Caporalato nei campi siracusani | Chiusa l'inchiesta, tre indagati - Live Sicilia

Caporalato nei campi siracusani | Chiusa l’inchiesta, tre indagati

Nel 2017 gli extracomunitari denunciarono.

Cassibile
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SIRACUSA – La Guardia di finanza di Siracusa, su delega della locale Procura della Repubblica, ha notificato un provvedimento di conclusione delle indagini preliminari ad tre persone coinvolte a vario titolo in una attività di illecito sfruttamento del lavoro. Sono Mohamed Ghazal, un extracomunitario che avrebbe reclutato manodopera allo scopo di destinarla al lavoro presso terzi in condizioni di sfruttamento, e i fratelli Sebastiano e Giuseppe Andolina, i titolari di un’azienda agricola operante a Cassibile, Avola e Siracusa che l’avrebbero utilizzata sottoponendola a condizioni di sfruttamento ed approfittando dello stato di bisogno.

Gli extracomunitari, oltre che da Ghazal, che sarebbe stato il ‘caporale’ che faceva da sentinella nei campi, erano anche controllati nel loro lavoro da un sistema di videocamere abusivo. I reati contestati ai tre indagati riguardano il 2017, quando alcuni extracomunitari che abitavano nella zona di Cassibile conosciuta come “Case Sudan”, stanchi dello sfruttamento quotidiano da parte di titolari di aziende agricole siracusane, denunciarono tutto alla Guardia di finanza di Siracusa. Nel luglio dello stesso anno il Gip Andrea Migneco emise, con un decreto, la misura della sottoposizione a controllo giudiziario dell’azienda nominando un amministratore giudiziario per non interrompere l’attività produttiva. Le indagini, delegate alla Compagnia dei carabinieri di Siracusa, coordinate dal Procuratore Capo Francesco Paolo Giordano e dirette dal sostituto procuratore Tommaso Pagano, hanno permesso di individuare una fitta rete di rapporti tra l’extracomunitario e i due imprenditori.

Secondo quanto accertato, i lavoratori extracomunitari, oltre ad essere retribuiti in modo inadeguato rispetto alla quantità di lavoro prestato, molto spesso non risultavano ingaggiati. Durante ispezioni nell’azienda è stata inoltre contestata la violazione di norme in materia di sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro.

(ANSA).


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