Torrone bianco nisseno | Un opuscolo per celebrarlo - Live Sicilia

Torrone bianco nisseno | Un opuscolo per celebrarlo

Il volumetto è stato presentato oggi pomeriggio nella sala consiliare della Camera di Commercio.

Caltanissetta
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CALTANISSETTA – “Sua Eccellenza il Torrone di Caltanissetta”. È questo il titolo  del primo opuscolo informativo sulla storia del torrone bianco nisseno realizzato dal professore Salvatore Farina, presidente dell’associazione culturale “Ducezio”, e finanziato dalla Camera di Commercio di Caltanissetta. Il volumetto è stato presentato oggi pomeriggio nella sala consiliare della Camera di Commercio, in occasione dell’avvio del festival “Turruni”, dall’autore, dal Commissario Straordinario Giovanna Candura, dal sindaco Giovanni Ruvolo, dal segretario generale della Camera di Commercio Guido Barcellona e dall’assessore comunale allo Sviluppo Giovanni Guarino. L’obiettivo dichiarato è valorizzare un’eccellenza del territorio che vanta una storia centenaria, da riscoprire e rilanciare. Dalla seconda metà dell’Ottocento e fino alla metà del secolo scorso, infatti, Caltanissetta poteva vantare il titolo di “Città del Torrone” e la presenza di ben otto torronifici a fronte dei quattro odierni. “Ho realizzato questo opuscolo spinto da un sano e istintivo spirito di servizio, visto e considerato che, finalmente per la seconda volta, si organizza una manifestazione a favore del torrone con un ritardo di cento anni perché se pensiamo alla locandina dell’Expo di Torino del 1884 (volutamente inserita da me in quarta di copertina), che vide primeggiare il torrone nisseno in una competizione nazionale, fa rabbia vedere che eravamo i primi e che oggi le cose vanno diversamente”, ha spiegato il professore Farina. Il riferimento storico è l’Esposizione Generale Italiana del 1884 che si tenne a Torino nel parco del Valentino e che vide trionfare il torronaio nisseno Salvatore Amico nella sezione “Torroni e Panforte”. Alle spalle di Amico si posizionarono noti torronai di Cremona, Caserta, Este, Siena. La situazione oggi si è capovolta, ma risalire la china è possibile. Del resto, le competenze non mancano come dimostra l’alacre lavoro, documentato anche all’interno dell’opuscolo, dei quattro torronifici locali: Geraci, Miraglia, Nitro e “Tentazioni e Sapori”.

C’è poi un altro ingrediente in grado di fare la differenza. “Noi abbiamo un prodotto di eccellenza rispetto agli altri perché possediamo la storia e soprattutto le materie prime a km zero: mandorle, pistacchi e miele”, ha detto Farina sottolineando la differenza tra la cubbaita scura, dolce che si può realizzare anche in casa, e il torrone bianco nisseno, eccellenza che “valorizza l’artigianalità e il mestiere”. “L’associazione culturale Ducezio crede che il settore dolciario locale vada valorizzato: questa convinzione mi ha spinto a realizzare un opuscolo di sedici pagine che ripercorre una storia importante da conoscere e rilanciare per coprire un vuoto culturale”, ha argomentato Farina. Un appello raccolto dalla Camera di Commercio di Caltanissetta che ha finanziato l’opuscolo con lo scopo di distribuirlo ai cittadini nisseni a tutti gli enti camerali italiani. “La promozione di un’eccellenza del territorio, come il torrone bianco, è un primo passo per investire in maniera seria e concreta sulle infinite risorse di una provincia da valorizzare”, ha detto il Commissario Straordinario Giovanna Candura. “La Camera di Commercio di Caltanissetta intende farsi promotrice di un rilancio delle attività dolciarie locali, che nulla hanno da invidiare a quelle dei competitori nazionali e non solo. Anzi, le materie prime a km zero e la lunga tradizione nel settore sono gli assi nella manica da giocare”, ha spiegato il Commissario. “Recuperiamo, dunque, questi cento anni di ritardo valorizzando i nostri produttori locali e approntando una strategia di lungo periodo e di ampio respiro cha abbia ricadute positive sul tessuto economico della provincia: ad esempio, creando un distretto produttivo del torrone che abbia nel territorio nisseno il suo cuore pulsante”, ha detto Candura. Il sindaco di Caltanissetta, Giovanni Ruvolo, è intervenuto puntando sull’importanza che eventi come il festival del torrone possono costituire per rilanciare il territorio. “Il festival del torrone nasce come evento traino per dare pieno riconoscimento ad un prodotto dolciario legato al territorio nisseno, un lavoro corale che investe le istituzioni, i produttori e la filiera”, ha detto il sindaco. “È stato realizzato un lavoro importante per arrivare ad un disciplinare condiviso e stiamo avviando l’iter per il riconoscimento Igp del torrone di Caltanissetta. Il festival di questi giorni serve ad aprirci al confronto con le altre realtà che storicamente producono il torrone e al contempo dare a Caltanissetta la visibilità che merita per la tradizione del torrone, sapientemente conservata dai nostri maestri torronai”, ha argomentato Ruvolo. Il Segretario Generale della Camera di Commercio, Guido Barcellona, ha sottolineato l’importanza di un lavoro sinergico tra le istituzioni. “La Camera di Commercio può fornire un quid in più, a partire dagli uffici camerali che metteremo a disposizione di chi vuole promuovere attività imprenditoriali e aziende”, ha detto Barcellona ricordando il ruolo centrale che oggi giocano gli strumenti digitali nell’incrementare “la promozione delle nostre eccellenze locali”. Un appello raccolto dall’assessore Guarino che ha sottolineato come “il riconoscimento Igp, che certifica l’assoluta tipicità del nostro torrone, sia un elemento imprescindibile per ottenere buoni risultati nel campo del commercio digitale”.

 

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