Quel tram chiamato incubo | "Faremo la fine di via Amari?" - Live Sicilia

Quel tram chiamato incubo | “Faremo la fine di via Amari?”

E se arrivasse il cantiere in via Libertà? I pareri. Quasi tutti sfavorevoli.

PALERMO- Una volta avviata la fase di progettazione delle altre sette linee del tram, l’ipotesi, oggi sempre più reale, di averlo anche in via Libertà allarma alcuni tra i commercianti del salotto buono di Palermo.

I meno preoccupati da eventuali cantieri sono alcuni dei responsabili dei punti vendita facenti capo ai grandi gruppi nazionali e internazionali: “Qui a Palermo la mobilità è troppo basata sull’utilizzo delle auto – dice Marco Manca, responsabile del negozio ‘Louis Vuitton’ – vedere circolare qualche vettura in meno non farebbe che bene al centro città. Ho vissuto a Los Angeles che ha delle dimensioni impressionanti e Palermo ha una concentrazione maggiore di traffico”. Dello stesso parere anche Tommaso D’Angelo responsabile della boutique ‘Dell’Oglio’: “Il tram è un mezzo di trasporto che deve ancora essere compreso a pieno dai palermitani. I lati positivi che l’utilizzo dei mezzi pubblici si vedranno solo sul lungo periodo”.

Altri sono contrari: “Non la trovo assolutamente una buona idea – dice Matteo Di Maio, titolare dell’Ottica Libertà –. Da un punto di vista commerciale per noi sarà un’ulteriore batosta. Le attività di questa via sono già in ginocchio, non passa più nessuno”. Dello stesso parere anche Antonio Aluia, proprietario dello storico bar: “Dopo i commercianti di via Amari, adesso tocca a noi? Non è il tram il problema, sono i cantieri che aprono e che non si sa quando chiudono, sono i tempi quelli che spaventano. La crisi c’è e queste iniziative, gestite in questo modo, aggravano la situazione”.

Lo spettro della sorte dei commercianti di via Amari è un incubo ricorrente fra gli intervistati: “Questo progetto non è una cosa positiva – dice Angela Balzano responsabile del negozio di abbigliamento Harmont&Blaine – L’affluenza è scarsissima ormai, ztl, pedonalizzazioni e cantieri uccidono le attività”. Sulla stessa linea i titolari del nuovo concept Nhvr e Chiosco: “ Siamo assolutamente contrari. Pensino piuttosto a implementare e creare nuove piste ciclabili e aumentare le zone pedonali”. Pensa anche al lato estetico Stefano Tirenna del negozio Laros: “La realizzazione di quest’opera non solo aggraverà la situazione dei commercianti, ma deturperà irrimediabilmente questa via meravigliosa, elegante e bellissima nella sua storica semplicità”. Un fiume in piena il responsabile della boutique del band Alviero Martini: “Prima di pensare al tram l’amministrazione comunale dovrebbe occuparsi di altre cose. Quei fondi dovrebbero investirli altrove, ci sono altre priorità – dice Marcello Soprana –. Ho felicemente lasciato Roma per venire a vivere e lavorare qui a Palermo, solo dopo però ho scoperto che in questa città politici e amministratori pensano sempre di cominciare a costruire le cose dal tetto e mai dalle fondamenta”.

 

 

 

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI