Il padre segue la scelta del figlio| Si pente Francesco Lombardo - Live Sicilia

Il padre segue la scelta del figlio| Si pente Francesco Lombardo

KIller in fuga dopo l'omicidio

E adesso c'è chi trema. Perché ci sono dei killer ancora in giro a piede libero.

PALERMO – Dopo il figlio si pente anche il padre. Francesco Lombardo segue la scelta di Andrea. È lui il vero boss di Altavilla Milicia. La settimana scorsa il giovane Lombardo gli aveva rivolto un appello in aula: “Sono tuo figlio… affidati alla giustizia, credi nella giustizia”. Un appello raccolto dal genitore, come è emerso nel corso di un processo.

Francesco Lombardo

Decisiva nella scelta di Andrea Lombardo fu la visita in carcere dell’arcivescovo Corrado Lorefice e di don Filippo Sarullo che era stato parroco nel suo paese, Altavilla Milicia, e ora lo è alla Cattedrale di Palermo. Lo guardarono dritto negli occhi e, così raccontava, il collaboratore di giustizia ha visto la realtà con una nuova luce. Erano i giorni di luglio che precedevano il Festino. La Chiesa palermitana aveva deciso di dare conforto con una visita ai carcerati, portando loro la reliquia di Santa Rosalia. Andrea Lombardo cambiò vita. “Quando li ho visti ho sentito qualcosa dentro. Sarullo lo conoscevo dai tempi in cui era nel mio paese”, disse Lombardo. Del suo travaglio avrebbe voluto parlare innanzitutto con il padre, ma le ferree regole del carcere impedivano un loro incontro.

E adesso c’è chi trema. Perché ci sono dei killer ancora in giro a piede libero. A cominciare da quelli che la notte del 25 ottobre 2009 uccisero Vincenzo Urso, imprenditore edile. Rientrava a casa e parcheggiò la sua Volkswagen Tuareg in via Ragusa ad Altavilla Milicia. Era braccato. Tentò di scappare imboccando via Oberdan e via Palermo, dove fu raggiunto da una pioggia di proiettili calibro 7.65. Un delitto per il quale i carabinieri del Nucleo operativo di Palermo e della compagnia di Bagheria accusarono Francesco e Andrea Lombardo.

La sera del delitto furono ascoltate diverse persone. Dissero di avere sentito soltanto i colpi di pistola. Qualcuno, però, aggiunse che una Fiat Uno, con a bordo tre persone, si era allontanata a gran velocità. In effetti le telecamere di video sorveglianza di un negozio hanno immortalato la macchina che procedeva a fari spenti. Sarà ritrovata in contrada Santoro Cannemasche. Era stata rubata poche ore prima a Santa Flavia. Dentro c’era un guanto in lattice celeste uguale a quello trovato sul luogo del delitto. È l’auto dei killer. Se i Lombardo sono mandanti, chi ha premuto il grilletto? Di certo padre e figlio conoscono i nomi degli assassini.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI