Una piazza per Peppino Impastato |L'ex Cappuccini all'antimafia - Live Sicilia

Una piazza per Peppino Impastato |L’ex Cappuccini all’antimafia

Alla cerimonia era presente anche il neo Questore di Catania.

Acireale – Da oggi, Acireale avrà una Piazza simbolo, contro tutte le mafie. Piazza Peppino Impastato: “La giovinezza uccisa dalla mafia e dall’indifferenza”. Una cerimonia di intitolazione, quella che si è svolta ieri sera, che ha dato la possibilità anche ai più giovani, di conoscere e capire la persona di Peppino Impastato, giornalista e attivista siciliano, ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978 a Cinisi, grazie anche all’esposizione di una cronistoria, raccontata attraverso una mostra fotografica rappresentando tutti i momenti più importanti della sua vita, soprattutto gli anni 70, anni in cui Impastato, fondò Radio Aut, un’emittente autofinanziata di contro-informazione che prendeva in giro la mafia e i politici locali.

Presenti alla cerimonia, i vertici delle forze dell’ordine, tra cui il nuovo Questore di Catania Giuseppe Gualtieri e il nuovo Prefetto, Silvana Ricci: “Oggi le forme della mafie sono molto più sotterranee e trasversali e i simboli devono essere ben in evidenza e devono essere rispettati – ha detto il Prefetto – Io, il questore, il comandante dei Carabinieri e della Guardia di Finanza non potevamo non essere presenti a fianco al sindaco di Acireale. Perseguiamo lo stesso obiettivo e lo Stato sarà sempre a fianco ai sindaci che sono in prima linea nel territori”.

“Un giorno importante per Acireale – ha detto il sindaco Roberto Barbagallo, durante la cerimonia – oggi dire che la mafia è “una montagna di merda” è molto facile in fondo, per queste parole, non si spara quasi più; 38 anni fa era diverso Mario Francese per aver parlato nelle sue inchieste di mafia, venne ucciso. Così Peppino Impastato, che ha perso la vita per aver avuto il coraggio di ribellarsi. Con lui è morta ogni forma di omertà, e ha vinto il coraggio. Intitolare una Piazza a Peppino Impastato, non significa solo cambiare la toponomastica scrivendolo su un muro, significa credere che questa terra sia destinata a cambiare. Abbiamo voluto compiere questo gesto che non sia semplicemente una metafora o un fatto isolato, per noi oggi sarà un occasione per ricordarlo, all’interno delle giornate della cultura, con gioia, allegria proprio come avrebbe voluto Peppino. Una festa di vita da contrapporre alla mafia attaccata alla morte perché il popolo siciliano è un popolo attaccato alla vita”.

Prima dello svelamento della targa è intervenuto Claudio Fava, vice presidente della Commissione Nazionale Antimafia, che ha tratteggiato la figura del trentenne Impastato e le trasmissioni di Radio Aut: “La Camera ha approvato nei giorni scorsi l’istituzione della Giornata della memoria delle vittime di mafia, ma ho paura della parola memoria, che serve solo se insegna, si nutre di fatti, scelte e comportamenti, se sa dimostrare di giorno in giorno da che parte si sta”.

L’iniziativa rientra nell’ambito delle “giornate della cultura” 30 gli appuntamenti, tra convegni, dibattiti e riflessioni dedicati alla letteratura siciliana, alla fumettistica, all’attualità, all’arte e alla storia. Agli incontri, promossi dalla Città di Acireale, parteciperanno studiosi, giornalisti, artisti e scrittori che si confronteranno con la città e con gli studenti delle scuole superiori.


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