Un grande Siracusa si ferma a Lecce | L’harakiri di Malerba costa caro - Live Sicilia

Un grande Siracusa si ferma a Lecce | L’harakiri di Malerba costa caro

Gli aretusei cadono a testa alta sul campo dei salentini, che si impongono 2-1.

lega pro - girone c
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LECCE – Un Siracusa coraggioso e mai domo cade a Lecce al termine di una partita ricca di colpi di scena. Il risultato finale di 2-1 premia la concreta prestazione dei salentini, ma sta probabilmente stretto agli aretusei che hanno dato prova di grande maturità, cercando di fare la partita e di mantenere inalterata la propria identità anche in trasferta così come preannunciato in conferenza stampa alla vigilia dal tecnico Sottil. Un Siracusa che non può rimproverarsi nulla dopo aver affrontato a viso aperto il Lecce su uno dei campi più ostici del campionato e che torna a casa sì a mani vuote, ma certamente a testa alta. Alla fine proprio i due cambi nell’11 titolare effettuati dal mister piemontese si sono rivelati determinanti nel bene e nel male per i leoni: all’esordio da titolare dei due ex Ancona Malerba e De Silvestro, infatti, il primo ha macchiato la sua partita con un clamoroso autogol, mentre il secondo invece ha provato a riaccendere le speranze ai suoi siglando la sua prima rete in azzurro per il gol dell’1-2.

E dire che la sfida era iniziata bene per i leoni, che con il loro atteggiamento offensivo hanno probabilmente sorpreso i giallorossi, costretti a difendersi con le unghie e con i denti. Al 10’, infatti, Lele Catania ha la palla del possibile vantaggio ed al centro dell’area calcia a botta sicura, ma Perucchini compie un intervento miracoloso. Sul conseguente corner, De Silvestro dal limite prova a piazzarla sul secondo palo, ma la sfera viene deviata e termina di un soffio a lato, mettendo i brividi ai padroni di casa. L’assetto tattico meno spregiudicato del consueto 4-2-3-1, con le ali d’attacco Azzi e De Silvestro arretrati per formare un più classico 4-4-2 con Catania punta al fianco di Scardina, dà notevolmente più equilibrio alla formazione siciliana ed anche quando il Lecce prova a prendere in mano le redini del gioco, la difesa azzurra regge bene l’impatto contro il terzo attacco della categoria, ma allo scoccare della mezz’ora, Santurro è costretto agli straordinari rispondendo alla grande al collega Perucchini salvando sul primo palo sulla conclusione ravvicinata di Caturano. Il Lecce pressa, avanza il baricentro e sfiora il gol con Pacilli al 32’, il cui tiro-cross, nettamente deviato da un difensore siciliano, per poco non inganna il portiere aretuseo. Al 39’, però, una ingenuità di Azzi, che difensore non è, costa il rigore dell’1-0 firmato da Caturano per l’atterramento di Costa Ferreira.

Dopo pochi minuti dall’inizio della ripresa, però, Vitofrancesco effettua con troppa sufficienza un retropassaggio verso Perucchini sul quale si avventa uno spigliato De Silvestro, che viene steso in area dell’estremo difensore giallorosso ed il direttore di gara indica il dischetto del rigore: ne scaturiscono veementi proteste, nonché un parapiglia tra i giocatori in campo per il brutto gesto di Doumbia, il quale prima cerca di scavare una fossetta nei pressi del dischetto del rigore e poi colpisce Catania che si era avvicinato per lamentarsi. L’attaccante leccese, però, nella fattispecie viene graziato dall’arbitro che estrae a suo indirizzo solo un cartellino giallo e Catania, forse destabilizzato da quanto accaduto e dalla lunga interruzione del gioco, si fa ipnotizzare da Perucchini che si allunga alla sua destra e nega il pari al 52’. Passano altri sette minuti e come nelle più classiche delle occasioni, ad un gol fallito ne corrisponde uno subito: al 59’, infatti, Caturano coglie il palo di testa deviando il calcio piazzato di Costa Ferreira, ma Malerba rinvia goffamente verso la propria porta regalando con un clamoroso autogol il raddoppio ai padroni di casa. I salentini continuano a spingere, ma i leoni non si danno per vinti: Sottil si gioca anche la carta Valente per gli ultimi 20 minuti ed al 74’ proprio l’ala ex Pordenone con un bel pallone tagliato in mezzo serve l’assist a De Silvestro che sul secondo palo impatta la sfera e dimezza lo svantaggio. Ma il forcing finale del Siracusa e gli ingressi di Russo e De Respinis non sortiscono gli effetti sperati ed il Lecce porta a casa i 3 punti sfiorando addirittura il 3-1 sul finale con il neo entrato Lepore.

Tabellino: Lecce-Siracusa 2-1.
Marcatori: Caturano (R) 40’, Malerba (Ag) 59’, De Silvestro 74’.

LECCE (4-3-3): Perucchini; Vitrofrancesco (Agostinone 81’), Drudi, Cosenza, Ciancio; Mancosu, Arrigoni (Fiordilino 75’), Costa Ferreira (Lepore 86’); Pacilli, Caturano, Doumbia. A disposizione: Bleve, Chirone, Torromino, Marconi, Tsonev, Giosa, Monaco, Maimone. Allenatore: Padalino.

SIRACUSA (4-4-2): Santurro; Dentice, Pirrello, Turati, Malerba; Azzi (Valente 69’), Toscano, Spinelli (Russo 63’), De Silvestro; Catania, Scardina (De Respinis 74’). A disposizione: Gagliardini, Longoni, Sciannamè, Persano, Cossentino. Allenatore: Sottil.

Arbitro – Sig. Valiante di Salerno.

Note – Ammonizioni: Dentice 33’, Catania 39’, Perucchini 49’, Doumbia 51’, Drudi 55’, Toscano 63’, Pacilli 85’; espulsioni: -; calci d’angolo: 7/4; tempo di recupero: 1’pt/5’st.


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