che riforniscono gli spacciatori che vendono al minuto”- spiega la pm Musella.  Nella gerarchia sono inseriti anche i rifornitori e i responsabili del turno. “La piazza di spaccio di via Stella Polare era ben organizzata con ruoli e turni definiti – ha spiegato il colonnello Francesco Gargaro, il Comandante provinciale dei Carabinieri. I pagamenti medi per ogni soldato erano di circa 70 euro al giorno”.

Ingente il volume di affari. “Il turn over era di 40 mila euro al weekend” – spiega ancora Gargaro. La media giornaliera si attestava in circa 15.000 euro al giorno. Per capire meglio le proporzioni del traffico di stupefacenti bastano due dati: il prezzo della marijuana e cocaina. “10 euro per una stecca di erba e 30 euro per una palla di cocaina” – afferma il pm Liguori. Il Maggiore Massimo Deiana, comandante della Compagnia di Piazza Dante entra nel dettaglio: “Facendo velocemente dei calcoli, per un grammo di cocaina servivano 80 euro”. Prezzi che fanno ben capire che tipo di clientela si rifornisse in questa piazza di spaccio. Tra i 60 assuntori identificati (e segnalati alla Prefettura) nel corso dell’indagini, la maggior parte provengono da ceti sociali alti sia di Catania e anche di Ragusa.

Ecco l’elenco degli arrestati:

BONFIGLIO Kevin, classe 1993, già detenuto carcere Giarre (CT);

CASTELLI Antonino, classe 1987, già detenuto carcere Siracusa;

CONTE Francesco, classe 1983;

CUSMANO Ignazio, classe 1994;

D’AGATA Francesco, classe 1975;

DI BELLA Luigi Orazio, classe 1993;

GRILLO Rosario, classe 1993;

LITRICO Gaetano, classe 1973;

MARSIGLIONE Girolamo Danilo, classe 1987;

NIZZA Salvatore, classe 1972;

NIZZA Dario, classe 1993;

PASTURA Giuseppe Davide, classe 1994;

RACCUGLIA Francesco, classe 1986;

RAINERI Antonio, classe 1993;

RAPISARDA Claudio, classe 1983, già detenuto carcere di Noto (SR);

RUSSO Bernardo, classe 1993;

SAITTA Salvatore Mario, classe 1982;

SORRENTINO Domenico Walter, classe 1994;

STABILE Salvatore, classe 1994;

STAGNO Antonino Salvatore, classe 1981;

TOMASELLI Giovanni, classe 1987;

TORRISI Damiano, classe 1988, già detenuto carcere Giarre (CT);

VERONA Marco, classe 1993, già detenuto carcere Catania Piazza Lanza;

VINCIGUERRA Giuseppe, classe 1988;

MAGRI’ Giovanni, classe 1994, ai domiciliari;

MINNELLA Alfio, classe 1987, ai domiciliari;

NAPOLI Giuseppe, classe 1980, ai domiciliari;

NOE’ Rosario, classe 1991, ai domiciliari;

RUBERA Andrea, classe 1992, ai domiciliari.


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