La vita ai margini di Valentina | Il padre è in carcere per omicidio - Live Sicilia

La vita ai margini di Valentina | Il padre è in carcere per omicidio

Lo scorso giugno Maurizio Castiglia è stato arrestato per l'incendio doloso che uccise un'anziana.

PALERMO – Il fascicolo è ancora aperto per omicidio, ma la morte di Valentina Castiglia sarebbe il triste epilogo di una vita vissuta, per scelta, ai margini della società.

Se n’era andata di casa anni fa, poco più che maggiorenne. Viveva al campo rom della Favorita. Rom era il suo compagno. Lontano dai familiari e dai tre figli che aveva messo al mondo. Dall’autopsia disposta sul cadavere potrebbe giungere la conferma del decesso causato dall’uso di sostanze stupefacenti. Non si esclude che la venticinquenne facesse anche uso di farmaci.

Chi vedeva Valentina chiedere l’elemosina davanti al Carrefour di via Libertà ne ricorda lo sguardo triste. Chissà se pensava al padre che, come hanno accertato gli agenti della Squadra mobile diretta da Rodolfo Ruperti, è stato arrestato il mese scorso a Bruxelles. Maurizio Castiglia, 43 anni, è accusato di incendio e omicidio pluriaggravato. La notte del 28 novembre 2011, a Villabate, le fiamme distrussero la casa di Carmela Nunzia Castelli, 69 anni. La donna morì per asfissia. In cella è finito anche Antonino Di Bella, originario di Misilmeri. Quello che era sembrato un corto circuito, in realtà sarebbe stato un piano criminale. Il movente sarebbe da individuare nella volontà di Di Bella di sbarazzarsi dell’anziana per occuparne abusivamente l’abitazione. E così avrebbero cosparso di liquido infiammabile la porta d’ingresso dell’abitazione, appiccando il fuoco poi propagatosi per la casa. I Vigili del fuoco salvarono la figlia disabile della donna che aveva trovato riparo in camera da letto.

 


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