Aeroporto, nuovo terminal |Coco: "Carenza di poliziotti" - Live Sicilia

Aeroporto, nuovo terminal |Coco: “Carenza di poliziotti”

Il sindacato di polizia interviene dopo l'apertura del nuovo terminal a Fontanarossa.

La nota del sap
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CATANIA – “Quello che temevamo è purtroppo accaduto”. Esordisce così Giuseppe Coco, Segretario Provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia di Catania, riferendosi all’apertura del nuovo terminal passeggeri inaugurato sabato scorso presso l’Aeroporto di Catania. “Da tempo sollecitavamo l’Amministrazione affinchè giungesse nuovo personale della Polizia di Frontiera in aiuto a quelli presenti, per affrontare una situazione già insostenibile prima dell’apertura del nuovo terminal ma, purtroppo, le nostre richieste sono cadute nel vuoto.

L’apertura del nuovo terminal C (3800 metri quadrati ubicato a distanza dal Terminal principale e con quattro postazioni di controllo passeggeri), necessita obbligatoriamente della vigilanza della Polizia di Frontiera, quindi il personale, in continua emergenza, viene spostato da una parte all’altra per sopperire alla ormai cronica carenza di organico. Ci risulta che a volte anche servizi di una certa importanza vengano soppressi per tamponare quella che è non piu’ un’ermegenza ma la normalità”.

Le bellezze del nostro territorio, attirano migliaia e migliaia di turisti e questo permetterà, secondo le stime, all’aeroporto di Catania, di raggiungere quest’anno i 10 milioni di passeggeri. “Le cifre più preoccupanti – continua Coco – arrivano dall’aumento stratosferico dei voli extraschengen, quei voli per intenderci che trasportano passeggeri che devono essere sottoposti a scrupolosi controlli documentali. “Ci sono giornate durante le quali in due ore transitano dal controllo passaporti circa 2000 persone, il tutto controllato da due o quando si è fortunati tre soli operatori della Polizia di Frontiera. In un contesto del genere e con una sala arrivi ormai al limite della capienza, le lunghe code sono all’ordine del giorno.

L’aumento dei voli provenienti da e diretti in “paesi considerati a rischio dal Ministero dell’Interno”, sono quasi raddoppiati e anche in questo caso il personale viene spostato da altri settori per svolgere un servizio che dovrebbe essere affidato a personale opportunamente specializzato. “Il Ministero dell’Interno – sostiene Coco-  ha individuato molti aeroporti nei quali insediare le squadre UOPI (specializzate nella vigilanza dinamica e statica di obiettivi sensibili) ma anche in questo caso l’Aeroporto di Catania non è stato considerato. Noi del SAP di Catania – conclude Cocco – abbiamo già chiesto alla nostra Segreteria Generale un intervento presso la Direzione Centrale dell’Immigrazione e Polizia delle Frontiere e siamo in procinto di chiedere un incontro al Questore e al Prefetto di Catania, perché secondo noi il problema Aeroporto è un problema che non può non interessare le Autorità Provinciali di Pubblica Sicurezza”.

 

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