Ok alle assunzioni nelle Partecipate| I sindacati: bene, ma occhio ai conti - Live Sicilia

Ok alle assunzioni nelle Partecipate| I sindacati: bene, ma occhio ai conti

Le reazioni di Cisal, Cgil, Cisl e Uil

PALERMO – “I palermitani meritano servizi efficienti e società partecipate in grado di funzionare: la delibera della giunta Orlando che sblocca la mobilità fra le aziende consentirà non solo di avere più autobus in strada e una città più pulita, ma anche di rispondere alle legittime richieste del personale Reset”. Lo dicono Gianluca Colombino, segretario provinciale Cisal Palermo, e Giuseppe Badagliacca, segretario provinciale Fiadel Cisal, commentando l’approvazione della delibera della giunta comunale di Palermo che ha dato il via libera ai piani triennali (2019-2021) del fabbisogno delle società partecipate Amat, Amap, Amg e Rap. “Si tratta di un processo atteso da anni – dicono Colombino e Badagliacca -. Siamo soddisfatti soprattutto della precedenza accordata alla mobilità tra società che lenisce le problematiche della Reset, così come chiedevamo da tempo: si tratta in questo caso di personale in sofferenza e con salari bassissimi a cui va data l’opportunità di uno stipendio non umiliante, nell’ambito di una società che ad oggi non rispetta il contratto. Rap ha bisogno di forze fresche che consentano di migliorare i servizi, così come Amat di autisti per garantire le corse di autobus e tram”.

La delibera consentirà alle aziende di colmare i vuoti in organico con la mobilità e, in seconda istanza, con i concorsi pubblici: Amap effettuerà 20 assunzioni, Amat 121, Amg 27 e Rap 152. Diversi i profili previsti. “L’obiettivo di tutti deve essere quello di offrire servizi efficienti alla città razionalizzando la spesa in un momento difficile come questo – concludono i sindacalisti – Auspichiamo che l’incontro con l’amministrazione comunale, fissato per sabato 9 novembre, consenta di approfondire l’intero progetto”.

“Apprendiamo dell’annuncio delle assunzioni e della priorità attribuita alla mobilità per colmare i vuoti in organico delle aziende partecipate, come Cgil Cisl Uil lo chiediamo da anni, bene, ma contestualmente così come ci ha garantito il Sindaco Orlando, vorremmo approfondire nel dettaglio i report aziendali per conoscere bene lo stato dei conti di ogni società. Bisogna tutelare il futuro dei dipendenti, la tenuta dei conti e avviare su basi finanziarie solide, un piano di reclutamento”. Cosi il segretario generale di Cgil Palermo Enzo Campo, il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana e il coordinatore territoriale Uil Palermo Gianni Borrelli intervengono sulla notizia appresa dalla stampa sull’approvazione dei piani triennali delle Partecipate da parte della giunta comunale di Palermo e l’avvio di un piano di assunzioni. Da tempo i tre sindacati confederali chiedono la revisione dei contratti di servizio, la tenuta dei conti e l’equilibrio finanziario come primi passi, la riorganizzazione del personale, il reclutamento di nuovo personale per svecchiare gli organici e la mobilità di personale tra le aziende adeguata alle necessità delle singole partecipate e alla tipologia dei servizi.

“Serve chiarezza, gli annunci che possono creare speranze e aspettative, devono essere basati su concretezza e fattibilità, per questo sabato prossimo 9 novembre alla riunione programmata tra il Sindaco e Cgil Cisl e Uil Palermo allargata anche al management delle aziende e a tutti gli assessori comunali con deleghe collegate, pretenderemo dall’amministrazione comunale un riscontro puntale ed oggettivo su tutto lo stato delle aziende perché per ognuna di esse, ci sono lavoratori, con le loro famiglie che hanno diritto di conoscere quali sono realmente le condizioni di ogni società per non ritrovarsi in situazioni critiche nel futuro, e le attese dei cittadini che hanno diritto di avere servizi efficienti e funzionali alle loro esigenze” concludono i tre segretari di Cgil Cisl Uil.

“Ormai sembra definito il percorso di razionalizzazione di risorse umane ed economiche che lo abbiamo da sempre proposto sin dall’inizio della vertenza Gesip”, afferma Salvo Barone, segretario generale del sindacato Asia. “Che ci sia una mancanza di personale era palese, così come è palese la necessità di migliorare i servizi offerti alla cittadinanza. Ed è fisiologico che le carenze in organico non possono che creare disservizi, così come è fisiologico che il primo step di incremento della forza lavoro, deve passare obbligatoriamente dai dipendenti della Reset. Si attivi immediatamente la procedura di mobilità orizzontale e contestualmente si trasformino i contratti di lavoro di chi resterà in Reset da part-time a full-time, anche perché l’operazione sarebbe a costo zero per l’azienda, visto che le risorse economiche necessarie sarebbero proprio frutto delle economie derivanti dalla mobilità. Sarebbe la volta buona di rivedere anche il contratto di servizio tra comune e Reset, per quelle attività non bene definite contrattualmente, come canile e cimiteri, che da un lato darebbe le dovute gratificazioni ai lavoratori e dall’altro eviterebbe che l’azienda svolga operatività al limite del regolamento”.

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