Elezioni, forum con La Rosa VIDEO | "I partiti hanno tradito la Sicilia" - Live Sicilia

Elezioni, forum con La Rosa VIDEO | “I partiti hanno tradito la Sicilia”

Nuovo appuntamento con i forum di LiveSicilia. Ospite il candidato dei "Siciliani Liberi".

PALERMO – È un appello al popolo del non voto quello di Roberto La Rosa, candidato alla presidenza della Regione del movimento Siciliani Liberi. Nel corso della diretta nella redazione di Livesicilia, La Rosa si è rivolto a chi non ha ancora deciso per chi votare alle elezioni regionali del 5 novembre, chiamando gli elettori a un voto di opinione: “Siamo scesi in campo perché siamo pazzi d’amore per la Sicilia, e se riusciremo ad avere accesso alle case dei siciliani riusciremo a vincere le elezioni. Una volta per tutte, i partiti italiani faranno le valige e andranno a casa”. Tra gli altri temi affrontati, l’istituzione di un corpo di polizia siciliano e di una Zona economica speciale.

“Denunciamo i partiti italiani per uno statuto che vogliono abolire in Sicilia ma attuare altrove”: parte dall’attualità dei referendum in Lombardia e Veneto la diretta con La Rosa, che spiega la visione del movimento Siciliani Liberi. “In settant’anni – dice La Rosa – i partiti italiani non hanno attuato lo statuto siciliano, al contrario di altri luoghi come la Val d’Aosta in cui i rappresentanti difendevano gli interessi del popolo. Anche Lombardo era un falso autonomista, non c’è stato nessun autonomista tra i partiti italiani, e tutti hanno violato lo statuto”.

Statuto che i Siciliani Liberi progettano di attuare a partire dall’indipendenza economica, con l’istituzione in Sicilia di una Zona economica speciale: “Vogliamo che la Zes venga attuata perché abbiamo i requisiti di marginalità e insularità richiesti dall’Unione Europea. Tra i vantaggi, il popolo siciliano avrebbe la defiscalizzazione del prezzo della benzina: è impensabile che ogni giorno paghiamo il “pizzo” allo stato quando prendiamo l’auto”. Una lotta che per La Rosa è contro un “sistema coloniale”: “Dobbiamo rivendicare la proprietà degli idrocarburi siciliani, se oggi avessimo la proprietà del petrolio, su cui si è arricchita l’Eni, noi oggi potremmo fare parte dell’Opec e potremmo avere un grande ruolo nel mediterraneo”.

L’indipendenza economica passa, per La Rosa, anche da quella monetaria: “Siamo in Europa con l’euro, una moneta privata – dice il candidato dei Siciliani Liberi rispondendo a un lettore di Livesicilia – noi progettiamo una moneta complementare, pubblica, che potrà battere la regione siciliana. La chiameremo tarì. Vogliamo rivendicare sovranità – prosegue poi La Rosa – non solo politica ed economica, ma alimentare: pretendiamo che i prodotti siciliani vengano innanzitutto mangiati dai siciliani, al contrario di quanto avviene adesso con l’esportazione dei prodotti migliori e l’introduzione degli scarti in Sicilia per fare arricchire le industrie farmaceutiche. Quando si mangia male, infatti, ci si ammala e si spende per curarsi”.

Il “sistema coloniale” che per La Rosa in Sicilia sarebbe responsabile anche della presenza sull’isola della mafia: “Bisogna chiedere ai partiti italiani perché in 150 anni non sono stati in grado di sconfiggere la mafia, quando in realtà in 20 anni hanno sconfitto il terrorismo. La mafia, ha detto una volta Rocco Chinnici, è il prodotto e il supporto del colonialismo siciliano. Noi prevediamo la regionalizzazione del corpo di polizia, facendo leva sui poteri del presidente della Regione che è anche responsabile dell’ordine pubblico”.

RIASSUNTO DELLA DIRETTA

Quarto appuntamento con il ciclo di forum nella redazione di LiveSicilia con i candidati alla presidenza della Regione. Oggi ospite della nostra redazione il candidato dei “Siciliani Liberi” Roberto La Rosa.

13.06 – La conclusione di La Rosa: “W la Sicilia e W il popolo siciliano”.

13.00 – “La famiglia siciliana deve essere la prima azienda dell’economia regionale, quella che la Regione deve tutelare prima tra tutte perché possano vivere dignitosamente. Noi pensiamo a una detassazione per le famiglie in base al nucleo familiare. Secondo aiuto, il reddito di sostegno, anche alle casalinghe che decidono di svolgere il loro ruolo di educatrici per i bambini che mettono al mondo. I soldi li troviamo dall’appianamento dell’equilibrio economico con Roma, con lo Stato nazionale. Non permetteremo che un solo euro dei siciliani passi lo Stretto di Messina”.

12.56 – Tema ex Province: “Se dovessi essere eletto il signor Delrio la sua legge sulle ex Province può applicarla in Italia, in Sicilia invece daremo attuazione ai liberi consorzi comunali, in base a una legge che esiste da settant’anni. Più comuni che hanno affinità storica, artistica, economica e sociale decidono di unirsi e formare un’unica famiglia. Noi prevediamo per la Sicilia da 15 a 20 distretti, isole comprese”.

12.53 – La Rosa commenta il risultato alle scorse amministrative di Palermo: “Abbiamo chiesto un voto d’opinione a una tornata amministrativa, un gesto coraggioso. L’abbiamo chiesto per la rinascita della città di Palermo. Non consideriamo quello di questa primavera un voto negativo, anche perché rispetto ad altre elezioni è stato triplicato. Noi lo consideriamo il primo passo. Il 5 novembre è vicino e sono sicuro che non resteremo delusi”.

12.50 – “Nel nostro programma c’è la creazione di una moneta pubblica regionale che chiameremo ‘tarì’ in onore alla storica moneta siciliana. Sarà complementare all’Euro ma servirà per sostenere l’economia siciliana. Servirà, per esempio, per pagare i nostri prodotti siciliani nei supermercati. Non ha senso che i prodotti della nostra terra vadano fuori prima ancora di sopperire al nostro fabbisogno regionale”.

12.45 – “I Siciliani Liberi non hanno né padrini né padroni e siamo addolorati per il modo in cui ci oltraggiano ogni giorno”.

12.39 Alla domanda su quale sarà il suo primo atto da presidente della Regione, La Rosa non ha dubbi: “Riattivare l’Alta Corte. Perora in Sicilia vige la mancanza del diritto e quindi della democrazia. Ci serve per aprire un contenzioso con Roma sui diritti negati dei siciliani. Ma vogliamo che a giudicare sia un giudice imparziale. Se riuscissimo a recuperare i miliardi che lo Stato ci deve, provate a pensare a quello che potremmo fare per l’economia dell’Isola”.

12.35 – La Rosa afferma di comprendere il motivo per cui fino a oggi i siciliani si sono affidati ai partiti tradizionali al momento del voto: “I siciliani sono stati ricattati, la Politica ha fatto leva sulla condizione di necessità della famiglie siciliane. Noi vogliamo un voto col cuore. Il 5 novembre il popolo siciliano deve giudicare se i partiti tradizionali sono responsabili politicamente del disastro in cui si trova la Sicilia oppure no. Noi chiediamo di essere messi alla prova nel Parlamento siciliano perché denunceremo tutti coloro i quali calpestano lo Statuto. Oggi il popolo siciliano non è difeso politicamente da nessun partito e noi siamo gli unici con l’intenzione di stare realmente dalla parte dei cittadini”.

12.28 – “Crocetta ha fatto un grave errorre: ha rinunciato a 4 miliardi e mezzo di euro in cambio di 500 milioni, un atto scellerato. I potenziali crediti che la Sicilia avanzava erano sicuri, c’era già un pronunciamento della Corte Costituzionale. Crocetta ha rinunciato a soldi sicuri e che ci spettavano in cambio dell’elemosina”.

12.15 – Alla domanda di un nostro lettore sul rischio di una mafia più forte in una Sicilia indipendente, La Rosa ribatte: “Lo Stato italiano deve dare una risposta a noi siciliani sulla mafia: o dichiara la sua incapacità o dichiara la sua collusione con la criminalità organizzata. Rocco Chinnici disse che la mafia ha il supporto del colonialismo italiano. E noi Siciliani Liberi siamo d’accordo con questo assunto di Chinnici. Lo Statuto prevede la regionalizzazione delle forze dell’ordine con il presidente della Regione al comando. E noi lo faremo”.

12.10 – “Il Parlamento siciliano è ridotto alla stregua di un condominio. Non si possono fare solo quattro leggi in un anno. Se dovessimo vincere chiederemo l’approvazione di una legge regionale sulla Zona economica speciale e poi chiederemo allo Stato di approvarla perché negli Stati in cui è stata attuata i vantaggi economici per i cittadini sono stati significativi. Noi, per esempio, ogni giorno paghiamo il pizzo allo Stato per il prezzo della benzina, mentre avremmo diritto alla defiscalizzazione. Stesso ragionamento sull’esportazione dei nostri prodotti. Questo sarà il nostro primo obiettivo”.

12.06 – “Il Veneto e la Lombardia stanno lottando per qualcosa che noi in Sicilia abbiamo da 150 anni e che nessuno è riuscito a far rispettare, anzi il nostro Statuto è stato troppe volte svilito. Qualcuno indica Lombardo come autonomista, ma non è per niente vero. Nessuno ha lottato per l’autonomia della Sicilia fino a oggi. La ratio dello Statuto è soprattutto l’indipendenza economica. Quella che noi speriamo di ottenere con la Zes, Zona economica speciale, che permetterebbe ai privati di progredire e di dare vita a circa centomila nuovi posti di lavoro”.

12.00 – L’intervista comincia con una domanda sul rapporto tra i Siciliani Liberi e i partiti tradizionali: “Il nostro unico interlocutore è il popolo siciliano. Le alleanze con partiti che hanno tradito la Sicilia in questi ultimi 150 anni è impensabile. La Sicilia è una terra ricca ma il popolo siciliano è povero perché tutte le nostre risorse sono state depredate dallo Stato italiano per tramite dei partiti e della classe politica siciliana che obbedisce alle logiche del governo nazionale e delle lobby che ci sono dietro”. 

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