Di Maio: "Presto andrò a Corleone | Ma via il simbolo M5s agli eletti" - Live Sicilia

Di Maio: “Presto andrò a Corleone | Ma via il simbolo M5s agli eletti”

Il vicepremier a Palermo torna sul caso Pascucci: "Avviata la procedura di espulsione. Lo Stato non tratta con la mafia" FOTOGALLERY

Il caso scoppiato a due giorni dal voto
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PALERMO – “Presto sarò a Corleone ad incontrare i cittadini onesti. Non voglio generalizzare. Se lunedì ci sarà un solo eletto del consiglio comunale di Corleone io ritirerò il simbolo. Non posso rischiare che si pensi che il M5s sia appoggiato dalla mafia”. Lo ha detto Luigi Di Maio in visita i cantieri navali palermitani di Fincantieri incontrando i giornalisti prima del sopralluogo.

Il caso Corleone, scoppiato con la foto che ritirare il candidato sindaco M5s con un parente del boss Bernardo Provenzano, è il tema più caldo dopo che ieri Di Maio ha deciso di non partecipare al comizio conclusivo della campagna elettorale del candidato appoggiato dal Movimento. “Prima di essere il capo politico del Movimento Cinque Stelle – ha spiegato – io sono un ministro della Repubblica e non intendo far passare minimamente il dubbio che lo Stato possa andare d’accordo con la mafia. Quella foto comunica che il M5s è vicino al nipote di Provenzano. Poi – ha continuato – sarei dovuto essere sul palco con il candidato sindaco accostando così il Movimento a questa gente. Ho voluto tagliare questo cordone ombelicale”. Di Maio poi ha raccontato che è già stata avviata la procedura di espulsione del candidato Pascucci. “Dobbiamo solo – ha concluso – essere vicini alle famiglie delle vittime della mafia”.

Poi il ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro ha parlato della Sicilia ritornando sul tema delle strade, già oggetto della visita del ministro per le Infrastrutture Danilo Toninelli qualche giorno fa. “Qui – ha affermato – serve un commissario straordinario per le strade provinciali e per quelle statali. Le infrastrutture buone sono fondamentali. Mi aspetto che il presidente Musumeci invii al più presto la richiesta di nomina del commissario. I soldi ci sono. Dobbiamo dare subito i poteri necessari per realizzare le opere. Con i poteri ordinari non si risolve nulla”.

Il titolare del ministero del Lavoro si è anche occupato degli investimenti di Fincantieri per Palermo. Da anni nella città non si costruisce una nave e così Di Maio risponde così a chi glielo fa notare: “Io sono qui per dire al management di Fincantieri che le aziende di Stato nel Sud hanno sia funzione economica ma anche funzione sociale. Per questo gli investimenti nelle aree con più alta disoccupazione devono aumentare”.

Infine, la prossima legge di Bilancio. Nessun ridimensionamento per il reddito di cittadinanza e per “quota cento”. “Siamo arrivati qui – ha detto Luigi Di Maio – per cambiare tutto. Se ridimensionassimo le misure avremmo perso 5 mesi di tempo”. Il leader pentastellato parla della disponibilità al dialogo con l’Unione Europea. Una disponibilità però a far crescere i tagli alla spesa e alla vendita degli immobili inutili”.


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