Palermo – Un’inestimabile eredità di bellezza, storia e conoscenza. È quella che lascia Sebastiano Tusa, scomparso in Etiopia nel disastro aereo del 10 marzo scorso. Al grande archeologo siciliano è dedicata la copertina del nuovo numero in edicola del mensile I Love Sicilia (la versione on line è disponibile qui)
Tra le grandi scoperte dello studioso siciliano figlio del famoso archeologo Vincenzo Tusa e della nota numismatica Aldina Cutroni, si ricordano i reperti delle navi cartaginesi distrutte dalla flotta romana nella celebre Battaglia delle Egadi che concluse la prima guerra punica. Sempre pronto al dialogo e ad ascoltare, Tusa era proiettato verso nuove sfide e lavorava a numerosi progetti per il futuro. Lascia un grande vuoto ma anche un immenso patrimonio di reperti archeologici recuperati sotto terra e in fondo al mare che rendono la Sicilia un’isola ancora più bella da visitare. La Sicilia di Sebastiano Tusa è raccontata in un lungo servizio sul nuovo numero del mensile, che propone un ideale itinerario attraverso i lasciti dell’attività dell’assessore regionale ai Beni Culturali.
Nel nuovo numero del mensile anche un focus sul boom del turismo russo in entrata in Sicilia, un fenomeno in continua crescita. E ancora, una conversazione con Anna Fendi, che nei giorni scorsi è stata in Sicilia per ricevere un premio a Messina.