Picchiato perché era "negro" |Odio razziale, due condanne - Live Sicilia

Picchiato perché era “negro” |Odio razziale, due condanne

L'aggressione a Partinico. Lorenzo Rigano e Gioacchino Bono condannati a 2 anni e 4 mesi ciascuno.

PALERMO – Due anni e 4 mesi ciascuno di carcere. È il massimo della pena per chi è imputato di lesioni con l’aggravante dell’odio razziale. Il giudice per l’udienza preliminare Marco Gaeta ha condannato Lorenzo Rigano e Gioacchino Bono, accusati di avere picchiato Khalifa Dieng, l’estate scorsa a Partinico. Sarebbe stato il colore della pelle della vittima a scatenare la furia. Sono stati 145 secondi di spintoni, calci e pugni ripresi da alcune telecamere. Il giovane senegalese, ospite di una comunità, raccontò che mentre lo picchiavano urlavano “guarda quel figlio di buttana negro di merda. Siete tutti dei figli di buttana. Ve ne dovete andare dal nostro paese… ti rompo la faccia… vengono qua a non fare nulla”.

Frasi che, secondo i pm Alessia Sinatra e Calogero Ferrara “sono soprattutto espressive di odio e disprezzo razziali, rivelando l’inequivoco e comune sentimento di avversione fondato sull’origine etnica della vittima”. Le immagini di due telecamere consentirono di ricostruire l’aggressione, ma anche di fare emergere il clima di omertà che aveva protetto i due indagati. “Alcuni tra gli altri presenti assistevano impassibili alla scena, anzi compiacendosi e manifestando smaccata ilarità – hanno ricostruito i pm nella requisitoria – mentre solo in pochi intervenivano per impedire il pestaggio dell’inerme ragazzo. Questo clima peculiare in cui si sono realizzati i fatti per cui si procede, si è riversato anche nello svolgimento delle indagini, caratterizzate dalla reticenza di diverse persone informate sui fatti che non hanno offerto da subito gli elementi per l’identificazione dei responsabili o per la ricostruzione dell’accaduto o per il pronto rinvenimento di telecamere che consentissero la ricostruzione della vicenda”.

“Vengono qua a non fare nulla”, dicevano gli aggressori. “Una frase paradossale – ha detto il pm Ferrara – visto che a pronunciare sono persone che non hanno mai lavorato”.

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