CATANIA – “Il fatto non costituisce reato”. Con questa formula sono stati assolti a Catania Mario Rinaldi e Filippo Modaffari dipendenti, rispettivamente, del Consorzio Asi di Palermo e di Enna, imputati per diffamazione aggravata e a mezzo stampa dell’allora presidente dell’Irsap, Alfonso Cicero.
Moddaffari è assistito dall’avvocato Alessio Ciancio Paratore Rinali da Ivano Natoli. L’accusa si riferisce a episodi avvenuti nel 2014 e si basa su indagini della polizia postale di Catania avviate dopo la denuncia di Cicero che nel processo si è costituito come parte civile con l’avvocato Annalisa Petitto.
Secondo la Procura, Rinaldi e Modaffari, nascondendosi dietro vari nickname di fantasia per non essere identificati, pubblicavano, a margine di diversi articoli di un periodico online, commenti denigratori sull’allora presidente dell’Irsap attraverso, scrivono i Pm, “l’utilizzo di espressioni denigratorie e dubitative, insinuazioni e l’attribuzione di fatti non veri”. I pm avevano chiesto la condanna a un anno di carcere, ma è arrivata la piena assoluzione. Solo la motivazioni spiegherà se sia passata la linea difensiva dell’avvocato Natoli, secondo cui si è trattato “di un legittimo diritto di critica”.
“Leggerò le motivazioni della sentenza che allo stato non si conoscono. Valuterò la possibilità di introdurre un giudizio innanzi il Tribunale Civile – dice Alfonso Cicero, ex presidente Irsap – per ottenere il risarcimento del danno morale e d’immagine subito a causa delle propalazioni del Rinaldi e del Modaffari”.