PALERMO – Sit-in delle famiglie degli studenti disabili e degli operatori oggi davanti l’Ars. Un folto gruppo si è ritrovato davanti al portone del Palazzo dei Normanni per chiedere che la Regione sblocchi i servizi in provincia.
“Convitto, semiconvitto, attività integrative extrascolastiche, assistenza all’autonomia e alla comunicazione, comunicazione, assistenza igienico sanitaria, trasporto: sono tutti servizi indispensabili per una piena ed effettiva integrazione scolastica, non si può distinguere tra primari e secondari – dice Angelo Barranca, segretario generale Attività sociali Cisal – vogliamo sapere come mai ad oggi i servizi funzionano a singhiozzo, altri invece non sono mai partiti. Le competenze sono della Regione e la gestione delle attività è delegata alle Città metropolitane e ai liberi Consorzi Comunali”.
“Chi ha commesso reati falsando i dati sul numero degli assistiti venga immediatamente condannato – dice il segretario confederale Gianluca Colombino – noi faremo la nostra parte denunciando qualsiasi episodio al riguardo, ma la politica si attivi da subito garantendo a queste famiglie il servizio di assistenza previsto da norme e disposizioni vigenti”.
“Le istituzioni proveranno, se possibile, a integrare il primo finanziamento da 19 milioni – aggiunge Barranca – mentre l’assessorato sta preparando delle linee guida sul servizio che sicuramente saranno pronte per l’inizio dell’ anno scolastico, ovvero settembre. Confido che a breve, con l’apertura delle buste, possano ripartire i servizi della Città metropolitana. Sono sicuro che il mio sindaco riuscirà a ottenere i risultati che chiediamo”.
