L'edilizia e la Palermo del futuro | Confronto tra candidati all'Ance - Live Sicilia

L’edilizia e la Palermo del futuro | Confronto tra candidati all’Ance

Invitati Ferrandelli, Orlando e Forello. Polemica per l'esclusione di Spallitta, Lomonte, La Vardera

Le Amministrative
di
3 min di lettura

PALERMO – Il ruolo dell’edilizia nel futuro della città, la riqualificazione urbana e la riorganizzazione degli appalti: sono alcuni dei temi dell’incontro con i candidati a sindaco organizzato dall’Ance, l’associazione nazionale dei costruttori edili che a Palermo rappresenta più di duecento imprese del settore. All’incontro sono stati invitati il sindaco uscente Leoluca Orlando, il leader dei Coraggiosi Fabrizio Ferrandelli e il candidato del Movimento cinque stelle Ugo Forello, una scelta che ha scatenato le polemiche degli altri partecipanti alla competizione elettorale. “Abbiamo avuto un crollo dell’ottanta per cento del mercato e la chiusura di molte attività”: Fabio Sanfratello, presidente dell’Ance, introduce così l’incontro, spiegando che “servono soprattutto tempi certi. Se un imprenditore vuole investire – dice – ha bisogno di sapere con certezza e rapidamente se può fare qualcosa o non può farla”. Un tema, quello dello snellimento della burocrazia comunale, che nel corso del dibattito è stato interpretato da ciascuno dei candidati.

Per Forello, primo sorteggiato a parlare, “si tratta di gestire la cosa pubblica in modo completamente diverso. Nel corso di questa amministrazione è mancato il controllo e la conoscenza del territorio attraverso un monitoraggio costante”. A una domanda su quale sia il ruolo dell’edilizia a Palermo, il candidato del Movimento risponde che “la città è troppo cementificata e ha bisogno soprattutto di riqualificazione. Su questo l’Ance può dare una mano”. Una riqualificazione che passa, per il candidato dei Cinque stelle, dall’adozione di regolamenti: “L’approvazione di un regolamento dipende dalla volontà politica. Il mercato ortofrutticolo va trasferito, lo si dice da anni, ma su questo manca un regolamento, così come per i beni comuni: è uno strumento essenziale per il patto con i cittadini”.

Parla invece di riorganizzazione del polo tecnico comunale Ferrandelli, che pensa a “una task force per gli investimenti al di sopra di un milione di euro, in modo da dare risposte in tempi brevi”. Il candidato dei Coraggiosi cita, tra gli interventi di urbanistica che sarebbero al centro della sua amministrazione, la concessione ai privati dei sette km di costa che vanno da sant’Erasmo ad Acqua dei corsari, il risparmio proveniente dalla maggiore efficienza energetica dei beni immobili comunali e l’assegnazione alle imprese del Sisma bonus, una detrazione per lavori di sicurezza sismica sugli edifici a rischio. “Ci sono cinquantamila edifici a Palermo – dice Ferrandelli – che rientrano nella normativa. Noi possiamo girare il Sisma bonus direttamente alle imprese che risolvono i problemi”.

Orlando affronta subito la questione delle risposte certe chieste dagli imprenditori: “La normativa sugli appalti ha creato problemi nel passare dalla parte tecnica a quella contrattuale, l’auspicio è riorganizzarle in un’unica area attraverso un coordinamento”. E a una domanda che contesta la possibilità di avere un’edilizia a consumo di suolo zero, tema che il sindaco uscente ha usato spesso in questa campagna elettorale, Orlando risponde: “Il consumo di suolo zero è da intendere per la sola edilizia abitativa, quindi escluso il tram e altre opere. E non vuol dire che non si deve più costruire, ma riqualificare. Cosa aspettano i privati a realizzare un centro congressi?”.

L’incontro limitato a tre candidati ha scatenato la polemica da parte degli altri tre candidati a sindaco di Palermo. Per Nadia Spallitta, candidata dei Verdi, è “contrario ai principi del pluralismo democratico escludere da un confronto i candidati asseritamente ritenuti meno competitivi”. Dopo l’incontro Spallitta si è detta “delusa dal comportamento dei tre candidati alla carica di sindaco che, pur avendo enunciato, tutti, nei loro programmi i principi di pluralismo e partecipazione, alla prima occasione, tuttavia, a mio avviso hanno tradito questi principi”. Dello stesso parere Ciro Lomonte, candidato del movimento Siciliani liberi e di professione architetto: “Evidentemente hanno operato delle scelte, ma in base ai risultati di sondaggi quantomeno discutibili”. E per Ismaele La Vardera, sostenuto da Centrodestra per Palermo, “in questo modo l’Ance per partito preso decreta chi può vincere e chi no”. Ma Sanfratello, presidente dell’Ance, non accetta le accuse: “Abbiamo invitato chi, per i nostri associati, rappresenta le coalizioni più importanti. Qui siamo a casa nostra e invitiamo chi vogliamo”.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI