Quando nel 2011 scattò il blitz Pedro venne fiori la figura del polliere. Non era un soprannome perché Giuseppe Di Marco vendeva davvero polli prima di finire in cella per mafia. Oggi la metà dell’attività commerciale di via Palmerino finisce sotto sequestro. La restante parte è di proprietà del fratello, estraneo alle indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo.
Davanti al locale gli investigatori fotografarono i summit fra i personaggi più importanti della mafia di allora. Vi si davano appuntamento Antonino Zarcone, boss di bagheria oggi collaboratore di giustizia, Nicola Milano e Tommaso Di Giovanni che reggevano le sorti del mandamento di Porta Nuova. Fu una stagione di grandi alleanze tra i due clan in nome degli affari e del pizzo. Poi, scattò il blitz che prendeva il nome da Calogero Lo Presti, lo zio Pietro, a cui tutti portavano rispetto.
