Tabaccaia uccisa | per motivi di gioco - Live Sicilia

Tabaccaia uccisa | per motivi di gioco

Secondo gli inquirenti, l'assassino si sentiva 'truffato' dalla vittima

L'omicidio
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Billy Jay Sicat avrebbe ucciso Mariella Rota perché la riteneva responsabile delle proprie perdite economiche. Questa l’ipotesi della polizia, che ieri ha fermato il 43enne filippino ritenendolo responsabile di aver colpito a morte la tabaccaia di 66 anni, martedì a Reggio Calabria. L’uomo, regolarmente residente in Italia, è stato identificato grazie a un grosso tatuaggio sull’avambraccio destro visibile dalle immagini della videosorveglianza.

Secondo gli inquirenti, Sicat si è introdotto nella tabaccheria di Rota in via Melacrino al momento della chiusura, e ha aggredito la donna con una mannaia. Il Corriere della Sera scrive che il movente sarebbe legato alla ludopatia dell’uomo, cliente abituale della vittima.

Così martedì si è recato nel negozio, ha chiuso la saracinesca dietro di sé e ha estratto l’arma del delitto.  Ad allertare i vicini sono state proprio le grida della vittima, che li hanno spinti a chiamare la polizia. Le prime, parziali ricostruzioni avevano localizzato il delitto nell’androne di casa della tabaccaia, dal quale era possibile accedere anche all’attività commerciale: in realtà le immagini delle telecamere di sorveglianza hanno mostrato che il filippino è stato nell’androne solo dopo aver commesso l’omicidio, per uscire dal retro.

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