AGRIGENTO – Ancora un viaggio in Campania per l’Akragas, che dopo il turno infrasettimanale va di nuovo in trasferta per un impegno tra i più duri del campionato, quello contro la Juve Stabia, squadra al secondo posto nella classifica del campionato, e tra quelle candidate alla promozione nella serie cadetta. I biancazzurri di mister Di Napoli, dopo il successo contro la Casertana, sono caduti rovinosamente contro il Cosenza, ripiombando sul limite della zona rossa che indica i playout. Alla crescita nell’intensità e nell’aggressività non è corrisposta una crescita a livello di gioco, dove i reparti rimangono isolati e dove manca soprattutto l’uomo capace di insaccare in rete le poche occasioni create. Manca l’esperienza di una squadra troppo giovane per un campionato duro qual è quello di Lega Pro.
Urgono rinforzi di esperienza e di qualità per la squadra agrigentina che però a livello societario deve fare i conti con altri problemi, con il patron Giavarini dimissionario e alla ricerca di altri acquirenti dei quali ancora non c’è traccia. La trasferta di Castellammare arriva certo in un momento difficile della stagione biancazzurra, in cui il morale della squadra è però rimasto altro, come si vede anche nelle partite, in cui i ragazzi danno il meglio per riuscire a portare a casa un buon risultato. Questo non è però riuscito nell’ultima gara contro il Cosenza, dove i giocatori sono mancati in fase realizzativa e dove le migliori occasioni sono arrivate da calci piazzati o da tiri dalla distanza.
Una squadra cinica ed esperiente come gli avversari ha però capitalizzato le occasioni create, infliggendo ai biancazzurri un risultato pesante, 1-3, che ha abbattuto anche il baluardo positivo dell’imbattibilità casalinga degli agrigentini, che ancora reggeva dalla prima di campionato. Adesso la strada è in salita: in questo mese si deciderà molto del futuro dell’Akragas, sia a livello societario sia a livello di squadra. Il presidente Silvio Alessi, ha più volte ribadito il suo rammarico sulle prestazioni dei giocatori, alcuni dei quali a gennaio potrebbero fare le valigie.
