La sfida all'Ignoto |ritratto da Antonello - Live Sicilia

La sfida all’Ignoto |ritratto da Antonello

Altro che pescatore! L’uomo senza nome, che Antonello raffigurò nel celebre ritratto oggi esposto al Museo Mandralisca di Cefalù, a quanto pare non ebbe mai a tribolare con pesci e barche, scalmi ed esche.

Ma, allora, se così è, chi è quest’uomo che, barba incolta e ciuffo di capelli che lambisce la nuca, rivolge al suo osservatore il sorriso più famoso e, forse, più inquietante del mondo, secondo solo a quello della Monna Lisa di Leonardo?

Alessandro e Sandro Varzi ed Alessandro Dell’Aira, coautori di “Sfidando l’Ignoto – Antonello e l’enigma di Cefalù” (Torri del Vento) non hanno dubbi: è un umanista che nelle corti di tutta l’Europa portò a termine missioni importanti e che con perizia si dedicò allo studio ed all’annotazione dei testi del dottor Sottile, del tutto ignaro dell’immortalità che quel piccolo ritratto di Antonello, artista di persone facoltose come lui, gli avrebbe regalato alcuni secoli dopo.

Una persona di spicco, dunque, che con un ruolo di primissimo piano – fu segretario e diplomatico di re Ferdinando, oltre che vescovo di Cefalù – frequentò le sale della diplomazia e del potere, del clero e delle corti, muovendosi adelante con juicio sì, ma sempre a suo agio, al riparo dalle intemperie e dalle fatiche dell’alieutica.

Secondo i tre autori, le fattezze immortalate nel famoso ritratto, riaffiorerebbero tali e quali in un incunambolo ed in alcune medaglie con tanto di nome e cognome, mentre una nota a margine, affidata alla scrittura tremolante di una mano offesa da una paralisi, messa lì ad ornare da secoli una pagina di glosse dell’epoca, testimonierebbe la sua presenza e le sue dotte attività.

Tra le prime e la seconda, una serie di eventi aiuterebbe, infine, a chiudere il cerchio attorno a questo enigma.

Dunque, né reti e salsedine, né tantomeno soggiorni eoliani, per questo uomo che, dimenticate vesti forse mai indossate, ha atteso, paziente, ben quattrocento anni per iniziare il suo percorso verso la fama mondiale, con quello sguardo che è “emblema della Sicilia, con la sua furbizia, l’astuzia, e tutto ciò che si lega all’abilità, inclusa la stronzaggine”. Parola di Vittorio Sgarbi.

Alessandro e Sandro Varzi, Alessandro Dell’Aira

“Sfidando l’Ignoto – Antonello e l’enigma di Cefalù”

Torri del Vento

 

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI